The objectives of this research are the evaluation of a new plastic film with enhanced oxygen barrier properties to wrap roundbales. The experimentation assessed a commercial polyethylene film (ST) versus an innovative polyamide based film (OB). Two field trials (Trial 1 and Trial 2) were conduced in a cattle farm of west Po plain, near Turin, Italy. The same field was cut for first and second regrowth. The goal was to evaluate the effect of film type (OB vs ST) and of the number of layers (four vs six) applied on the bale. The resulting treatments were: four polyethylene film layers (ST4), four oxygen barrier film layers (OB4), six polyethylene film layers (ST6), and six oxygen barrier film layers (OB6). A total of 16 bales were made for each trial. The meadow surfaces were cut and wilted in dry and sunny conditions for about one day. Then the forage was baled, weighted and wrapped. The bales of Trial 1 and Trial 2 were conserved for 163 and 257 days, respectively. After the conservation period the bales were weighted for the evaluation of dry matter (DM) losses and sampledon the bale surface (0-120 mm deep), on the bale core(121-500 mm) and on the surface covered by mould. Bale samples were analysed for fermentative and microbiological profile. Furthermore, the plastic coverage was checked to search film holes and weighted to test plastic consumption. The results obtained by the trials confirm the partial oxygen barrier effect of polyamide based film in comparison with traditional polyethylene film. The OB treatments worked well than ST treatments only in Trial 2, by reducing the surface covered by mould by 27%, independently on the film layers. In the first trial the high stretch rate of the wrapper (>90%) limited the barrier effect of OB films and only the number of layers had an effect in reducing mould development on the bale surface. It was probably due to the damage of the OB film structure. Concerning fermentative profile there was not any differences between OB and ST film. Mould and yeast counts were lower in 6 layer compared to 4 layer treatments in the two trials. In conclusion the research showed the importance of several aspects in wrapped bales such as: the effect of DM concentration on microbial population and fermentative profile both in the surface and in the deep zone of bale during conservation; the effect of the intensity of fermentation on mould and yeast development; the effect of the amount of plastic applicated to contain air penetration up to 8 months of conservation; and the effect of the stretch on film characteristics and plastic consumption. The trials make evident the necessity to improve mechanical properties of the barrier film in order to avoid structure damage that lead to an increase of film permeability.

Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare l'utilizzo di un nuovo tipo di film plastico barriera per l'insilamento dei foraggi in rotoballe fasciate in alternativa ai teli commerciali. La prova ha previsto il confronto tra due tipologie di telo per la fasciatura delle rotoballe, uno tradizionale a base di polietilene (ST) e l'altro innovativo, detto telo barriera, a base di poliammide (OB). La sperimentazione ha previsto due prove (Prova 1 e Prova 2), effettuate con l'erba dello stesso prato stabile al primo e al secondo taglio. Sono stati valutati l'effetto del tipo di telo (OB vs. ST) e l'effetto del numero di strati di film plastico utilizzati per la fasciatura (4 vs. 6 strati) per un totale di 4 trattamenti. Le tesi sono state: telo a base di polietilene applicato a 4 strati (ST4), telo a base di poliammide applicato a 4 strati (OB4), telo a base di polietilene a 6 strati (ST6), telo a base di poliammide a 6 strati (OB6). Le prove sono state condotte presso un'azienda zootecnica di Poirino. Per ogni prova sono state prodotte un totale di 16 rotoballe di foraggio preappassito in campo per circa 1 giorno. Dopo l'imballatura le balle sono state trasportate nel centro aziendale, pesate, campionate e fasciate. Lo balle sono state conservate per 163 e 257 giorni, rispettivamente per la Prova 1 e 2. All'apertura le balle sono state pesate per valutare le perdite di sostanza secca e campionate nella zona superficiale (0-120 mm), nella zona profonda (121-500 mm) e nelle zone ammuffite per valutare il profilo fermentativo e microbiologico. Inoltre su ogni balla è stata misurata la superficie ricoperta da muffe. I risultati ottenuti dalle prove hanno dimostrato la parziale efficacia del nuovo tipo di telo barriera in confronto al telo convenzionale a base di polietilene. Il telo OB si è dimostrato efficace rispetto al telo ST solamente nella seconda prova dove lo sviluppo delle muffe sulla superficie delle rotoballe è stato ridotto del 27% rispetto alle tesi ST, indipendentemente dal numero di stati applicati. Nella prima prova un rapporto di stiratura troppo elevato della macchina fasciatrice ha fatto si che solo le rotoballe fasciate a 6 strati abbiano permesso di contenere lo sviluppo di muffe senza effetto della tipologia di telo. Questo è probabilmente da attribuire al danneggiamento della struttura del telo barriera. Per quanto riguarda il profilo fermentativo non si sono evidenziate differenze importanti tra i due teli. Riguardo al conteggio di lieviti e muffe sia nella prima sia nella seconda prova le tesi a 6 strati hanno presentato contaminazioni inferiori rispetto alle tesi a 4 strati. Le prove hanno messo in luce alcuni aspetti molto importanti per quanto riguarda la tecnica delle rotoballe fasciate che sono: l'importanza del tenore di s.s. sul profilo fermentativo degli insilati e sullo sviluppo di lieviti e muffe della zona profonda e superficiale delle rotoballe durante la conservazione; l'effetto della qualità della fermentazione sullo sviluppo di lieviti e muffe; l'effetto del quantitativo di plastica applicato per limitare il passaggio d'ossigeno a periodi di conservazione fino a 8 mesi; e l'effetto dello stiramento sui consumi di plastica e sulle caratteristiche del telo. Dalle prove sono emerse importanti indicazioni sulla necessità di migliorare le proprietà meccaniche del film barriera al fine di non danneggiare il miglioramento qualitativo derivante dalla riduzione della permeabilità all'ossigeno del film plastico.

Valutazione aziendale di nuovi film stirabili all'aria per la fasciatura delle rotoballe

