The study focuses on the advertising phenomenon known as femvertising. After understanding its nature, origin, and motivations, the question emerged regarding the possibility of its development and consolidation in the Italian context. This analysis begins with this question, narrowing the field of research to the "La parità non può aspettare" campaign by the TIM Group, with the aim of comparing it with communications from the American context, where the phenomenon originated and developed. Furthermore, the analysis aims to examine how an Italian company, operating in a different context and time period compared to the American one, has chosen to explore and present this new perspective. The research is limited to a corpus consisting of six print advertisements and a one-minute commercial. The methodology employed is semiotic analysis, based on the contributions of Jean-Marie Floch for the analysis of posters and Cinzia Bianchi for the analysis of the commercial.
Lo studio si focalizza sul fenomeno pubblicitario denominato femvertising. Dopo averne compreso la natura, l'origine e le motivazioni, è emersa la questione relativa alla possibilità del suo sviluppo e consolidamento nel contesto italiano. Questa analisi prende avvio da tale interrogativo, restringendo il campo di ricerca alla campagna "La parità non può aspettare" del Gruppo TIM, con l'obiettivo di confrontarla con le comunicazioni del contesto statunitense, dove il fenomeno ha avuto origine e si è sviluppato. Inoltre, l'analisi si propone di esaminare come un'azienda italiana, operante in un contesto e in un periodo temporale differenti rispetto a quelli statunitensi, abbia scelto di esplorare e presentare questa nuova prospettiva. La ricerca è circoscritta a un corpus composto da sei pubblicità a stampa e uno spot della durata di un minuto. La metodologia impiegata è l'analisi semiotica, che si avvale dei contributi di Jean-Marie Floch per l'analisi dei manifesti e di Cinzia Bianchi per l'analisi dello spot.
Femvertising: analisi semiotica della campagna "La parità non può aspettare" del Gruppo TIM
SLOBBE, LISA
2023/2024
Abstract
Lo studio si focalizza sul fenomeno pubblicitario denominato femvertising. Dopo averne compreso la natura, l'origine e le motivazioni, è emersa la questione relativa alla possibilità del suo sviluppo e consolidamento nel contesto italiano. Questa analisi prende avvio da tale interrogativo, restringendo il campo di ricerca alla campagna "La parità non può aspettare" del Gruppo TIM, con l'obiettivo di confrontarla con le comunicazioni del contesto statunitense, dove il fenomeno ha avuto origine e si è sviluppato. Inoltre, l'analisi si propone di esaminare come un'azienda italiana, operante in un contesto e in un periodo temporale differenti rispetto a quelli statunitensi, abbia scelto di esplorare e presentare questa nuova prospettiva. La ricerca è circoscritta a un corpus composto da sei pubblicità a stampa e uno spot della durata di un minuto. La metodologia impiegata è l'analisi semiotica, che si avvale dei contributi di Jean-Marie Floch per l'analisi dei manifesti e di Cinzia Bianchi per l'analisi dello spot. File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
975822_slobbe_lisa_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.63 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.63 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/158631