Albert Einstein once said that ¿our separation from each other is an optical illusion of consciousness¿. This quote could perfectly fit the contemporary situation of globalization, in which the lines between cultures become more and more blurred through time. Nowadays people are exposed to a very rich communication, sometimes without even notice it. In a ¿small¿ reality like the Italian language, it is possible to see a wide variety of words belonging to foreign languages, especially from the English and French vocabulary. The number of Italians believing that this phenomenon is just natural and ordinary is increasing constantly. Nevertheless, there still is part of the Italian population for which this represents an obstacle when communicating. The most overwhelming kind of communication people are constantly exposed to is advertising. Advertising language does not represent an exception to the linguistic globalization, on the contrary, it could be considered as the most representative brunch of communication for language mixing. One of the reasons why it is possible to affirm that, is that multinational corporations often tend not to modify their advertising, so that people can recognize the company or product all over the world. The language of advertising should tend to engage the majority of the population, but it often forgets about who does not have the knowledge to fully understand the message, and maybe these people might be more than the expected ¿minority¿. It is for this reason that the focus of the research this thesis is based on, is the reaction of the Italian community to anglicisms in the advertising communication. The tool used for the survey has been a questionnaire created on Google Drive. The questions aim at knowing the opinion on the phenomenon of Italians of different age and having a different degree of knowledge of the English language. Observing the collected information, it has been studied whether the non understanding of the message in an advertisement causes refusal or curiosity in the spectator. It has also been considered that owning a product whose commercials always include an English slogan could also be a symbol of social identity, so there could be the possibility that how clear the advertising message is could definitely not affect the choice of what people purchase. The collected data has been analyzed through IT tools. The rearrangement of all of the answers to the questionnaire included an encoding on Excel, and a subsequent decoding through the creation of a matrix on the statistical software SPSS. The steps allowed the verification of a correlation among the different pieces of information in the questionnaire. Different tests have been made to see if, for instance, travelling can affect the comprehension of English slogans, or if the level of knowledge of the English language affects the preference towards anglicisms in advertising. Unfortunately, due to the great heterogeneity of the number of information in the sample, it may not be considered representative of the entire Italian population. Nevertheless, this study will hopefully represent an helpful foundation for further researches anyways, since the study of anglicisms in Italian advertising is still an unexplored field.
Nell'era della globalizzazione il contatto tra culture si fa sempre più intenso, di conseguenza le linee di confine tra di esse diventano sempre più indistinte. Uno degli aspetti più importanti dell' interazione tra culture è il linguaggio, senza il quale la comunicazione sarebbe estremamente limitata, quasi impossibile. Oggi ci si trova davanti ad un linguaggio molto ricco, spesso senza rendersene conto. In una realtà ¿piccola¿ come quella della lingua italiana, si può notare la presenza di numerosissimi elementi esteri, specialmente per quanto riguarda vocaboli inglesi e francesi. Nonostante siano sempre più gli italiani che si comportano con indifferenza e naturalezza davanti a questo fenomeno, perché lo ritengono ormai ¿la normalità¿, esiste una parte della popolazione che rimane perplessa all'ascolto della maggior parte dei termini internazionali entrati, ormai, nel vocabolario di uso comune. Il tipo di comunicazione dalla quale si viene costantemente circondati è la comunicazione pubblicitaria. Il linguaggio pubblicitario non è esente dal fenomeno di globalizzazione linguistica, anzi, potrebbe essere l'ambito della comunicazione più esposto alla mescolanza di lingue diverse, specialmente per la diffusione di prodotti di aziende multinazionali, le cui campagne pubblicitarie spesso tendono a mantenersi molto simili in tutto il mondo, proprio per aumentare la riconoscibilità del prodotto o dell'azienda. Il linguaggio pubblicitario dovrebbe tendere a coinvolgere la maggior parte della popolazione, spesso, però, ci si dimentica di chi non ha le conoscenze adatte a decifrare il messaggio proposto, e magari potrebbe non trattarsi di una minoranza. Per questa ragione il punto di interesse della ricerca su cui si basa la presente tesi è la reazione della clientela italiana all'uso di anglicismi nel linguaggio pubblicitario. Lo strumento di indagine utilizzato è un questionario creato su Google Drive, le cui domande sono mirate a conosce l'opinione a tal proposito di italiani appartenenti a fasce d'età diverse e con un grado diverso di conoscenza dell'inglese. Dall' osservazione delle risposte, si è cercato di capire se un messaggio pubblicitario con un linguaggio non del tutto chiaro ad un individuo susciti un rifiuto da parte del soggetto, oppure gli provochi curiosità. Non è stato trascurato l'aspetto di prestigio attribuito all'utilizzo dell'inglese, ormai lingua franca per ogni tipo di comunicazione. Possedere un prodotto pubblicizzato in inglese potrebbe infatti essere simbolo di uno status sociale ben preciso e riconosciuto universalmente, perciò l'acquisto di determinati prodotti potrebbe non essere condizionato dalla chiarezza di linguaggio del messaggio pubblicitario, o in ogni caso dalla sua comprensione. Le informazioni ottenute dalle risposte del campione di convenienza a cui è stato sottoposto il questionario sono state elaborate in maniera informatica. Con la riorganizzazione dei dati prima su un foglio Excel e, successivamente, creando una matrice sul software statistico SPSS è stato possibile cercare una correlazione tra le diverse informazioni. Attraverso diversi test statistici infatti è stato possibile verificare, ad esempio, se vi è relazione tra la frequenza con cui si viaggia e la comprensione di slogan in inglese, oppure se la comprensione e preferenza dell' utilizzo di anglicismi in ambito pubblicitario sia legata alla conoscenza dell' inglese. Il campione di comodo, per via del suo essere fortemente eterogeneo n
La pubblicità moderna e l'inglese: analisi statistica con SPSS dell'opinione del pubblico italiano sull'uso degli anglicismi nella comunicazione multimediale pubblicitaria.
