Soprattutto negli ultimi decenni business e marketers discutono su tutto ciò che concerne la comunicazione tra azienda e cliente. Questo avviene perché le strategie di comunicazione e di marketing dei business hanno subito una forte rivoluzione rispetto ai primi anni del Novecento, durante i quali è nata la disciplina del marketing. Agli albori infatti, il marketing puntava unicamente a vendere prodotti e servizi, considerando il consumatore come passivo nel mercato. Tale disciplina è rilevante nella creazione di profitto ma soprattutto nello sviluppo di una loyalty del cliente, oggi infatti sulla risposta ad un certo tipo di stimolo influiscono fattori come il modo in cui viene presentato un concetto o i media che si scelgono. Questo accade perché il consumatore, la società e le tecnologie sono in continua evoluzione. Il marketing è diverso dal passato: desidera sempre più soddisfare le esigenze di persone o imprese, sostiene valori e idee. Ciò che diviene importante è creare un rapporto di valore con il cliente, di fiducia e stima che permane nel tempo. Per fare ciò l'azione di marketing deve essere continuativa nel tempo e nello spazio, accompagnando il consumatore nel percorso d'acquisto e successivamente. Una considerazione importante è però il contesto in cui siamo immersi, una società dinamica, cognitiva, spesso diffidente verso le azioni di marketing. Ecco che la comunicazione deve essere trasparente, liberarsi dai pregiudizi che si è accollata in passato attraverso pubblicità e promozioni molto aggressive. A partire dal 1960 molti studiosi iniziano ad effettuare ricerche su strategie di marketing diverse da quelle tradizionali: tra i più rilevanti vi è il lavoro del docente e marketer J.C.Levinson, che introduce il concetto di “guerrilla marketing”: insieme di attività non convenzionali che hanno lo scopo di sorprendere il consumatore, egli deve essere stupito dalla marca che si imprimerà nella sua memoria. Ovviamente mantenere il ricordo è solo un primo passo, per fidelizzare il consumatore entrano in gioco la qualità dei prodotti e servizi messi a disposizione dei clienti e la capacità dell’azienda di non deludere il cliente nel tempo. Il guerrilla marketing porta con sé non solo l' attività della comunicazione innovativa da parte dell'impresa verso i clienti, ma espone l'esigenza di sostenere i cosiddetto “effetto WOW” con un'offerta altrettanto adeguata che permetterà di sviluppare un rapporto duraturo e di valore tra cliente ed impresa. Ciò che emerge è che oggi è importante essere creativi e abili nella comunicazione d'impatto; come già anticipato, questo deve essere sostenuto da un servizio di qualità. Un esempio molto recente di un’azione di marketing non convenzionale può essere rilegata al Festival della Canzone Italiana: Sanremo 2024. Gli artisti in gara infatti hanno promosso il loro personal brand attraverso l’apertura di pop up store o affittando locali nella città di Sanremo e customizzandoli per i giorni della gara. Questa strategia, ha permesso al pubblico di vivere un'esperienza unica, facendolo sentire sempre più vicino all’artista. Ricordiamo la “Noioteca” di Angelina Mango, vincitrice dell’edizione, luogo ispirato alla sua canzone “la Noia” dove appunto, i suoi fans possono intrattenersi allontanando il rischio di provare questa sensazione. Ecco che viene confermata la nuova direzione che sta percorrendo la disciplina del marketing nel contesto a noi contemporaneo.

Guerrilla marketing: come il marketing non convenzionale può rivoluzionare la comunicazione dei business

FASOLATO, CAROLA
2023/2024

Abstract

Soprattutto negli ultimi decenni business e marketers discutono su tutto ciò che concerne la comunicazione tra azienda e cliente. Questo avviene perché le strategie di comunicazione e di marketing dei business hanno subito una forte rivoluzione rispetto ai primi anni del Novecento, durante i quali è nata la disciplina del marketing. Agli albori infatti, il marketing puntava unicamente a vendere prodotti e servizi, considerando il consumatore come passivo nel mercato. Tale disciplina è rilevante nella creazione di profitto ma soprattutto nello sviluppo di una loyalty del cliente, oggi infatti sulla risposta ad un certo tipo di stimolo influiscono fattori come il modo in cui viene presentato un concetto o i media che si scelgono. Questo accade perché il consumatore, la società e le tecnologie sono in continua evoluzione. Il marketing è diverso dal passato: desidera sempre più soddisfare le esigenze di persone o imprese, sostiene valori e idee. Ciò che diviene importante è creare un rapporto di valore con il cliente, di fiducia e stima che permane nel tempo. Per fare ciò l'azione di marketing deve essere continuativa nel tempo e nello spazio, accompagnando il consumatore nel percorso d'acquisto e successivamente. Una considerazione importante è però il contesto in cui siamo immersi, una società dinamica, cognitiva, spesso diffidente verso le azioni di marketing. Ecco che la comunicazione deve essere trasparente, liberarsi dai pregiudizi che si è accollata in passato attraverso pubblicità e promozioni molto aggressive. A partire dal 1960 molti studiosi iniziano ad effettuare ricerche su strategie di marketing diverse da quelle tradizionali: tra i più rilevanti vi è il lavoro del docente e marketer J.C.Levinson, che introduce il concetto di “guerrilla marketing”: insieme di attività non convenzionali che hanno lo scopo di sorprendere il consumatore, egli deve essere stupito dalla marca che si imprimerà nella sua memoria. Ovviamente mantenere il ricordo è solo un primo passo, per fidelizzare il consumatore entrano in gioco la qualità dei prodotti e servizi messi a disposizione dei clienti e la capacità dell’azienda di non deludere il cliente nel tempo. Il guerrilla marketing porta con sé non solo l' attività della comunicazione innovativa da parte dell'impresa verso i clienti, ma espone l'esigenza di sostenere i cosiddetto “effetto WOW” con un'offerta altrettanto adeguata che permetterà di sviluppare un rapporto duraturo e di valore tra cliente ed impresa. Ciò che emerge è che oggi è importante essere creativi e abili nella comunicazione d'impatto; come già anticipato, questo deve essere sostenuto da un servizio di qualità. Un esempio molto recente di un’azione di marketing non convenzionale può essere rilegata al Festival della Canzone Italiana: Sanremo 2024. Gli artisti in gara infatti hanno promosso il loro personal brand attraverso l’apertura di pop up store o affittando locali nella città di Sanremo e customizzandoli per i giorni della gara. Questa strategia, ha permesso al pubblico di vivere un'esperienza unica, facendolo sentire sempre più vicino all’artista. Ricordiamo la “Noioteca” di Angelina Mango, vincitrice dell’edizione, luogo ispirato alla sua canzone “la Noia” dove appunto, i suoi fans possono intrattenersi allontanando il rischio di provare questa sensazione. Ecco che viene confermata la nuova direzione che sta percorrendo la disciplina del marketing nel contesto a noi contemporaneo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/158620