Il presente elaborato si propone di analizzare il dialogo tra la produzione di video in computer grafica e il mondo della storia dell’arte contemporanea. Nello specifico il campo di indagine verrà ristretto all’analisi dell’utilizzo della computer grafica con il movimento artistico del Surrealismo, sviluppatosi in Francia negli anni ’20 del Novecento. Nel primo capitolo viene analizzata la nascita del Surrealismo partendo dall’opera del suo padre fondatore, Andrè Breton, il quale teorizzò e fornì una chiara definizione di questo movimento artistico nel Manifesto del Surrealismo. Si prenderanno poi in considerazione solo alcuni tra gli esponenti del movimento artistico che maggiormente hanno contribuito alla sua nascita, come Giorgio De Chirico e Picasso per il campo artistico, e Freud e i suoi studi sul sogno per il campo psicanalitico. Considerato che il Surrealismo ha avuto diversi ambiti di applicazione, si è voluto, inoltre, far riferimento al contribuito dell’artista Man Ray, importante esponente della fotografia e del cinema surrealista. Tuttavia, l’artista al quale viene dedicato maggior spazio è Salvador Dalì. L’artista, infatti, per aver sperimentato la sua forma d’arte in diversi ambiti e per aver unito la sua arte con il cinema, ha lasciato in eredità degli elementi che, grazie alla computer grafica, è stato possibile riprendere e trasformare in un cortometraggio surrealista anche a distanza di anni. Il secondo capitolo si concentra maggiormente sullo sviluppo storico e tecnologico prima del video e poi della computer grafica. Ci si soffermerà successivamente sulle modalità di funzionamento dei video a livello tecnologico e su come è possibile la creazione, a livello teorico, dell’animazione dei cartoni. Il terzo capitolo riporta degli esempi della simbiosi della computer grafica con la storia dell’arte. Avendo l’obiettivo di analizzare il rapporto tra la tecnologia e la storia dell’arte, il primo esempio esposto in quest’ultimo capitolo non è specifico sull’arte surrealista ma è risultato funzionale a dimostrare come i nuovi mezzi tecnologici, che permettono di realizzare arte, per poter esistere tendono a riprendere a nutrirsi dei dipinti della storia dell’arte.
L’arte in movimento: il surrealismo con la computer grafica
PILLONI, CHIARA
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato si propone di analizzare il dialogo tra la produzione di video in computer grafica e il mondo della storia dell’arte contemporanea. Nello specifico il campo di indagine verrà ristretto all’analisi dell’utilizzo della computer grafica con il movimento artistico del Surrealismo, sviluppatosi in Francia negli anni ’20 del Novecento. Nel primo capitolo viene analizzata la nascita del Surrealismo partendo dall’opera del suo padre fondatore, Andrè Breton, il quale teorizzò e fornì una chiara definizione di questo movimento artistico nel Manifesto del Surrealismo. Si prenderanno poi in considerazione solo alcuni tra gli esponenti del movimento artistico che maggiormente hanno contribuito alla sua nascita, come Giorgio De Chirico e Picasso per il campo artistico, e Freud e i suoi studi sul sogno per il campo psicanalitico. Considerato che il Surrealismo ha avuto diversi ambiti di applicazione, si è voluto, inoltre, far riferimento al contribuito dell’artista Man Ray, importante esponente della fotografia e del cinema surrealista. Tuttavia, l’artista al quale viene dedicato maggior spazio è Salvador Dalì. L’artista, infatti, per aver sperimentato la sua forma d’arte in diversi ambiti e per aver unito la sua arte con il cinema, ha lasciato in eredità degli elementi che, grazie alla computer grafica, è stato possibile riprendere e trasformare in un cortometraggio surrealista anche a distanza di anni. Il secondo capitolo si concentra maggiormente sullo sviluppo storico e tecnologico prima del video e poi della computer grafica. Ci si soffermerà successivamente sulle modalità di funzionamento dei video a livello tecnologico e su come è possibile la creazione, a livello teorico, dell’animazione dei cartoni. Il terzo capitolo riporta degli esempi della simbiosi della computer grafica con la storia dell’arte. Avendo l’obiettivo di analizzare il rapporto tra la tecnologia e la storia dell’arte, il primo esempio esposto in quest’ultimo capitolo non è specifico sull’arte surrealista ma è risultato funzionale a dimostrare come i nuovi mezzi tecnologici, che permettono di realizzare arte, per poter esistere tendono a riprendere a nutrirsi dei dipinti della storia dell’arte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157933