La presente tesi si occupa di ricercare e approfondire il ruolo dei media nell’esperienza di viaggio del turista moderno. Un’introduzione storica definisce i grandi cambiamenti del XIX e XX secolo che hanno portato alla nascita e formazione del fenomeno del turismo di massa. Dopo un rapido excursus che illustra le principali teorie sviluppate in ambito sociale del turismo, si concentra sul pensiero di John Urry e il suo tourist gaze. Questo concetto definisce come il modo in cui vengono osservate le attrazioni non sia neutrale ma che invece sia profondamente plasmato e influenzato. A riguardo è presente un approfondimento sul ruolo della fotografia nell’esperienza di viaggio e il condizionamento che questo strumento esercita sull’atteggiamento del vacanziere. L’idea che il turista non sia autonomo e indipendente ma che sia invece soggetto a pressioni e obblighi sociali viene analizzato anche da Daniel Boorstin. La sua teoria incentrata sull’influenza mediatica nella mente degli americani viene poi ripresa e criticata da Dean MacCannell che si concentra sul significato di autenticità e la vacua ricerca di essa. Secondo lo studioso molto spesso alcune attrazioni diventano tali non tanto perché visivamente piacevoli ma per la narrazione e il contesto che gli vengono assegnati e in seguito diffusi. Infine l’attenzione viene posta sulla promozione e sulle strategie di vendita della destinazione. Quest’ultima parte include un approfondimento sul cambiamento del territorio imposto dal settore per realizzare un’immagine seducente e alimentare così l’illusione del turista.
Media e turismo moderno: Alcune riflessioni sulle dinamiche illusorie nella costruzione dello sguardo
RODIGARI, SARA
2022/2023
Abstract
La presente tesi si occupa di ricercare e approfondire il ruolo dei media nell’esperienza di viaggio del turista moderno. Un’introduzione storica definisce i grandi cambiamenti del XIX e XX secolo che hanno portato alla nascita e formazione del fenomeno del turismo di massa. Dopo un rapido excursus che illustra le principali teorie sviluppate in ambito sociale del turismo, si concentra sul pensiero di John Urry e il suo tourist gaze. Questo concetto definisce come il modo in cui vengono osservate le attrazioni non sia neutrale ma che invece sia profondamente plasmato e influenzato. A riguardo è presente un approfondimento sul ruolo della fotografia nell’esperienza di viaggio e il condizionamento che questo strumento esercita sull’atteggiamento del vacanziere. L’idea che il turista non sia autonomo e indipendente ma che sia invece soggetto a pressioni e obblighi sociali viene analizzato anche da Daniel Boorstin. La sua teoria incentrata sull’influenza mediatica nella mente degli americani viene poi ripresa e criticata da Dean MacCannell che si concentra sul significato di autenticità e la vacua ricerca di essa. Secondo lo studioso molto spesso alcune attrazioni diventano tali non tanto perché visivamente piacevoli ma per la narrazione e il contesto che gli vengono assegnati e in seguito diffusi. Infine l’attenzione viene posta sulla promozione e sulle strategie di vendita della destinazione. Quest’ultima parte include un approfondimento sul cambiamento del territorio imposto dal settore per realizzare un’immagine seducente e alimentare così l’illusione del turista.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157946