Nel promontorio del Gargano, in particolar modo nella zona di Apricena (provincia di Foggia), sono stati rinvenuti all’interno di cave di calcare numerosi resti fossili di vertebrati risalenti al Neogene. Oltre 1100 di questi reperti appartengono a uccelli, tra cui la specie fossile Apus wetmorei (Aves, Apodidae) identificata da Ballmann (1976) e datata al Miocene Superiore. Di questo rondone sono state ritrovate, per il momento, poche ossa e la sua identità rimane incerta. Al fine di verificare la posizione tassonomica di questo rondone all’interno dell’ordine Apodiformes si è proposto di effettuare un confronto con altre specie conosciute di Apodidi, in modo da stabilire se A. wetmorei può essere considerata una specie valida. Per fare ciò sono state analizzate nel dettaglio le ossa fossili ritrovate, quali omero, ulna e carpometacarpo, e confrontate poi con scheletri di rondoni europei (Apus apus, Apus pallidus, Tachymarptis melba), africani (Apus affinis, Apus caffer, Cypsiurus parvus), americani (Chaetura pelagica, Chaetura meridionalis) e con la specie fossile francese Cypselus gaillardi, risalente anch’essa al Miocene. Analizzando le ossa di A. wetmorei è risultato in modo chiaro ed evidente che questa specie presenta caratteristiche morfologiche tipiche della famiglia Apodidae (ordine Apodiformes) e per le somiglianze che presenta con le specie appartenenti al genere Apus rispetto agli altri generi considerati si può confermare la sua appartenenza a codesto genere, come originariamente attribuito da Ballmann (1976). Inoltre, risultando diverso da qualsiasi altra specie con cui è stato effettuato il confronto può essere considerato un taxon valido.
Identità tassonomica di Apus wetmorei (Aves, Apodidae), un rondone fossile del Miocene Superiore del Gargano
SFASCIOTTI, SILVIA
2022/2023
Abstract
Nel promontorio del Gargano, in particolar modo nella zona di Apricena (provincia di Foggia), sono stati rinvenuti all’interno di cave di calcare numerosi resti fossili di vertebrati risalenti al Neogene. Oltre 1100 di questi reperti appartengono a uccelli, tra cui la specie fossile Apus wetmorei (Aves, Apodidae) identificata da Ballmann (1976) e datata al Miocene Superiore. Di questo rondone sono state ritrovate, per il momento, poche ossa e la sua identità rimane incerta. Al fine di verificare la posizione tassonomica di questo rondone all’interno dell’ordine Apodiformes si è proposto di effettuare un confronto con altre specie conosciute di Apodidi, in modo da stabilire se A. wetmorei può essere considerata una specie valida. Per fare ciò sono state analizzate nel dettaglio le ossa fossili ritrovate, quali omero, ulna e carpometacarpo, e confrontate poi con scheletri di rondoni europei (Apus apus, Apus pallidus, Tachymarptis melba), africani (Apus affinis, Apus caffer, Cypsiurus parvus), americani (Chaetura pelagica, Chaetura meridionalis) e con la specie fossile francese Cypselus gaillardi, risalente anch’essa al Miocene. Analizzando le ossa di A. wetmorei è risultato in modo chiaro ed evidente che questa specie presenta caratteristiche morfologiche tipiche della famiglia Apodidae (ordine Apodiformes) e per le somiglianze che presenta con le specie appartenenti al genere Apus rispetto agli altri generi considerati si può confermare la sua appartenenza a codesto genere, come originariamente attribuito da Ballmann (1976). Inoltre, risultando diverso da qualsiasi altra specie con cui è stato effettuato il confronto può essere considerato un taxon valido.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157942