Background: Allergic rhinitis (AR) is an inflammatory disease that falls under the umbrella of atopy. It is one of the most common diseases affecting adults. In Italy alone, it occurs in 15-20% of the general population. Few pharmacoeconomics data exist, but the social and economic burden is considered high. A proportion of patients with AR are found to be uncontrolled. Thus, one understands the importance of understanding the impact of AR on the population and evaluating the effectiveness of available treatments. Objectives: to assess how much AR impacts atopy pictures. To follow the course of the various forms of AR (seasonal S, perennial P, and seasonal plus perennial S+P) and to evaluate the benefit from nasal spray therapy, in terms of symptoms and improvement on rhinocytogram. The study focused on the use of topical corticosteroids as needed and chronically. Patients and methods: The study was conducted between May 2022 and January 2023. Subjects, followed at the Allergology Department of the A.O. Ordine Mauriziano Hospital in Turin, received indications for treatment and underwent an initial visit and two follow-ups. Data from 61 patients with a mean age of 38 ± 20.6 years, suffering from AR, were initially analyzed. The sample followed up was reduced to 26. Symptom severity was assessed by VAS scale, quality of life by SNOT-22 and inflammatory infiltrate by nasal cytology. Statistical analyses were performed using SPSS (Statistical Package for Social Sciences) program, version 20.0. Results: the sample consisted of 5 (8.2%) patients with allergy P, 32 (52.5%) S, 24 (39.3%) S+P. 41% of these had concomitant asthma. At the first encounter the symptoms with highest severity on the VAS scale: median nasal obstruction 7 and interquartile range 3, anterior rhinorrhea 7 (4), sneezing 7 (3), SNOT physical 21 (13.5). Comparing the independent nonparametric variables of the two scales showed that: all symptoms assessed with VAS correlated statistically significantly with SNOT physical, except olfaction. Stratifying for S, P and S+P allergies: those with S+P had higher inflammatory infiltrate and VAS sneezing and itching. Follow-up was more than 30 days apart, but at minus 60. Those lost to follow-up were 35 (57.3%). Values of VAS and SNOT decreased between first visit- I follow-up and between first visit- II follow-up. The inflammatory infiltrate at rhinocytogram was progressively improving. All patients were given an indication for topical corticosteroid treatment: 12 patients (46%) as needed, 14 (53.8%) chronically. Comparing VAS and SNOT by Mann-Whitney U-test for the two types of treatment showed no statistically significant differences; the small sample size should be considered. 100% of those who performed topical treatment in chronic presented a reduction in inflammatory infiltrate on rhinocytogram, only 58% who performed it as needed. Conclusions: The symptoms that most impact the health of patients with AR are nasal obstruction, anterior rhinorrhea, and sneezing. According to SNOT-22, it is the physical component and nasal symptoms that have the greatest impact. The most severe symptoms are reported by those with S+P. Treatment compliance is poor. Patients benefit from treatment with topical corticosteroids. Chronic use has been shown to be superior to as-needed use with regard to nasal cytology, but the same cannot be said for symptoms.
Background: La rinite allergica (AR) è una malattia infiammatoria che rientra nel quadro di atopia. Si tratta di una delle malattie più comuni che colpiscono gli adulti. Solo in Italia è presente nel 15-20% della popolazione generale. Esistono pochi dati di farmacoeconomia, ma il carico sociale ed economico è considerato elevato. Una quota di pazienti con AR non risulta controllato. Si capisce quindi l’importanza di comprendere l’impatto dell’AR sulla popolazione e di valutare l’efficacia dei trattamenti a disposizione. Obiettivi: valutare quanto incide l'AR nei quadri di atopia. Seguire l’andamento delle varie forme di AR (stagionale S, perenne P e stagionale più perenne S+P) e valutare il benefico dalla terapia con spray nasale, in termini di sintomi e di miglioramento al rinocitogramma. Lo studio si è soffermato sull’utilizzo dei cortisonici topici al bisogno e in cronico. Pazienti e metodi: Lo studio è stato condotto tra maggio 2022 e gennaio 2023. I soggetti, seguiti presso il reparto di Allergologia dell’A.O. Ordine Mauriziano di Torino, hanno ricevuto indicazioni al trattamento e sono stati sottoposti a una prima visita e due controlli. Sono stati inizialmente analizzati i dati di 61 pazienti di età media 38 ± 20.6 anni, affetti da AR. Il campione seguito al follow up si è ridotto a 26. La gravità dei sintomi è stata valutata con scala VAS, la qualità di vita con SNOT-22 e l’infiltrato infiammatorio con citologia nasale. Le analisi statistiche sono state eseguite mediante il programma SPSS (Statistical Package for Social Sciences), versione 20.0. Risultati: il campione è composto da 5 (8.2%) pazienti con allergia P, 32 (52.5%) S, 24 (39.3%) S+P. Il 41% di questi presenta concomitante asma. Al primo incontro i sintomi con maggior gravità alla scala VAS: ostruzione nasale mediana 7 e range interquartile 3, rinorrea anteriore 7 (4), starnuti 7 (3), SNOT physical 21 (13,5). Confrontando le variabili non parametriche indipendenti delle due scale è emerso che: tutti i sintomi valutati con VAS correlano in modo statisticamente significativo con SNOT physical, eccetto l’olfatto. Stratificando per allergie S, P e S+P: gli affetti da S+P avevano un maggior infiltrato infiammatorio e VAS starnuti e prurito più alti. I controlli sono avvenuti a distanza di più di 30 giorni, ma a meno 60. I persi al follow up sono stati 35 (57.3%). Valori di VAS e SNOT si sono ridotti tra prima visita- I controllo e tra prima visita- II controllo. L’infiltrato infiammatorio al rinocitogramma è andato progressivamente migliorando. A tutti i pazienti è stata data indicazione al trattamento con cortisonico topico: 12 pazienti (46%) al bisogno, 14 (53.8%) in cronico. Confrontando VAS e SNOT attraverso test U di Mann-Whitney per le due tipologie di trattamento non sono emerse differenze statisticamente significative; va considerata la numerosità esigua del campione. Il 100% di chi ha effettuato trattamento topico in cronico ha presentato una riduzione dell’infiltrato infiammatorio al rinocitogramma, solo il 58% chi lo ha effettuato al bisogno. Conclusioni: I sintomi che impattano maggiormente sulla salute dei pazienti con AR sono l’ostruzione nasale, la rinorrea anteriore e gli starnuti. Secondo SNOT-22 è la componente fisica e la sintomatologia nasale ad incidere maggiormente. I sintomi più gravi sono riferiti da coloro che hanno S+P. La compliance al trattamento è scarsa. I pazienti beneficiano del trattamento con corticosteroidi topici. L’utilizzo in cronico si sono dimostrati superiore rispetto all’utilizzo al bisogno per quanto concerne la citologia nasale, ma non si può dire altrettanto per i sintomi.
