I parabeni sono esteri dell’acido p-idrossibenzoico e grazie al basso costo di produzione, vengono ampiamente utilizzati come conservanti nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica. Metil-, etil-, propil-, butile- e benzil-parabene sono quelli più comunemente usati. Viste le loro proprietà antimicrobiche e antifungine, i parabeni sono presenti anche nei prodotti per la cura personale (PCP). Ne consegue che l’uomo è quotidianamente esposto a tali composti. L’esposizione umana ai parabeni avviene tramite ingestione, inalazione e contatto con la pelle. Dopo l’assorbimento cutaneo, nell’organismo vengono in parte idrolizzati in acido 4-idrossibenzoico e in parte vengono immessi nel flusso sanguigno, anche se generalmente non vengono accumulati nei tessuti. Nel corso degli anni, la comunità scientifica ha sottolineato i numerosi effetti avversi sulla salute dell’uomo. Diversi studi hanno dimostrato che i parabeni sono interferenti endocrini, hanno effetti estrogenici, provocano disordini metabolici, sono responsabili della riduzione della fertilità, compromettono lo sviluppo, causano allergie, hanno effetti genotossici, citotossici e cancerogeni. Le categorie maggiormente a rischio sono le donne in gravidanza e i bambini. In particolare, è stato osservato che la presenza di etilparabene (EtP) nelle urine delle donne durante la prima fase della gravidanza è associata allo sviluppo del diabete mellito gestazionale. Nei bambini, i parabeni possono arrecare danni al DNA, aumentano il rischio di sviluppare asma e determinano una maggiore sensibilizzazione agli aeroallergeni. Dato che i parabeni sono anche interferenti endocrini, l’Unione Europea ha stabilito dei divieti e delle restrizioni, al fine di tutelare la salute dei cittadini, soprattutto quella dei neonati e dei bambini. Infatti, la normativa vigente per la regolamentazione dei parabeni come conservanti nei prodotti per la cura personale, stabilisce una concentrazione massima dello 0,4% per ogni singolo estere e dello 0,8% per le miscele di esteri. Inoltre, viene anche stabilito che i parabeni a lunga catena alchilica quali isopropil-, isobutil-, fenil-, benzil- e pentilparabene sono del tutto vietati. Infine, il butil- e il propilparabene sono vietati nei prodotti senza risciacquo nell’area del pannolino, destinati ai bambini di età inferiore ai 3 anni.

I parabeni nei prodotti per la cura personale: esposizione ed effetti sulla salute dell'uomo

GENNARO, SARAH
2022/2023

Abstract

I parabeni sono esteri dell’acido p-idrossibenzoico e grazie al basso costo di produzione, vengono ampiamente utilizzati come conservanti nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica. Metil-, etil-, propil-, butile- e benzil-parabene sono quelli più comunemente usati. Viste le loro proprietà antimicrobiche e antifungine, i parabeni sono presenti anche nei prodotti per la cura personale (PCP). Ne consegue che l’uomo è quotidianamente esposto a tali composti. L’esposizione umana ai parabeni avviene tramite ingestione, inalazione e contatto con la pelle. Dopo l’assorbimento cutaneo, nell’organismo vengono in parte idrolizzati in acido 4-idrossibenzoico e in parte vengono immessi nel flusso sanguigno, anche se generalmente non vengono accumulati nei tessuti. Nel corso degli anni, la comunità scientifica ha sottolineato i numerosi effetti avversi sulla salute dell’uomo. Diversi studi hanno dimostrato che i parabeni sono interferenti endocrini, hanno effetti estrogenici, provocano disordini metabolici, sono responsabili della riduzione della fertilità, compromettono lo sviluppo, causano allergie, hanno effetti genotossici, citotossici e cancerogeni. Le categorie maggiormente a rischio sono le donne in gravidanza e i bambini. In particolare, è stato osservato che la presenza di etilparabene (EtP) nelle urine delle donne durante la prima fase della gravidanza è associata allo sviluppo del diabete mellito gestazionale. Nei bambini, i parabeni possono arrecare danni al DNA, aumentano il rischio di sviluppare asma e determinano una maggiore sensibilizzazione agli aeroallergeni. Dato che i parabeni sono anche interferenti endocrini, l’Unione Europea ha stabilito dei divieti e delle restrizioni, al fine di tutelare la salute dei cittadini, soprattutto quella dei neonati e dei bambini. Infatti, la normativa vigente per la regolamentazione dei parabeni come conservanti nei prodotti per la cura personale, stabilisce una concentrazione massima dello 0,4% per ogni singolo estere e dello 0,8% per le miscele di esteri. Inoltre, viene anche stabilito che i parabeni a lunga catena alchilica quali isopropil-, isobutil-, fenil-, benzil- e pentilparabene sono del tutto vietati. Infine, il butil- e il propilparabene sono vietati nei prodotti senza risciacquo nell’area del pannolino, destinati ai bambini di età inferiore ai 3 anni.
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