Nel corso del biennio 2020-2021, in Italia circa 15.000 donne hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza presso i centri specializzati (https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne). Nel corso del primo semestre del 2020 le vittime di femminicidio sono state 116 e a maggio 2021 le donne che hanno denunciato di aver subito violenze sessuali sono state 400 (Ministero degli Interni, 2021). Dalla lettura di questi dati nasce la riflessione su quali potrebbero essere i fattori che scatenano o mantengono comportamenti sessisti che possono sfociare nella violenza di genere. In questo elaboratosi tratteranno argomenti relativi agli stereotipi di genere e alle aspettative di genere, ossia come gli altri si aspettano che una persona si comporti sulla base del genere cui appartiene e a come questi possano dettare le scelte comportamentali messe in atto dagli individui. Si esaminerà la Teoria definita "Gendered Emobied Cognition" e di come la pratica delle arti marziali, nella fattispecie quella definita "thousand waves" possa essere utile alle donne per acquisire consapevolezza e sicurezza. Le differenze principali di questa disciplina, rispetto ai tradizionali corsi di difesa personale, sono: a) i corsi di autodifesa femminile sono organizzati e gestiti unicamente da istruttrici donne; b) gli obiettivi del corso sono incentrati sulla riscoperta delle potenzialità del proprio corpo, la cooperazione tra donne e lo scambio di esperienze di vita che possano essere d'aiuto alle altre partecipanti del corso. Questa tipologia di corsi ha come fine ultimo quello di mettere la donna in condizioni di prevenire possibili aggressioni (es: promuovendo atteggiamenti e comportamenti che rendano la persona consapevole dell'ambiente circostante). Stando a quanto riportano gli studi presi in esame questa tipologia di approccio risulta più efficace dei classici corsi di difesa personale organizzati e gestiti da uomini che talvolta possono dare false sicurezze alle praticanti. Nel corso di questa dissertazione saranno anche esaminate le ricerche svolte in diversi ambiti ponendo, però, l'accento su quello sportivo, ciò al fine di valutare come gli stereotipi e le aspettative di genere possano, oltre ad altri aspetti culturali, influenzare anche le scelte sulla tipologia di sport praticato. In fine, verrà analizzato il metodo "Sicuramente Donna" messo a punto da Gruppo Donne Mononoke che nasce ed opera all'interno dell'associazione sportiva dilettantistica Yoshin Ryu. Il gruppo composto da sole donne cinture nere, ha ideato e proposto un metodo declinato in svariati percorsi fin dal 1987, ritoccando, nel tempo, la metodologia per poter mantenere sempre attuali le offerte mirate alla sicurezza e alla difesa personale femminile a Torino. che attraverso il gruppo Mononoke "Sicuramente Donna" composto da sole cinture nere donne, da anni propone corsi di autodifesa femminile a Torino.

Arti Marziali ed Empowerment femminile

TECCHIATI, DAVIDE
2022/2023

Abstract

Nel corso del biennio 2020-2021, in Italia circa 15.000 donne hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza presso i centri specializzati (https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne). Nel corso del primo semestre del 2020 le vittime di femminicidio sono state 116 e a maggio 2021 le donne che hanno denunciato di aver subito violenze sessuali sono state 400 (Ministero degli Interni, 2021). Dalla lettura di questi dati nasce la riflessione su quali potrebbero essere i fattori che scatenano o mantengono comportamenti sessisti che possono sfociare nella violenza di genere. In questo elaboratosi tratteranno argomenti relativi agli stereotipi di genere e alle aspettative di genere, ossia come gli altri si aspettano che una persona si comporti sulla base del genere cui appartiene e a come questi possano dettare le scelte comportamentali messe in atto dagli individui. Si esaminerà la Teoria definita "Gendered Emobied Cognition" e di come la pratica delle arti marziali, nella fattispecie quella definita "thousand waves" possa essere utile alle donne per acquisire consapevolezza e sicurezza. Le differenze principali di questa disciplina, rispetto ai tradizionali corsi di difesa personale, sono: a) i corsi di autodifesa femminile sono organizzati e gestiti unicamente da istruttrici donne; b) gli obiettivi del corso sono incentrati sulla riscoperta delle potenzialità del proprio corpo, la cooperazione tra donne e lo scambio di esperienze di vita che possano essere d'aiuto alle altre partecipanti del corso. Questa tipologia di corsi ha come fine ultimo quello di mettere la donna in condizioni di prevenire possibili aggressioni (es: promuovendo atteggiamenti e comportamenti che rendano la persona consapevole dell'ambiente circostante). Stando a quanto riportano gli studi presi in esame questa tipologia di approccio risulta più efficace dei classici corsi di difesa personale organizzati e gestiti da uomini che talvolta possono dare false sicurezze alle praticanti. Nel corso di questa dissertazione saranno anche esaminate le ricerche svolte in diversi ambiti ponendo, però, l'accento su quello sportivo, ciò al fine di valutare come gli stereotipi e le aspettative di genere possano, oltre ad altri aspetti culturali, influenzare anche le scelte sulla tipologia di sport praticato. In fine, verrà analizzato il metodo "Sicuramente Donna" messo a punto da Gruppo Donne Mononoke che nasce ed opera all'interno dell'associazione sportiva dilettantistica Yoshin Ryu. Il gruppo composto da sole donne cinture nere, ha ideato e proposto un metodo declinato in svariati percorsi fin dal 1987, ritoccando, nel tempo, la metodologia per poter mantenere sempre attuali le offerte mirate alla sicurezza e alla difesa personale femminile a Torino. che attraverso il gruppo Mononoke "Sicuramente Donna" composto da sole cinture nere donne, da anni propone corsi di autodifesa femminile a Torino.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/157692