TUNINETTI, FABIO
2009/2010

Abstract

Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare l'utilizzo di un nuovo tipo di film plastico barriera per l'insilamento dei foraggi in rotoballe fasciate in alternativa ai teli commerciali. La prova ha previsto il confronto tra due tipologie di telo per la fasciatura delle rotoballe, uno tradizionale a base di polietilene (ST) e l'altro innovativo, detto telo barriera, a base di poliammide (OB). La sperimentazione ha previsto due prove (Prova 1 e Prova 2), effettuate con l'erba dello stesso prato stabile al primo e al secondo taglio. Sono stati valutati l'effetto del tipo di telo (OB vs. ST) e l'effetto del numero di strati di film plastico utilizzati per la fasciatura (4 vs. 6 strati) per un totale di 4 trattamenti. Le tesi sono state: telo a base di polietilene applicato a 4 strati (ST4), telo a base di poliammide applicato a 4 strati (OB4), telo a base di polietilene a 6 strati (ST6), telo a base di poliammide a 6 strati (OB6). Le prove sono state condotte presso un'azienda zootecnica di Poirino. Per ogni prova sono state prodotte un totale di 16 rotoballe di foraggio preappassito in campo per circa 1 giorno. Dopo l'imballatura le balle sono state trasportate nel centro aziendale, pesate, campionate e fasciate. Lo balle sono state conservate per 163 e 257 giorni, rispettivamente per la Prova 1 e 2. All'apertura le balle sono state pesate per valutare le perdite di sostanza secca e campionate nella zona superficiale (0-120 mm), nella zona profonda (121-500 mm) e nelle zone ammuffite per valutare il profilo fermentativo e microbiologico. Inoltre su ogni balla è stata misurata la superficie ricoperta da muffe. I risultati ottenuti dalle prove hanno dimostrato la parziale efficacia del nuovo tipo di telo barriera in confronto al telo convenzionale a base di polietilene. Il telo OB si è dimostrato efficace rispetto al telo ST solamente nella seconda prova dove lo sviluppo delle muffe sulla superficie delle rotoballe è stato ridotto del 27% rispetto alle tesi ST, indipendentemente dal numero di stati applicati. Nella prima prova un rapporto di stiratura troppo elevato della macchina fasciatrice ha fatto si che solo le rotoballe fasciate a 6 strati abbiano permesso di contenere lo sviluppo di muffe senza effetto della tipologia di telo. Questo è probabilmente da attribuire al danneggiamento della struttura del telo barriera. Per quanto riguarda il profilo fermentativo non si sono evidenziate differenze importanti tra i due teli. Riguardo al conteggio di lieviti e muffe sia nella prima sia nella seconda prova le tesi a 6 strati hanno presentato contaminazioni inferiori rispetto alle tesi a 4 strati. Le prove hanno messo in luce alcuni aspetti molto importanti per quanto riguarda la tecnica delle rotoballe fasciate che sono: l'importanza del tenore di s.s. sul profilo fermentativo degli insilati e sullo sviluppo di lieviti e muffe della zona profonda e superficiale delle rotoballe durante la conservazione; l'effetto della qualità della fermentazione sullo sviluppo di lieviti e muffe; l'effetto del quantitativo di plastica applicato per limitare il passaggio d'ossigeno a periodi di conservazione fino a 8 mesi; e l'effetto dello stiramento sui consumi di plastica e sulle caratteristiche del telo. Dalle prove sono emerse importanti indicazioni sulla necessità di migliorare le proprietà meccaniche del film barriera al fine di non danneggiare il miglioramento qualitativo derivante dalla riduzione della permeabilità all'ossigeno del film plastico.
ITA
The objectives of this research are the evaluation of a new plastic film with enhanced oxygen barrier properties to wrap roundbales. The experimentation assessed a commercial polyethylene film (ST) versus an innovative polyamide based film (OB). Two field trials (Trial 1 and Trial 2) were conduced in a cattle farm of west Po plain, near Turin, Italy. The same field was cut for first and second regrowth. The goal was to evaluate the effect of film type (OB vs ST) and of the number of layers (four vs six) applied on the bale. The resulting treatments were: four polyethylene film layers (ST4), four oxygen barrier film layers (OB4), six polyethylene film layers (ST6), and six oxygen barrier film layers (OB6). A total of 16 bales were made for each trial. The meadow surfaces were cut and wilted in dry and sunny conditions for about one day. Then the forage was baled, weighted and wrapped. The bales of Trial 1 and Trial 2 were conserved for 163 and 257 days, respectively. After the conservation period the bales were weighted for the evaluation of dry matter (DM) losses and sampledon the bale surface (0-120 mm deep), on the bale core(121-500 mm) and on the surface covered by mould. Bale samples were analysed for fermentative and microbiological profile. Furthermore, the plastic coverage was checked to search film holes and weighted to test plastic consumption. The results obtained by the trials confirm the partial oxygen barrier effect of polyamide based film in comparison with traditional polyethylene film. The OB treatments worked well than ST treatments only in Trial 2, by reducing the surface covered by mould by 27%, independently on the film layers. In the first trial the high stretch rate of the wrapper (>90%) limited the barrier effect of OB films and only the number of layers had an effect in reducing mould development on the bale surface. It was probably due to the damage of the OB film structure. Concerning fermentative profile there was not any differences between OB and ST film. Mould and yeast counts were lower in 6 layer compared to 4 layer treatments in the two trials. In conclusion the research showed the importance of several aspects in wrapped bales such as: the effect of DM concentration on microbial population and fermentative profile both in the surface and in the deep zone of bale during conservation; the effect of the intensity of fermentation on mould and yeast development; the effect of the amount of plastic applicated to contain air penetration up to 8 months of conservation; and the effect of the stretch on film characteristics and plastic consumption. The trials make evident the necessity to improve mechanical properties of the barrier film in order to avoid structure damage that lead to an increase of film permeability.
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