L’obiettivo della tesi corrisponde all’indagine del pensiero storico, politico e religioso di Girolamo Brusoni, storico ed ex libertino, in merito alla Guerra dei trent’anni. Egli, autore molto studiato in ambito letterario, in quanto giovane libertino, vissuto a Venezia tra le fila della famosa Accademia degli Incogniti, non è stato invece particolarmente trattato dalla storiografia per le sue produzioni storiche mature, prodotte in un clima, quello della seconda metà del Seicento, particolarmente diverso rispetto a quello della sua gioventù. L’autore, in quanto storico, e allo stesso tempo ex libertino, è portatore di un pensiero originale in merito ad uno dei fatti storici più importanti della sua epoca, la Guerra dei trent’anni. Per tale motivo, la sua lunga produzione storiografica merita di essere analizzata con precisione, con lo scopo di riuscire a produrre un quadro approfondito del suo pensiero da un punto di vista politico e religioso, tenendo sempre a mente l’irrigidimento dato dalla censura di quel periodo. Sulla base della storiografia già presente, si sviluppa nel primo capitolo la sua vita intellettuale e il suo pensiero in quanto giovane libertino. Ciò diviene un punto di riferimento e di contrasto rispetto agli altri due capitoli della tesi, nei quali si analizzano le sue due grandi opere storiche principali. Nel secondo capitolo è analizzata approfonditamente l’Historia d’Italia, mentre nel terzo le Istorie universali d’Europa. Sulla base delle informazioni ricavate dall’analisi diretta di tali opere, unite allo studio, ripreso dalla storiografia, delle lettere private dell’autore e di opere secondarie, è stato possibile comprendere meglio il pensiero, pur particolarmente cauto e censurato dell’autore. In ambito religioso è presente, infatti, una contrapposizione piuttosto netta tra una celebrazione quasi assidua della cattolicità, e una condanna totale al protestantesimo. Tutto ciò è però messo in discussione dai grandi elogi politici e morali fatti ai grandi personaggi storici della parte protestante, che ci danno così un quadro più ricco sul reale e imparziale pensiero dell’autore, nascosto alla censura. Più libera è invece la sua analisi politica, che parte dal presupposto di una totale condanna al regno di Spagna, come causa dei mali europei, per giungere al totale sostegno alla Francia, come portatore di giustizia. Tra questi estremi si pongono le altre potenze dell’epoca, tra cui l’Impero, in parte condannate e in parte sostenute, in quanto l’autore somma elementi politici, religiosi e morali, che non possono chiaramente non essere parte integrante dell’analisi di una guerra così complessa. In questo clima, infine, Brusoni riesce brillantemente a comprendere l’evoluzione dei tempi, sostenendo le scelte della Francia di allearsi contro una potenza politica cattolica a sostegno di una protestante, mostrando l’ascesa della ragion di stato nelle scelte politiche, superando così il concetto, all’epoca declinante, ma ancora rilevante, di guerra religiosa
Girolamo Brusoni storico: le prospettive politiche e religiose di un ex libertino in merito alla Guerra dei trent'anni
MUSSO, MATTIA
2022/2023
Abstract
L’obiettivo della tesi corrisponde all’indagine del pensiero storico, politico e religioso di Girolamo Brusoni, storico ed ex libertino, in merito alla Guerra dei trent’anni. Egli, autore molto studiato in ambito letterario, in quanto giovane libertino, vissuto a Venezia tra le fila della famosa Accademia degli Incogniti, non è stato invece particolarmente trattato dalla storiografia per le sue produzioni storiche mature, prodotte in un clima, quello della seconda metà del Seicento, particolarmente diverso rispetto a quello della sua gioventù. L’autore, in quanto storico, e allo stesso tempo ex libertino, è portatore di un pensiero originale in merito ad uno dei fatti storici più importanti della sua epoca, la Guerra dei trent’anni. Per tale motivo, la sua lunga produzione storiografica merita di essere analizzata con precisione, con lo scopo di riuscire a produrre un quadro approfondito del suo pensiero da un punto di vista politico e religioso, tenendo sempre a mente l’irrigidimento dato dalla censura di quel periodo. Sulla base della storiografia già presente, si sviluppa nel primo capitolo la sua vita intellettuale e il suo pensiero in quanto giovane libertino. Ciò diviene un punto di riferimento e di contrasto rispetto agli altri due capitoli della tesi, nei quali si analizzano le sue due grandi opere storiche principali. Nel secondo capitolo è analizzata approfonditamente l’Historia d’Italia, mentre nel terzo le Istorie universali d’Europa. Sulla base delle informazioni ricavate dall’analisi diretta di tali opere, unite allo studio, ripreso dalla storiografia, delle lettere private dell’autore e di opere secondarie, è stato possibile comprendere meglio il pensiero, pur particolarmente cauto e censurato dell’autore. In ambito religioso è presente, infatti, una contrapposizione piuttosto netta tra una celebrazione quasi assidua della cattolicità, e una condanna totale al protestantesimo. Tutto ciò è però messo in discussione dai grandi elogi politici e morali fatti ai grandi personaggi storici della parte protestante, che ci danno così un quadro più ricco sul reale e imparziale pensiero dell’autore, nascosto alla censura. Più libera è invece la sua analisi politica, che parte dal presupposto di una totale condanna al regno di Spagna, come causa dei mali europei, per giungere al totale sostegno alla Francia, come portatore di giustizia. Tra questi estremi si pongono le altre potenze dell’epoca, tra cui l’Impero, in parte condannate e in parte sostenute, in quanto l’autore somma elementi politici, religiosi e morali, che non possono chiaramente non essere parte integrante dell’analisi di una guerra così complessa. In questo clima, infine, Brusoni riesce brillantemente a comprendere l’evoluzione dei tempi, sostenendo le scelte della Francia di allearsi contro una potenza politica cattolica a sostegno di una protestante, mostrando l’ascesa della ragion di stato nelle scelte politiche, superando così il concetto, all’epoca declinante, ma ancora rilevante, di guerra religiosaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157974