L'UEM, Unione economica e monetaria europea, è il prodotto di un lungo percorso d’integrazione economica avvenuto tra i Paesi membri dell’Unione europea volto a promuovere la sostenibilità della crescita economica e un elevato livello di occupazione mediante l’adozione di appropriate politiche economiche e monetarie. Tutt'oggi l’Unione economica e monetaria è regolata da un complesso sistema normativo composto dal Trattato sull’Unione europea (TUE), dal Patto di stabilità e crescita, dai regolamenti della Comunità europea e dalle relative riforme attuate negli anni. Il 23 aprile del 2024 è stata approvata a maggioranza la riforma del Patto di stabilità e crescita volta a garantire la sostenibilità delle spese, questo è stato reso possibile grazie all’introduzione di garanzie numeriche a cui dovranno attenersi gli Stati membri dell’Unione economica e monetaria che presenteranno un debito eccessivo o un disavanzo eccessivo. La presente ricerca intende chiarire gli sviluppi economici che hanno accompagnato l’Europa negli ultimi decenni e approfondire l’evoluzione normativa delle disposizioni imposte agli stati membri dell’UEM. L'argomento viene introdotto grazie a una ricostruzione degli eventi che hanno promosso la costituzione dell’Unione, soffermandosi sul Rapporto Delors e sulle sue fasi attuative, per poi procedere con un’analisi dei valori limite imposti dal Trattato di Maastricht agli Stati interessati a partecipare all’UEM, per opera della sua approvazione fu costituita l’Unione europea e avviata l’integrazione economica e monetaria europea. Specificatamente l’enunciato si sofferma sul perfezionamento dei vincoli inerenti al rapporto debito/PIL e al rapporto deficit/PIL, rispettivamente pari al 60% e al 3%. Nella seconda sezione si esamina il Patto di stabilità e crescita, costituito originariamente dalla risoluzione del Consiglio di Amsterdam del 1997 e usato come strumento di revisione dei valori limite imposti dal Trattato di Maastricht. Il Patto di stabilità e crescita è stato fin dalla sua creazione oggetto di numerose discussioni e fu successivamente revisionato più volte. La prima ristrutturazione venne effettuata nel 2005 attraverso l’approvazione da parte del Consiglio della relazione del Consiglio ECOFIN denominata “Migliorare l’attuazione del Patto di stabilità e crescita”. In seguito, a causa della crisi economica del 2008, il Patto fu soggetto a ulteriori rinnovamenti attraverso il “Six Pack” e il “Fiscal Compact” di cui vengono analizzati i contenuti nel presente studio. A seguito delle sfide economiche post Covid-19, con cui la Comunità europea ha dovuto interfacciarsi, il Patto di stabilità e crescita è stato oggetto di ulteriori dibattiti conclusisi attraverso la recente riforma. È risultato dunque necessario esaminare il percorso normativo, che ha accompagnato l’Unione economica e monetaria fino ad oggi, al fine di comprendere le esigenze della Comunità e dei singoli Stati membri, che hanno condotto all’attuale ristrutturazione e alle nuove linee guida a cui ci si dovrà attenere per realizzare gli obbiettivi.
Adattarsi alle realtà economiche: l’evoluzione dei vincoli nell’integrazione economica e monetaria europea
ROMANIN, FRANCESCA
2023/2024
Abstract
L'UEM, Unione economica e monetaria europea, è il prodotto di un lungo percorso d’integrazione economica avvenuto tra i Paesi membri dell’Unione europea volto a promuovere la sostenibilità della crescita economica e un elevato livello di occupazione mediante l’adozione di appropriate politiche economiche e monetarie. Tutt'oggi l’Unione economica e monetaria è regolata da un complesso sistema normativo composto dal Trattato sull’Unione europea (TUE), dal Patto di stabilità e crescita, dai regolamenti della Comunità europea e dalle relative riforme attuate negli anni. Il 23 aprile del 2024 è stata approvata a maggioranza la riforma del Patto di stabilità e crescita volta a garantire la sostenibilità delle spese, questo è stato reso possibile grazie all’introduzione di garanzie numeriche a cui dovranno attenersi gli Stati membri dell’Unione economica e monetaria che presenteranno un debito eccessivo o un disavanzo eccessivo. La presente ricerca intende chiarire gli sviluppi economici che hanno accompagnato l’Europa negli ultimi decenni e approfondire l’evoluzione normativa delle disposizioni imposte agli stati membri dell’UEM. L'argomento viene introdotto grazie a una ricostruzione degli eventi che hanno promosso la costituzione dell’Unione, soffermandosi sul Rapporto Delors e sulle sue fasi attuative, per poi procedere con un’analisi dei valori limite imposti dal Trattato di Maastricht agli Stati interessati a partecipare all’UEM, per opera della sua approvazione fu costituita l’Unione europea e avviata l’integrazione economica e monetaria europea. Specificatamente l’enunciato si sofferma sul perfezionamento dei vincoli inerenti al rapporto debito/PIL e al rapporto deficit/PIL, rispettivamente pari al 60% e al 3%. Nella seconda sezione si esamina il Patto di stabilità e crescita, costituito originariamente dalla risoluzione del Consiglio di Amsterdam del 1997 e usato come strumento di revisione dei valori limite imposti dal Trattato di Maastricht. Il Patto di stabilità e crescita è stato fin dalla sua creazione oggetto di numerose discussioni e fu successivamente revisionato più volte. La prima ristrutturazione venne effettuata nel 2005 attraverso l’approvazione da parte del Consiglio della relazione del Consiglio ECOFIN denominata “Migliorare l’attuazione del Patto di stabilità e crescita”. In seguito, a causa della crisi economica del 2008, il Patto fu soggetto a ulteriori rinnovamenti attraverso il “Six Pack” e il “Fiscal Compact” di cui vengono analizzati i contenuti nel presente studio. A seguito delle sfide economiche post Covid-19, con cui la Comunità europea ha dovuto interfacciarsi, il Patto di stabilità e crescita è stato oggetto di ulteriori dibattiti conclusisi attraverso la recente riforma. È risultato dunque necessario esaminare il percorso normativo, che ha accompagnato l’Unione economica e monetaria fino ad oggi, al fine di comprendere le esigenze della Comunità e dei singoli Stati membri, che hanno condotto all’attuale ristrutturazione e alle nuove linee guida a cui ci si dovrà attenere per realizzare gli obbiettivi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157837