Introduction: when addressing the topic of migration we focus more on its causes and the immediate consequences without considering the aspects related to physical and mental health. In terms of health, migrants and refugees are seriously neglected when it comes to cancer. In developing countries, approximately 80% of cancer victims at the time of diagnosis already have last-stage incurable forms. Objective: the aim is to uncover the fundamental elements of culturally competent nursing care for migrants with psychological distress caused by late cancer diagnosis through literature review. Materials and method: secondary sources that are related to the main topics have been selected, including migration, delayed cancer diagnosis, ethno-psychiatry, and transcultural nursing. Subsequently, a literature review was carried out using the following databases: pubmed, CINAHL, Cochrane and Embase. Items that met the pre-defined inclusion and exclusion criteria were selected. Results: selected articles highlight the following main points: diversity in cancer morbidity and mortality among different populations and the importance of understanding the experiences of displacement in order to identify and address the uniqueness of multidimensional needs, in particular the psychosocial and spiritual problems of refugees who have received late diagnosis of cancer. From this point of view, ethno-psychiatry and transcultural nursing become fundamental. Discussion: diagnosis and treatment have an essential impact on the psychological well-being of patients. The evidence shows high rates of depression prevalence as well as a negative influence of depressive symptoms on quality of life. When a cancer is diagnosed, migrants are not only faced with a potentially fatal disease, but also with post-migration stress factors that cause additional emotional stress. Conclusions: it is important to understand the main health problems of migrants, how to access health in the countries of origin and destination and the consequences of migration. It therefore becomes crucial that health workers adopt a person-centred approach to respect different beliefs, values, unique experiences and the multidimensional needs of migrants and refugees. The person and his family become equal partners not only in the planning of their own care and support, but also in the design and delivery of services.

Introduzione: quando si affronta l’argomento della migrazione ci si concentra maggiormente sulle cause e sulle conseguenze immediate senza considerare gli aspetti legati alla salute fisica e mentale. In ambito di salute il cancro rappresenta una dimensione gravemente trascurata della salute di migranti e rifugiati. Appunto nei paesi in via di sviluppo circa l’80% delle vittime di tumore al momento della diagnosi hanno già forme incurabili all’ultimo stadio. Obiettivo: individuare, tramite revisione della letteratura, gli aspetti fondamentali di un'assistenza infermieristica culturalmente competente nei confronti dei migranti con disagio psicologico causato da diagnosi tardiva di tumore. Materiali e metodo: sono state selezionate fonti secondarie relative agli argomenti principali: migrazione, diagnosi di tumore, etnopsichiatria e assistenza infermieristica transculturale. In seguito, è stata condotta una revisione della letteratura tramite l’utilizzo delle seguenti banche dati: PubMed, CINAHL, Cochrane ed Embase. Sono stati selezionati gli articoli che rispondevano a dei criteri di inclusione ed esclusione predefiniti. Risultati: gli articoli selezionati mettono in evidenza i seguenti punti principali: diversità per morbilità e mortalità dei tumori tra le varie popolazioni e l’importanza di comprendere le esperienze di sfollamento per poter identificare e affrontare le unicità dei bisogni multidimensionali, in particolare quelli psicosociali e spirituali dei rifugiati che hanno ricevuto diagnosi tardiva di tumore. In quest’ottica l'etnopsichiatria e l’assistenza infermieristica transculturale diventano fondamentali. Discussione: la diagnosi e il trattamento hanno un impatto essenziale sul benessere psicologico dei pazienti. L'evidenza dimostra alti tassi di prevalenza di depressione nonché un'influenza negativa della sintomatologia depressiva sulla qualità della vita. Quando viene diagnosticato un cancro, i migranti non si trovano solo di fronte a una malattia potenzialmente mortale, ma anche di fronte a fattori di stress post-migrazione che provocano ulteriore stress emotivo. Conclusioni: è importante capire i principali problemi di salute dei migranti, delle modalità di accesso alla sanità nei paesi di origine e di destinazione e delle conseguenze della migrazione. Diventa quindi fondamentale che gli operatori sanitari adottino un approccio incentrato sulla persona per rispettare diverse convinzioni, valori, esperienze uniche e le esigenze multidimensionali di migranti e rifugiati. La persona e la sua famiglia diventano partner alla pari non solo nella pianificazione della propria cura e nel sostegno, ma anche nella progettazione e nell'erogazione dei servizi.

