Vista l'amplia diffusione dei PC in ambiente lavorativo, negli anni sono state effettuate molte ricerche volte a mettere in evidenza la correlazione tra lavoro al VDT e insorgenza di disturbi fisici o psicofisici. Nella presente tesi di laurea è stata applicata una checklist, chiamata "Menade", volta a rilevare l'ergonomia delle postazioni al VDT, analizzandole secondo diversi parametri valutativi, quali: "Adattabilità", "Visuale", "Accessibilità", "Salute", "Identificazione personale", "Privacy", ¿Valutazione complessiva¿. Per ognuno di questi parametri viene calcolato un valore, compreso tra 1 e 5, risultante dalla media aritmetica dei rispettivi quesiti presenti nella checklist. Tale metodo è stato applicato nell'estate del 2014 in un call center torinese, inoltre ai lavoratori è stato somministrato un questionario volto a registrare i dati sociodemografici e i disturbi fisici e psicofisici di cui essi soffrono. Infine, i dati derivanti da questo rilevamento sono stati confrontati con quelli dell'analisi eseguita nella stessa sede nel 2011, in occasione della redazione del DVR dell'azienda. Dall'analisi delle postazioni eseguita con la checklist è emerso che nessuna di esse ha assunto valori critici, tranne il parametro ¿Identificazione personale¿, a causa del massiccio turnover del personale, il quale impedisce ai lavoratori di personalizzare la postazione. Inoltre, il parametro ¿salute¿ dei team leader è risultato basso, a causa della mancanza del supporto lombare nello schienale. Per quanto riguarda i risultati del questionario, è emerso che i lavoratori presentano un'età media intorno ai trent'anni, inoltre un'elevata percentuale di essi lamenta cefalee (73.4%), ansia (54.3%), dolori alla schiena (48.6%) e diversi altri disturbi psicofisici e fisici, a carico dell'apparato oculare e muscolo-scheletrico. Infine, il confronto con i dati del 2011 effettuato coni il test di Mann-Whitney, ha rilevato un generale peggioramento dell'ergonomia delle postazioni. Come si è visto, l'analisi dell'ergonomia non ha evidenziato molte criticità, tuttavia sono state registrate elevate percentuali di disturbi fisici e psicofisici tra i lavoratori. E' stata poi analizzata la checklist Menade, mettendone in luce i punti di forza e le criticità. Se da una parte tale metodo è veloce e intuitivo da applicare, esso si basa su un'analisi perlopiù qualitativa, di conseguenza i valori assunti dai vari indici sono influenzati dalla soggettività del valutatore. Inoltre sono emerse carenze riguardanti alcuni quesiti della checklist e la modalità di calcolo dei valori degli indici. Per tali motivi è stato dato un contributo metodologico, elaborando una checklist modificata, che include più parametri quantitativi, diversi criteri valutativi e un differente algoritmo di calcolo degli indici, basato su un sistema di medie ponderate.

Analisi ergonomica di postazioni al videoterminale in un call center: monitoraggio negli anni attraverso la checklist Menade e proposte metodologiche.

BALBO, ALESSIO
2013/2014

Abstract

Vista l'amplia diffusione dei PC in ambiente lavorativo, negli anni sono state effettuate molte ricerche volte a mettere in evidenza la correlazione tra lavoro al VDT e insorgenza di disturbi fisici o psicofisici. Nella presente tesi di laurea è stata applicata una checklist, chiamata "Menade", volta a rilevare l'ergonomia delle postazioni al VDT, analizzandole secondo diversi parametri valutativi, quali: "Adattabilità", "Visuale", "Accessibilità", "Salute", "Identificazione personale", "Privacy", ¿Valutazione complessiva¿. Per ognuno di questi parametri viene calcolato un valore, compreso tra 1 e 5, risultante dalla media aritmetica dei rispettivi quesiti presenti nella checklist. Tale metodo è stato applicato nell'estate del 2014 in un call center torinese, inoltre ai lavoratori è stato somministrato un questionario volto a registrare i dati sociodemografici e i disturbi fisici e psicofisici di cui essi soffrono. Infine, i dati derivanti da questo rilevamento sono stati confrontati con quelli dell'analisi eseguita nella stessa sede nel 2011, in occasione della redazione del DVR dell'azienda. Dall'analisi delle postazioni eseguita con la checklist è emerso che nessuna di esse ha assunto valori critici, tranne il parametro ¿Identificazione personale¿, a causa del massiccio turnover del personale, il quale impedisce ai lavoratori di personalizzare la postazione. Inoltre, il parametro ¿salute¿ dei team leader è risultato basso, a causa della mancanza del supporto lombare nello schienale. Per quanto riguarda i risultati del questionario, è emerso che i lavoratori presentano un'età media intorno ai trent'anni, inoltre un'elevata percentuale di essi lamenta cefalee (73.4%), ansia (54.3%), dolori alla schiena (48.6%) e diversi altri disturbi psicofisici e fisici, a carico dell'apparato oculare e muscolo-scheletrico. Infine, il confronto con i dati del 2011 effettuato coni il test di Mann-Whitney, ha rilevato un generale peggioramento dell'ergonomia delle postazioni. Come si è visto, l'analisi dell'ergonomia non ha evidenziato molte criticità, tuttavia sono state registrate elevate percentuali di disturbi fisici e psicofisici tra i lavoratori. E' stata poi analizzata la checklist Menade, mettendone in luce i punti di forza e le criticità. Se da una parte tale metodo è veloce e intuitivo da applicare, esso si basa su un'analisi perlopiù qualitativa, di conseguenza i valori assunti dai vari indici sono influenzati dalla soggettività del valutatore. Inoltre sono emerse carenze riguardanti alcuni quesiti della checklist e la modalità di calcolo dei valori degli indici. Per tali motivi è stato dato un contributo metodologico, elaborando una checklist modificata, che include più parametri quantitativi, diversi criteri valutativi e un differente algoritmo di calcolo degli indici, basato su un sistema di medie ponderate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/157875