ROMANIELLO, VALERIA
2014/2015
Abstract
Nell'era della globalizzazione il contatto tra culture si fa sempre più intenso, di conseguenza le linee di confine tra di esse diventano sempre più indistinte. Uno degli aspetti più importanti dell' interazione tra culture è il linguaggio, senza il quale la comunicazione sarebbe estremamente limitata, quasi impossibile. Oggi ci si trova davanti ad un linguaggio molto ricco, spesso senza rendersene conto. In una realtà ¿piccola¿ come quella della lingua italiana, si può notare la presenza di numerosissimi elementi esteri, specialmente per quanto riguarda vocaboli inglesi e francesi. Nonostante siano sempre più gli italiani che si comportano con indifferenza e naturalezza davanti a questo fenomeno, perché lo ritengono ormai ¿la normalità¿, esiste una parte della popolazione che rimane perplessa all'ascolto della maggior parte dei termini internazionali entrati, ormai, nel vocabolario di uso comune. Il tipo di comunicazione dalla quale si viene costantemente circondati è la comunicazione pubblicitaria. Il linguaggio pubblicitario non è esente dal fenomeno di globalizzazione linguistica, anzi, potrebbe essere l'ambito della comunicazione più esposto alla mescolanza di lingue diverse, specialmente per la diffusione di prodotti di aziende multinazionali, le cui campagne pubblicitarie spesso tendono a mantenersi molto simili in tutto il mondo, proprio per aumentare la riconoscibilità del prodotto o dell'azienda. Il linguaggio pubblicitario dovrebbe tendere a coinvolgere la maggior parte della popolazione, spesso, però, ci si dimentica di chi non ha le conoscenze adatte a decifrare il messaggio proposto, e magari potrebbe non trattarsi di una minoranza. Per questa ragione il punto di interesse della ricerca su cui si basa la presente tesi è la reazione della clientela italiana all'uso di anglicismi nel linguaggio pubblicitario. Lo strumento di indagine utilizzato è un questionario creato su Google Drive, le cui domande sono mirate a conosce l'opinione a tal proposito di italiani appartenenti a fasce d'età diverse e con un grado diverso di conoscenza dell'inglese. Dall' osservazione delle risposte, si è cercato di capire se un messaggio pubblicitario con un linguaggio non del tutto chiaro ad un individuo susciti un rifiuto da parte del soggetto, oppure gli provochi curiosità. Non è stato trascurato l'aspetto di prestigio attribuito all'utilizzo dell'inglese, ormai lingua franca per ogni tipo di comunicazione. Possedere un prodotto pubblicizzato in inglese potrebbe infatti essere simbolo di uno status sociale ben preciso e riconosciuto universalmente, perciò l'acquisto di determinati prodotti potrebbe non essere condizionato dalla chiarezza di linguaggio del messaggio pubblicitario, o in ogni caso dalla sua comprensione. Le informazioni ottenute dalle risposte del campione di convenienza a cui è stato sottoposto il questionario sono state elaborate in maniera informatica. Con la riorganizzazione dei dati prima su un foglio Excel e, successivamente, creando una matrice sul software statistico SPSS è stato possibile cercare una correlazione tra le diverse informazioni. Attraverso diversi test statistici infatti è stato possibile verificare, ad esempio, se vi è relazione tra la frequenza con cui si viaggia e la comprensione di slogan in inglese, oppure se la comprensione e preferenza dell' utilizzo di anglicismi in ambito pubblicitario sia legata alla conoscenza dell' inglese. Il campione di comodo, per via del suo essere fortemente eterogeneo nFile | Dimensione | Formato | |
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