Alla base di questo studio vi è l’analisi di un percorso laboratoriale di italiano come lingua seconda, condotto in una classe di minori stranieri non accompagnati. Nel corso del mio tirocinio al Centro Interculturale della città di Torino, ho avuto modo di affiancare alcuni docenti nei corsi di italiano L2. Nell’ultimo modulo a cui ho preso parte, ho avuto la possibilità di progettare un breve percorso laboratoriale, alla fine del quale ho svolto una raccolta dati attraverso alcune interviste. Analizzando queste interviste sono emerse alcune problematicità e alcune potenzialità: sulla base di ciò ho progettato un percorso didattico alternativo che, nonostante non possa essere applicato concretamente, può farci ragionare sui meccanismi interni all’apprendimento. L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere se un approccio di tipo comunicativo possa essere idoneo nel contesto didattico preso in esame. I minori stranieri non accompagnati sono soggetti alquanto vulnerabili e, se non si adottano strategie idonee alla posizione che hanno nella società, si può arrivare a limitare le potenzialità nascoste e ostacolare il processo di apprendimento dell’italiano. Il Task Based Language Teaching and Learning è strutturato proprio per trarre vantaggio dalle capacità innate dei discenti e per far sì che questi apprendano la lingua impiegando prettamente le risorse linguistiche in loro possesso. La tesi è articolata in tre capitoli. Nel primo viene effettuata un’analisi dei diversi approcci glottodidattici utilizzati nella didattica dell’italiano L2, con un particolare approfondimento circa l’approccio comunicativo e la metodologia del Task Based Language Teaching and Learning (TBTL). Il secondo capitolo esamina tutte le fasi della ricerca all’interno del laboratorio, introducendo le chiavi di lettura utili all’analisi delle conversazioni con i minori stranieri. Nell’ultimo capitolo, infine, sono trattate le questioni salienti emerse dalle trascrizioni delle interviste: su questa base viene illustrata una proposta alternativa al percorso didattico progettato, che mira a massimizzare le potenzialità emerse.

L'insegnamento dell'italiano L2 ai minori stranieri non accompagnati. Potenzialità e limiti dell'approccio comunicativo.

CUCIA, CHIARA
2023/2024

Abstract

Alla base di questo studio vi è l’analisi di un percorso laboratoriale di italiano come lingua seconda, condotto in una classe di minori stranieri non accompagnati. Nel corso del mio tirocinio al Centro Interculturale della città di Torino, ho avuto modo di affiancare alcuni docenti nei corsi di italiano L2. Nell’ultimo modulo a cui ho preso parte, ho avuto la possibilità di progettare un breve percorso laboratoriale, alla fine del quale ho svolto una raccolta dati attraverso alcune interviste. Analizzando queste interviste sono emerse alcune problematicità e alcune potenzialità: sulla base di ciò ho progettato un percorso didattico alternativo che, nonostante non possa essere applicato concretamente, può farci ragionare sui meccanismi interni all’apprendimento. L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere se un approccio di tipo comunicativo possa essere idoneo nel contesto didattico preso in esame. I minori stranieri non accompagnati sono soggetti alquanto vulnerabili e, se non si adottano strategie idonee alla posizione che hanno nella società, si può arrivare a limitare le potenzialità nascoste e ostacolare il processo di apprendimento dell’italiano. Il Task Based Language Teaching and Learning è strutturato proprio per trarre vantaggio dalle capacità innate dei discenti e per far sì che questi apprendano la lingua impiegando prettamente le risorse linguistiche in loro possesso. La tesi è articolata in tre capitoli. Nel primo viene effettuata un’analisi dei diversi approcci glottodidattici utilizzati nella didattica dell’italiano L2, con un particolare approfondimento circa l’approccio comunicativo e la metodologia del Task Based Language Teaching and Learning (TBTL). Il secondo capitolo esamina tutte le fasi della ricerca all’interno del laboratorio, introducendo le chiavi di lettura utili all’analisi delle conversazioni con i minori stranieri. Nell’ultimo capitolo, infine, sono trattate le questioni salienti emerse dalle trascrizioni delle interviste: su questa base viene illustrata una proposta alternativa al percorso didattico progettato, che mira a massimizzare le potenzialità emerse.
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