Il mio studio si pone come obiettivo quello di dare luce a un autore che per anni è tendenzialmente rimasto nell’oblio della scena teatrale e delle pagine di letteratura. Le antologie letterarie gli hanno spesso soltanto destinato le note a piè di pagina o rapide citazioni. Si tratta di Roger Vitrac, autore francese vissuto nella prima metà del Novecento, esponente del movimento dadaista e in seguito surrealista. Il suo nome non compare mai da solo, ma generalmente accanto a quello di altri autori di grande fama come Artaud, Breton e Ionesco. Questo mio lavoro si propone di dare risalto a Roger Vitrac, con un’indagine a lui dedicata che potrà, spero, conferirgli una maggiore risonanza nell’ambito degli studi teatrali. Nel primo capitolo intendo ricostruire un profilo esaustivo di Roger Vitrac, nel quale intreccerò la sua biografia a quella dei suoi contemporanei. In particolare, Artaud gli è stato molto vicino sia sul piano biografico che su quello letterario; i due sono stati protagonisti di un cospicuo scambio epistolare che sarà oggetto di questo studio e che mi è sembrato opportuno riprodurre in modo da poter far emergere il profilo di un autore che sembra non aver vissuto solo di luce propria, ma anche di luce riflessa. Nel secondo capitolo lo studio si orienterà su due piani di analisi comparativa dell’opera Victor, ou les enfants au pouvoir : la pièce teatrale in francese e la riproduzione radiofonica trasmessa su Rai Radio Tre dello spettacolo teatrale portato in scena nel 2006 con la regia di Mario Missiroli e prodotto dal Teatro di Sardegna. Questo lavoro è stato anche supportato dalla traduzione italiana del testo di Laura Gonçalez pubblicato nella collezione di teatro Einaudi nel 1966. Lo scopo di questa inchiesta è quello di analizzare gli adattamenti dell’opera da un punto di vista diafasico e diamesico che si organizzano su due livelli diversi: quello strutturale (lingua, fedeltà al testo, personaggi) e quello semantico (borghesia, morte e malattia, dimensione religiosa, dimensione onirica). L’ultima parte della mia tesi illustra sotto forma di elenco gli allestimenti teatrali realizzati in Italia dell’opera Victor, ou les enfants au pouvoir e l’accoglimento da parte della critica. Grazie a futuri adattamenti, riscritture e trasferimenti le opere possono sopravvivere nel cambiamento rinnovandosi a loro volta.
La riscoperta di Roger Vitrac: analisi dell’opera Victor, ou les enfants au pouvoir e confronto con l’adattamento di Mario Missiroli.
DRAGO, ELENA
2022/2023
Abstract
Il mio studio si pone come obiettivo quello di dare luce a un autore che per anni è tendenzialmente rimasto nell’oblio della scena teatrale e delle pagine di letteratura. Le antologie letterarie gli hanno spesso soltanto destinato le note a piè di pagina o rapide citazioni. Si tratta di Roger Vitrac, autore francese vissuto nella prima metà del Novecento, esponente del movimento dadaista e in seguito surrealista. Il suo nome non compare mai da solo, ma generalmente accanto a quello di altri autori di grande fama come Artaud, Breton e Ionesco. Questo mio lavoro si propone di dare risalto a Roger Vitrac, con un’indagine a lui dedicata che potrà, spero, conferirgli una maggiore risonanza nell’ambito degli studi teatrali. Nel primo capitolo intendo ricostruire un profilo esaustivo di Roger Vitrac, nel quale intreccerò la sua biografia a quella dei suoi contemporanei. In particolare, Artaud gli è stato molto vicino sia sul piano biografico che su quello letterario; i due sono stati protagonisti di un cospicuo scambio epistolare che sarà oggetto di questo studio e che mi è sembrato opportuno riprodurre in modo da poter far emergere il profilo di un autore che sembra non aver vissuto solo di luce propria, ma anche di luce riflessa. Nel secondo capitolo lo studio si orienterà su due piani di analisi comparativa dell’opera Victor, ou les enfants au pouvoir : la pièce teatrale in francese e la riproduzione radiofonica trasmessa su Rai Radio Tre dello spettacolo teatrale portato in scena nel 2006 con la regia di Mario Missiroli e prodotto dal Teatro di Sardegna. Questo lavoro è stato anche supportato dalla traduzione italiana del testo di Laura Gonçalez pubblicato nella collezione di teatro Einaudi nel 1966. Lo scopo di questa inchiesta è quello di analizzare gli adattamenti dell’opera da un punto di vista diafasico e diamesico che si organizzano su due livelli diversi: quello strutturale (lingua, fedeltà al testo, personaggi) e quello semantico (borghesia, morte e malattia, dimensione religiosa, dimensione onirica). L’ultima parte della mia tesi illustra sotto forma di elenco gli allestimenti teatrali realizzati in Italia dell’opera Victor, ou les enfants au pouvoir e l’accoglimento da parte della critica. Grazie a futuri adattamenti, riscritture e trasferimenti le opere possono sopravvivere nel cambiamento rinnovandosi a loro volta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157964