Lo studio qui riportato vuole analizzare i principali metodi con cui è possibile trasporre un testo scritto per il cinema, passando da una scrittura in prosa alla scrittura per immagini caratteristica delle sceneggiature. La prima parte della ricerca si concentra sulle principali problematiche che uno sceneggiatore, durante il processo di adattamento, riscontra e quali strumenti possono essere utilizzati per superare le differenze di scrittura tra i due testi. La seconda parte si focalizza sull’autore che è stato scelto per affrontare questo tema: Stanley Kubrick. Fin dal suo esordio, un autore che ha suscitato tanti elogi quante critiche. Quello che è un dato di fatto è che Kubrick abbia una propensione a lavorare su sceneggiature che sono frutto di adattamento, dal momento che questo si verifica, all’interno della filmografia del regista, in undici casi sui tredici totali. Infine, la terza parte propone un’analisi di un’opera dell’autore, Shining (The Shining, 1980), film tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. L’intento è quello di studiare gli strumenti impiegati da Stanley Kubrick e la sua co-sceneggiatrice, Diane Johnson, nell’ambito della scrittura per il cinema e, illustrando le modifiche che sono state apportate rispetto al testo di partenza, spiegare le motivazioni dietro a questi cambiamenti.
Dal romanzo alla sceneggiatura: Shining di Stanley Kubrick
FAGGI, MARTA
2022/2023
Abstract
Lo studio qui riportato vuole analizzare i principali metodi con cui è possibile trasporre un testo scritto per il cinema, passando da una scrittura in prosa alla scrittura per immagini caratteristica delle sceneggiature. La prima parte della ricerca si concentra sulle principali problematiche che uno sceneggiatore, durante il processo di adattamento, riscontra e quali strumenti possono essere utilizzati per superare le differenze di scrittura tra i due testi. La seconda parte si focalizza sull’autore che è stato scelto per affrontare questo tema: Stanley Kubrick. Fin dal suo esordio, un autore che ha suscitato tanti elogi quante critiche. Quello che è un dato di fatto è che Kubrick abbia una propensione a lavorare su sceneggiature che sono frutto di adattamento, dal momento che questo si verifica, all’interno della filmografia del regista, in undici casi sui tredici totali. Infine, la terza parte propone un’analisi di un’opera dell’autore, Shining (The Shining, 1980), film tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. L’intento è quello di studiare gli strumenti impiegati da Stanley Kubrick e la sua co-sceneggiatrice, Diane Johnson, nell’ambito della scrittura per il cinema e, illustrando le modifiche che sono state apportate rispetto al testo di partenza, spiegare le motivazioni dietro a questi cambiamenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/158188