Analisi citologica nasale in pazienti affetti da rinite allergica: studio prospettico osservazionale.
CHIABOTTO, GIULIA
2021/2022
Abstract
Background: La rinite allergica (AR) è una malattia infiammatoria che rientra nel quadro di atopia. Si tratta di una delle malattie più comuni che colpiscono gli adulti. Solo in Italia è presente nel 15-20% della popolazione generale. Esistono pochi dati di farmacoeconomia, ma il carico sociale ed economico è considerato elevato. Una quota di pazienti con AR non risulta controllato. Si capisce quindi l’importanza di comprendere l’impatto dell’AR sulla popolazione e di valutare l’efficacia dei trattamenti a disposizione. Obiettivi: valutare quanto incide l'AR nei quadri di atopia. Seguire l’andamento delle varie forme di AR (stagionale S, perenne P e stagionale più perenne S+P) e valutare il benefico dalla terapia con spray nasale, in termini di sintomi e di miglioramento al rinocitogramma. Lo studio si è soffermato sull’utilizzo dei cortisonici topici al bisogno e in cronico. Pazienti e metodi: Lo studio è stato condotto tra maggio 2022 e gennaio 2023. I soggetti, seguiti presso il reparto di Allergologia dell’A.O. Ordine Mauriziano di Torino, hanno ricevuto indicazioni al trattamento e sono stati sottoposti a una prima visita e due controlli. Sono stati inizialmente analizzati i dati di 61 pazienti di età media 38 ± 20.6 anni, affetti da AR. Il campione seguito al follow up si è ridotto a 26. La gravità dei sintomi è stata valutata con scala VAS, la qualità di vita con SNOT-22 e l’infiltrato infiammatorio con citologia nasale. Le analisi statistiche sono state eseguite mediante il programma SPSS (Statistical Package for Social Sciences), versione 20.0. Risultati: il campione è composto da 5 (8.2%) pazienti con allergia P, 32 (52.5%) S, 24 (39.3%) S+P. Il 41% di questi presenta concomitante asma. Al primo incontro i sintomi con maggior gravità alla scala VAS: ostruzione nasale mediana 7 e range interquartile 3, rinorrea anteriore 7 (4), starnuti 7 (3), SNOT physical 21 (13,5). Confrontando le variabili non parametriche indipendenti delle due scale è emerso che: tutti i sintomi valutati con VAS correlano in modo statisticamente significativo con SNOT physical, eccetto l’olfatto. Stratificando per allergie S, P e S+P: gli affetti da S+P avevano un maggior infiltrato infiammatorio e VAS starnuti e prurito più alti. I controlli sono avvenuti a distanza di più di 30 giorni, ma a meno 60. I persi al follow up sono stati 35 (57.3%). Valori di VAS e SNOT si sono ridotti tra prima visita- I controllo e tra prima visita- II controllo. L’infiltrato infiammatorio al rinocitogramma è andato progressivamente migliorando. A tutti i pazienti è stata data indicazione al trattamento con cortisonico topico: 12 pazienti (46%) al bisogno, 14 (53.8%) in cronico. Confrontando VAS e SNOT attraverso test U di Mann-Whitney per le due tipologie di trattamento non sono emerse differenze statisticamente significative; va considerata la numerosità esigua del campione. Il 100% di chi ha effettuato trattamento topico in cronico ha presentato una riduzione dell’infiltrato infiammatorio al rinocitogramma, solo il 58% chi lo ha effettuato al bisogno. Conclusioni: I sintomi che impattano maggiormente sulla salute dei pazienti con AR sono l’ostruzione nasale, la rinorrea anteriore e gli starnuti. Secondo SNOT-22 è la componente fisica e la sintomatologia nasale ad incidere maggiormente. I sintomi più gravi sono riferiti da coloro che hanno S+P. La compliance al trattamento è scarsa. I pazienti beneficiano del trattamento con corticosteroidi topici. L’utilizzo in cronico si sono dimostrati superiore rispetto all’utilizzo al bisogno per quanto concerne la citologia nasale, ma non si può dire altrettanto per i sintomi.File | Dimensione | Formato | |
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