Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare similitudini e opposizioni stilistiche e tematiche di due opere fondanti della letteratura italiana e di quella portoghese: l’Orlando Furioso e Os Lusíadas. Nel corso del Cinquecento, la proliferazione della stampa e le traduzioni di varie opere portano alla circolazione di svariati testi in diverse nazioni, le quali entrano in contatto non più solamente dal punto di vista sociopolitico, ma anche da quello letterario-culturale; inoltre, la riscoperta degli ideali cavallereschi di onore e coraggio diventa mezzo fondamentale attraverso cui intrattenere il proprio pubblico. La letteratura inizia, dunque, ad abbattere i confini nazionali e a trasportare i lettori in mondi avvolti da mistero e magia, che delineano scenari esotici e, a tratti, fantasiosi, i cui protagonisti sono uomini intraprendenti e valorosi, pronti a battersi per il loro onore in nome dell’avventura e della difesa del proprio popolo. In questo clima culturale nascono, nel 1532, l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, il quale di riprendere la narrazione e i personaggi di Matteo Maria Boiardo per delineare un mondo cavalleresco in cui i paladini si scontrano non per difendere i loro ideali, ma per conquistare l’amore della bella Angelica, e Os Lusíadas di Luís de Camões, il quale, nel 1572, decide di raccontare la storia del popolo portoghese attraverso le avventure della flotta di Vasco da Gama e dei suoi uomini alla volta dell’Oriente. Indagando l’intertestualità di queste due opere risultano vari punti di contatto e di opposizione che fondono affinità tematiche con discrepanze stilistiche e che delineano un gioco di riprese e rimandi, a lungo indagato in studi antichi e contemporanei. Nei capitoli si inizia delineando, in maniera più generale, quelli che sono i punti di contatto, le riprese e le corrispondenze dirette tra i due testi, tra cui l’esplicita ripresa dei personaggi ariosteschi e delle loro gesta nei versi di Camões, ma anche le posizioni differenti, e a tratti opposte, dei due autori riguardo alcuni temi, tra cui l’importanza della veridicità storica, che risultare avere più valore per Camões che per Ariosto. In aggiunta si cerca di approfondire le diverse maniere che i due autori adottano nel declinare la dimensione del meraviglioso, rilevante in entrambe le opere, e il legame che i due poemi hanno con le opere ovidiane dell’antichità. Successivamente si prosegue focalizzandosi su due episodi presenti nei rispettivi testi: le avventure di Rinaldo in Scozia, nel Furioso, e le avventure dei dodici cavalieri portoghesi in Inghilterra, in Os Lusíadas. Qui si rintracciano i parallelismi che intercorrono nei personaggi e nelle loro imprese, focalizzandosi nella maniera di presentare Rinaldo, nell’Ariosto, e Magriço, in Camões, per dare vita a tutte quelle istanze del ciclo bretone dei cavalieri della Tavola Rotonda che sembrano pervadere i due episodi. Infine, si tenta di approfondire il rapporto tra il Furioso e Os Lusíadas nell’orizzonte dell’epopea dei poemi del Cinquecento, che vedono protagonisti i poemi di Boiardo, l’Orlando Innamorato, e di Tasso, la Gerusalemme Liberata, portando alla luce la rilevanza di analogie e delle contrapposizioni che emergono dal confronto che considera i quattro testi dal punto di vista tematico e stilistico. Alla luce di ciò, è possibile osservare come la comunicazione tra l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e Os Lusíadas di Luís de Camões possa essere emblema dell’intertestualità che intercorre tra i testi letterari del Cinquecento.
Intertestualità tra Italia e Portogallo: l'Orlando Furioso e Os Lusíadas a confronto
SCIACCA, SILVIA
2023/2024
Abstract
Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare similitudini e opposizioni stilistiche e tematiche di due opere fondanti della letteratura italiana e di quella portoghese: l’Orlando Furioso e Os Lusíadas. Nel corso del Cinquecento, la proliferazione della stampa e le traduzioni di varie opere portano alla circolazione di svariati testi in diverse nazioni, le quali entrano in contatto non più solamente dal punto di vista sociopolitico, ma anche da quello letterario-culturale; inoltre, la riscoperta degli ideali cavallereschi di onore e coraggio diventa mezzo fondamentale attraverso cui intrattenere il proprio pubblico. La letteratura inizia, dunque, ad abbattere i confini nazionali e a trasportare i lettori in mondi avvolti da mistero e magia, che delineano scenari esotici e, a tratti, fantasiosi, i cui protagonisti sono uomini intraprendenti e valorosi, pronti a battersi per il loro onore in nome dell’avventura e della difesa del proprio popolo. In questo clima culturale nascono, nel 1532, l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, il quale di riprendere la narrazione e i personaggi di Matteo Maria Boiardo per delineare un mondo cavalleresco in cui i paladini si scontrano non per difendere i loro ideali, ma per conquistare l’amore della bella Angelica, e Os Lusíadas di Luís de Camões, il quale, nel 1572, decide di raccontare la storia del popolo portoghese attraverso le avventure della flotta di Vasco da Gama e dei suoi uomini alla volta dell’Oriente. Indagando l’intertestualità di queste due opere risultano vari punti di contatto e di opposizione che fondono affinità tematiche con discrepanze stilistiche e che delineano un gioco di riprese e rimandi, a lungo indagato in studi antichi e contemporanei. Nei capitoli si inizia delineando, in maniera più generale, quelli che sono i punti di contatto, le riprese e le corrispondenze dirette tra i due testi, tra cui l’esplicita ripresa dei personaggi ariosteschi e delle loro gesta nei versi di Camões, ma anche le posizioni differenti, e a tratti opposte, dei due autori riguardo alcuni temi, tra cui l’importanza della veridicità storica, che risultare avere più valore per Camões che per Ariosto. In aggiunta si cerca di approfondire le diverse maniere che i due autori adottano nel declinare la dimensione del meraviglioso, rilevante in entrambe le opere, e il legame che i due poemi hanno con le opere ovidiane dell’antichità. Successivamente si prosegue focalizzandosi su due episodi presenti nei rispettivi testi: le avventure di Rinaldo in Scozia, nel Furioso, e le avventure dei dodici cavalieri portoghesi in Inghilterra, in Os Lusíadas. Qui si rintracciano i parallelismi che intercorrono nei personaggi e nelle loro imprese, focalizzandosi nella maniera di presentare Rinaldo, nell’Ariosto, e Magriço, in Camões, per dare vita a tutte quelle istanze del ciclo bretone dei cavalieri della Tavola Rotonda che sembrano pervadere i due episodi. Infine, si tenta di approfondire il rapporto tra il Furioso e Os Lusíadas nell’orizzonte dell’epopea dei poemi del Cinquecento, che vedono protagonisti i poemi di Boiardo, l’Orlando Innamorato, e di Tasso, la Gerusalemme Liberata, portando alla luce la rilevanza di analogie e delle contrapposizioni che emergono dal confronto che considera i quattro testi dal punto di vista tematico e stilistico. Alla luce di ciò, è possibile osservare come la comunicazione tra l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e Os Lusíadas di Luís de Camões possa essere emblema dell’intertestualità che intercorre tra i testi letterari del Cinquecento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/158256