This research aims to analyze visitors' experiences during their visits to the RAI Museum of Radio and Television in Turin, with the objective of developing a deeper understanding of the relationship visitors to the Museum have with television, and how their experiences within the Museum are influenced by this relationship. At the heart of my study is the analysis of my participant observation diary, and some interviews with visitors and the Museum team responsible for its management. The first chapter aims to provide a comprehensive presentation of the Museum of Radio and Television set up at the Rai Production Center in Turin, including a description of its evolution over time and its transformation after the renovation it underwent in 2020. In this chapter, I present and analyze the perspective of Rai professionals who are involved in the management of the Museum on the reformulation of the setup, in order to have three perspectives on how the Museum is currently conceived and presented to the public. In the second chapter, I analyze visitors' behavior patterns in the museum path, referring to my participant observation diary and Martin Trôndle's article "Space, Movement and Attention: Affordances of the Museum Environment" (2014), which provides an in-depth analysis of visitor behavior in an exhibition space, focusing on the importance of architecture, setup, and spatial organization in museums. In the third chapter, I used the interviews with Museum visitors to analyze their visit experiences in relation to the relationship they have with the television medium. Furthermore, I analyzed how the recent transformation of the Museum, with its new setup, manages to interact with visitors who belong to generations with radically different experiences, conceptions, and representations of television, focusing on the concept of "generation gap", which marks the relationship of younger visitors with the historical period object of the exhibition. I reflected on how the RAI Museum of Radio and Television can take into account the profound change that has occurred in the relationship its visitors have today with the television medium in an attempt to simultaneously address both those who have personal and direct memories of what television was like during its great "analog" era, and those who, not having known it due to their age, struggle today to recognize in current television the outcome of the television the Museum intends to preserve and enhance the history of. In the fourth and final chapter, in light of the analysis of chapters 2 and 3, I was able to conclude my research by comparing the ideas and experiences proposed by the Museum to visitors, with the ideas of its visitors and the experiences they actually lived within the Museum, highlighting how visitors' expectations were met during their visit to the Museum or, on the contrary, how they were disregarded, exceeded, or reconfigured by the Museum's offerings.
Questa tesi di ricerca si propone di analizzare le esperienze dei visitatori durante le loro visite al Museo della Radio e della Televisione della RAI di Torino, con l'obiettivo di sviluppare una comprensione più approfondita del rapporto che i visitatori del Museo intrattengono con la televisione, e di come le loro esperienze all'interno del Museo siano influenzate da tale relazione. Al centro del mio studio vi è l’analisi del mio diario di osservazione partecipante, e di alcune interviste in profondità ai visitatori e al team del Museo che si occupa della sua gestione. Il primo capitolo ha lo scopo di fornire una presentazione approfondita del Museo della Radio e della Televisione allestito nella sede del Centro di Produzione Rai di Torino, includendo una descrizione della sua evoluzione nel tempo e della sua trasformazione dopo il rinnovamento al quale il suo allestimento è stato sottoposto nel 2020. In questo capitolo presento e analizzo il punto di vista dei professionisti Rai che si occupano della gestione del Museo sulla riformulazione dell’allestimento, in modo da avere tre prospettive su come oggi il Museo si pensa e si presenta al pubblico. Nel secondo capitolo analizzo le modalità di comportamento dei visitatori nel percorso museale, facendo riferimento al mio diario di osservazione partecipante e all'articolo di Martin Trôndle "Space, Movement and Attention: Affordances of the Museum Environment" (2014), che fornisce un'analisi approfondita del comportamento dei visitatori in uno spazio espositivo, concentrandosi sull'importanza dell'architettura, dell'allestimento e dell'organizzazione spaziale nei musei. Nel terzo capitolo ho utilizzato le interviste in profondità ai visitatori del Museo per analizzare le loro esperienze di visita in relazione al rapporto che essi intrattengono con il medium televisivo. Inoltre, ho analizzato come la trasformazione recente del Museo, con il suo nuovo allestimento, riesce a interloquire con visitatori che appartengono a generazioni con esperienze, concezioni, e rappresentazioni della televisione radicalmente diverse, soffermandomi a questo fine sul concetto di "generation gap" (frattura generazionale), che segna la relazione dei visitatori più giovani con il periodo storico oggetto dell'esposizione. Ho riflettuto su come il Museo della Radio e della Televisione della RAI possa tenere conto del profondo mutamento che si è registrato nel rapporto che i suoi visitatori intrattengono oggi con il medium televisivo nel tentativo di rivolgersi contemporaneamente sia a chi ha memoria personale e diretta di ciò che è stata la Televisione nella sua grande stagione “analogica”, sia a chi, non avendola conosciuta per ragioni di età anagrafica, stenta oggi a riconoscere nella televisione attuale l’esito della televisione di cui il Museo intende preservare e valorizzare la storia. Nel quarto ed ultimo capitolo, alla luce dell'analisi dei capitoli 2 e 3, ho potuto concludere la mia ricerca confrontando le idee e le esperienze proposte dal Museo ai visitatori, con le idee dei suoi visitatori e con le esperienze da loro effettivamente vissute all'interno del Museo, evidenziando come le aspettative dei visitatori abbiano trovato riscontro durante la loro visita al Museo o, al contrario, come esse siano state disattese, superate, o riconfigurate dall’offerta del Museo.