Assistenza infermieristica alla diagnosi tardiva di tumore sulla salute mentale di migranti: una revisione della letteratura

KONE, AWA
2022/2023

Abstract

Introduzione: quando si affronta l’argomento della migrazione ci si concentra maggiormente sulle cause e sulle conseguenze immediate senza considerare gli aspetti legati alla salute fisica e mentale. In ambito di salute il cancro rappresenta una dimensione gravemente trascurata della salute di migranti e rifugiati. Appunto nei paesi in via di sviluppo circa l’80% delle vittime di tumore al momento della diagnosi hanno già forme incurabili all’ultimo stadio. Obiettivo: individuare, tramite revisione della letteratura, gli aspetti fondamentali di un'assistenza infermieristica culturalmente competente nei confronti dei migranti con disagio psicologico causato da diagnosi tardiva di tumore. Materiali e metodo: sono state selezionate fonti secondarie relative agli argomenti principali: migrazione, diagnosi di tumore, etnopsichiatria e assistenza infermieristica transculturale. In seguito, è stata condotta una revisione della letteratura tramite l’utilizzo delle seguenti banche dati: PubMed, CINAHL, Cochrane ed Embase. Sono stati selezionati gli articoli che rispondevano a dei criteri di inclusione ed esclusione predefiniti. Risultati: gli articoli selezionati mettono in evidenza i seguenti punti principali: diversità per morbilità e mortalità dei tumori tra le varie popolazioni e l’importanza di comprendere le esperienze di sfollamento per poter identificare e affrontare le unicità dei bisogni multidimensionali, in particolare quelli psicosociali e spirituali dei rifugiati che hanno ricevuto diagnosi tardiva di tumore. In quest’ottica l'etnopsichiatria e l’assistenza infermieristica transculturale diventano fondamentali. Discussione: la diagnosi e il trattamento hanno un impatto essenziale sul benessere psicologico dei pazienti. L'evidenza dimostra alti tassi di prevalenza di depressione nonché un'influenza negativa della sintomatologia depressiva sulla qualità della vita. Quando viene diagnosticato un cancro, i migranti non si trovano solo di fronte a una malattia potenzialmente mortale, ma anche di fronte a fattori di stress post-migrazione che provocano ulteriore stress emotivo. Conclusioni: è importante capire i principali problemi di salute dei migranti, delle modalità di accesso alla sanità nei paesi di origine e di destinazione e delle conseguenze della migrazione. Diventa quindi fondamentale che gli operatori sanitari adottino un approccio incentrato sulla persona per rispettare diverse convinzioni, valori, esperienze uniche e le esigenze multidimensionali di migranti e rifugiati. La persona e la sua famiglia diventano partner alla pari non solo nella pianificazione della propria cura e nel sostegno, ma anche nella progettazione e nell'erogazione dei servizi.
ITA
Introduction: when addressing the topic of migration we focus more on its causes and the immediate consequences without considering the aspects related to physical and mental health. In terms of health, migrants and refugees are seriously neglected when it comes to cancer. In developing countries, approximately 80% of cancer victims at the time of diagnosis already have last-stage incurable forms. Objective: the aim is to uncover the fundamental elements of culturally competent nursing care for migrants with psychological distress caused by late cancer diagnosis through literature review. Materials and method: secondary sources that are related to the main topics have been selected, including migration, delayed cancer diagnosis, ethno-psychiatry, and transcultural nursing. Subsequently, a literature review was carried out using the following databases: pubmed, CINAHL, Cochrane and Embase. Items that met the pre-defined inclusion and exclusion criteria were selected. Results: selected articles highlight the following main points: diversity in cancer morbidity and mortality among different populations and the importance of understanding the experiences of displacement in order to identify and address the uniqueness of multidimensional needs, in particular the psychosocial and spiritual problems of refugees who have received late diagnosis of cancer. From this point of view, ethno-psychiatry and transcultural nursing become fundamental. Discussion: diagnosis and treatment have an essential impact on the psychological well-being of patients. The evidence shows high rates of depression prevalence as well as a negative influence of depressive symptoms on quality of life. When a cancer is diagnosed, migrants are not only faced with a potentially fatal disease, but also with post-migration stress factors that cause additional emotional stress. Conclusions: it is important to understand the main health problems of migrants, how to access health in the countries of origin and destination and the consequences of migration. It therefore becomes crucial that health workers adopt a person-centred approach to respect different beliefs, values, unique experiences and the multidimensional needs of migrants and refugees. The person and his family become equal partners not only in the planning of their own care and support, but also in the design and delivery of services.
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