The present work aims to organically analyze the social phenomenon of stigma, a construct with various nuances and declinations but generally definable as the discredit of an individual or a social group resulting from the attribution of some negative connotation. Like all social phenomena, stigma has appeared throughout history following its flow and evolution, changing shape and target, but has consistently, over time, assumed the ability to distinguish, separate, and downgrade entire social categories. Unable to exhaustively address the individual forms taken by stigma, it has been decided to focus on the categories considered salient in both past and present society: the mentally ill then, and migrants and "dirty workers" today. Starting with a brief discussion of the origin of the concept and the views of the main theoretical proponents, the first chapter aims to provide a framework within which to place this phenomenon, illustrating a classification of the various types in which it can manifest. A privileged perspective is that of Social Labeling Theory, which, from a psychosocial perspective, has brought new ways of thinking within the sociology of deviance. The second chapter is dedicated to the stigma associated with mental illness, which, despite the various socio-cultural changes over time, remains relevant. In particular, the consequences that the stigmatisation process entails on an individual and social level are analysed, as well as strategies to counter it. Additionally, there is a reflection on how psychiatric diagnosis fits into this process and how it can promote it in various ways. The third and final chapter focuses on two stigmatized categories in contemporary society: migrants and "dirty workers." By offering a more current perspective, the aim of this chapter is to analyze how stigma is manifested today through an examination of the prejudices and labeling practices faced by migrants and all those workers who, due to their professional category, are stigmatized and dehumanized - deprived of typically human traits - by society.

Il presente elaborato si propone di analizzare organicamente il fenomeno sociale dello stigma, costrutto dalle svariate sfumature e declinazioni ma genericamente definibile come il discredito di un individuo o di un gruppo sociale derivante dall’attribuzione di una qualche connotazione negativa. Come tutti i fenomeni sociali, lo stigma si è presentato nella storia seguendone il flusso e l’evoluzione, mutando forma e target, ma ha assunto in modo invariante nel tempo la capacità di distinguere, separare, declassare intere categorie sociali. Non potendo trattare in modo esaustivo le singole forme assunte dallo stigma, si è deciso di porre il focus sulle categorie ritenute salienti nella società del passato e del presente: il malato mentale allora, i migranti e i “dirty workers” oggi. A partire da una breve trattazione dell’origine del concetto e delle visioni dei principali esponenti teorici, il primo capitolo si propone di fornire una cornice entro la quale collocare questo fenomeno, illustrando una classificazione delle varie tipologie con cui si può presentare. Un punto di vista privilegiato è quello della Teoria dell’Etichettamento sociale, che ha portato, in ottica psicosociale, nuovi modi di pensare all’interno della sociologia della devianza. Il secondo capitolo è dedicato allo stigma associato alla malattia mentale, di cui, malgrado i diversi mutamenti socio-culturali susseguitisi nel tempo, si rimarca l’attualità. In particolare, vengono analizzate sia le conseguenze che il processo di stigmatizzazione comporta su un piano individuale e sociale, sia le strategie per contrastarlo. Si propone inoltre una riflessione su come la diagnosi psichiatrica si inserisca in questo processo e in quali modi possa favorirlo. Il terzo ed ultimo capitolo si concentra infine su due categorie stigmatizzate nella società contemporanea: i migranti e i “dirty workers”. Proponendo una riflessione in termini più attuali, l’obiettivo di questo capitolo è analizzare il modo in cui lo stigma si declina al giorno d’oggi attraverso una disamina dei pregiudizi e delle pratiche di etichettamento di cui sono vittime, rispettivamente, i migranti e tutti quei lavoratori che, a causa della categoria professionale a cui appartengono, vengono stigmatizzati e deumanizzati - ovvero privati dei tratti tipicamente umani - dalla società.

Lo stigma tra ieri e oggi: dalla malattia mentale alle categorie stigmatizzate nella società contemporanea

OPERTI, NINA
2022/2023

Abstract

Il presente elaborato si propone di analizzare organicamente il fenomeno sociale dello stigma, costrutto dalle svariate sfumature e declinazioni ma genericamente definibile come il discredito di un individuo o di un gruppo sociale derivante dall’attribuzione di una qualche connotazione negativa. Come tutti i fenomeni sociali, lo stigma si è presentato nella storia seguendone il flusso e l’evoluzione, mutando forma e target, ma ha assunto in modo invariante nel tempo la capacità di distinguere, separare, declassare intere categorie sociali. Non potendo trattare in modo esaustivo le singole forme assunte dallo stigma, si è deciso di porre il focus sulle categorie ritenute salienti nella società del passato e del presente: il malato mentale allora, i migranti e i “dirty workers” oggi. A partire da una breve trattazione dell’origine del concetto e delle visioni dei principali esponenti teorici, il primo capitolo si propone di fornire una cornice entro la quale collocare questo fenomeno, illustrando una classificazione delle varie tipologie con cui si può presentare. Un punto di vista privilegiato è quello della Teoria dell’Etichettamento sociale, che ha portato, in ottica psicosociale, nuovi modi di pensare all’interno della sociologia della devianza. Il secondo capitolo è dedicato allo stigma associato alla malattia mentale, di cui, malgrado i diversi mutamenti socio-culturali susseguitisi nel tempo, si rimarca l’attualità. In particolare, vengono analizzate sia le conseguenze che il processo di stigmatizzazione comporta su un piano individuale e sociale, sia le strategie per contrastarlo. Si propone inoltre una riflessione su come la diagnosi psichiatrica si inserisca in questo processo e in quali modi possa favorirlo. Il terzo ed ultimo capitolo si concentra infine su due categorie stigmatizzate nella società contemporanea: i migranti e i “dirty workers”. Proponendo una riflessione in termini più attuali, l’obiettivo di questo capitolo è analizzare il modo in cui lo stigma si declina al giorno d’oggi attraverso una disamina dei pregiudizi e delle pratiche di etichettamento di cui sono vittime, rispettivamente, i migranti e tutti quei lavoratori che, a causa della categoria professionale a cui appartengono, vengono stigmatizzati e deumanizzati - ovvero privati dei tratti tipicamente umani - dalla società.
ITA
The present work aims to organically analyze the social phenomenon of stigma, a construct with various nuances and declinations but generally definable as the discredit of an individual or a social group resulting from the attribution of some negative connotation. Like all social phenomena, stigma has appeared throughout history following its flow and evolution, changing shape and target, but has consistently, over time, assumed the ability to distinguish, separate, and downgrade entire social categories. Unable to exhaustively address the individual forms taken by stigma, it has been decided to focus on the categories considered salient in both past and present society: the mentally ill then, and migrants and "dirty workers" today. Starting with a brief discussion of the origin of the concept and the views of the main theoretical proponents, the first chapter aims to provide a framework within which to place this phenomenon, illustrating a classification of the various types in which it can manifest. A privileged perspective is that of Social Labeling Theory, which, from a psychosocial perspective, has brought new ways of thinking within the sociology of deviance. The second chapter is dedicated to the stigma associated with mental illness, which, despite the various socio-cultural changes over time, remains relevant. In particular, the consequences that the stigmatisation process entails on an individual and social level are analysed, as well as strategies to counter it. Additionally, there is a reflection on how psychiatric diagnosis fits into this process and how it can promote it in various ways. The third and final chapter focuses on two stigmatized categories in contemporary society: migrants and "dirty workers." By offering a more current perspective, the aim of this chapter is to analyze how stigma is manifested today through an examination of the prejudices and labeling practices faced by migrants and all those workers who, due to their professional category, are stigmatized and dehumanized - deprived of typically human traits - by society.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/158459