"Interazioni al Museo della Radio e della Televisione RAI di Torino:come il rapporto che i soggetti intrattengono con il medium televisivo influenza la loro esperienza di visita."
DEL VAGO, ALESSANDRO
2023/2024
Abstract
Questa tesi di ricerca si propone di analizzare le esperienze dei visitatori durante le loro visite al Museo della Radio e della Televisione della RAI di Torino, con l'obiettivo di sviluppare una comprensione più approfondita del rapporto che i visitatori del Museo intrattengono con la televisione, e di come le loro esperienze all'interno del Museo siano influenzate da tale relazione. Al centro del mio studio vi è l’analisi del mio diario di osservazione partecipante, e di alcune interviste in profondità ai visitatori e al team del Museo che si occupa della sua gestione. Il primo capitolo ha lo scopo di fornire una presentazione approfondita del Museo della Radio e della Televisione allestito nella sede del Centro di Produzione Rai di Torino, includendo una descrizione della sua evoluzione nel tempo e della sua trasformazione dopo il rinnovamento al quale il suo allestimento è stato sottoposto nel 2020. In questo capitolo presento e analizzo il punto di vista dei professionisti Rai che si occupano della gestione del Museo sulla riformulazione dell’allestimento, in modo da avere tre prospettive su come oggi il Museo si pensa e si presenta al pubblico. Nel secondo capitolo analizzo le modalità di comportamento dei visitatori nel percorso museale, facendo riferimento al mio diario di osservazione partecipante e all'articolo di Martin Trôndle "Space, Movement and Attention: Affordances of the Museum Environment" (2014), che fornisce un'analisi approfondita del comportamento dei visitatori in uno spazio espositivo, concentrandosi sull'importanza dell'architettura, dell'allestimento e dell'organizzazione spaziale nei musei. Nel terzo capitolo ho utilizzato le interviste in profondità ai visitatori del Museo per analizzare le loro esperienze di visita in relazione al rapporto che essi intrattengono con il medium televisivo. Inoltre, ho analizzato come la trasformazione recente del Museo, con il suo nuovo allestimento, riesce a interloquire con visitatori che appartengono a generazioni con esperienze, concezioni, e rappresentazioni della televisione radicalmente diverse, soffermandomi a questo fine sul concetto di "generation gap" (frattura generazionale), che segna la relazione dei visitatori più giovani con il periodo storico oggetto dell'esposizione. Ho riflettuto su come il Museo della Radio e della Televisione della RAI possa tenere conto del profondo mutamento che si è registrato nel rapporto che i suoi visitatori intrattengono oggi con il medium televisivo nel tentativo di rivolgersi contemporaneamente sia a chi ha memoria personale e diretta di ciò che è stata la Televisione nella sua grande stagione “analogica”, sia a chi, non avendola conosciuta per ragioni di età anagrafica, stenta oggi a riconoscere nella televisione attuale l’esito della televisione di cui il Museo intende preservare e valorizzare la storia. Nel quarto ed ultimo capitolo, alla luce dell'analisi dei capitoli 2 e 3, ho potuto concludere la mia ricerca confrontando le idee e le esperienze proposte dal Museo ai visitatori, con le idee dei suoi visitatori e con le esperienze da loro effettivamente vissute all'interno del Museo, evidenziando come le aspettative dei visitatori abbiano trovato riscontro durante la loro visita al Museo o, al contrario, come esse siano state disattese, superate, o riconfigurate dall’offerta del Museo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/158612