L'obiettivo di questa tesi è quello di analizzare le principali tematiche di cui si occupa la metafisica mendelssohniana. Quest'ultima costituisce l'ambito di ricerca in cui Mendelssohn concentra maggiormente il suo interesse; questa scelta nasconde l'esigenza di affermare con fermezza l'attendibilità della metafisica attraverso l'indagine razionale, dal momento che essa stava perdendo la sua validità come scienza. La fine del XVIII secolo rappresenta un periodo di transizione per la filosofia tedesca; la filosofia leibniziano-wolffiana e il suo metodo razionalista iniziavano ad essere messi in discussione, l'illuminismo stava facendo il suo ingresso, seppur tardivamente, sulla scena filosofica tedesca e le dottrine empiriste rappresentavano l'opposizione più diretta ed immediata all'impostazione razionalista. Proprio per queste ragioni, la metafisica andava incontro ad una crisi lenta ed inesorabile, che non le permetteva più di garantire con certezza le verità fondamentali per la vita dell'uomo, poiché essa basava la sua ricerca unicamente sull'indagine razionale. La metafisica mendelssohniana rappresenta uno degli ultimi, se non l'ultimo, sistema di pensiero che, tra la metà e la fine del 1700, cerca invece di ribadire con estrema convinzione l'illimitata capacità conoscitiva della nostra ragione. In una disciplina come la metafisica, che ha per oggetto verità non esperibili dalla realtà circostante, la nostra facoltà razionale rappresenta quello strumento necessario per comprendere tali nozioni in maniera indubitabile. Per Mendelssohn ¿la luce naturale della ragione (natürliches Licht der Vernuft) ha la capacità di cogliere le verità della metafisica, che vengono scoperte non solo attraverso la forza dimostrativa di una sottile speculazione, ma anche, e soprattutto, grazie al sano intelletto umano (der gesunde Menschenverstand)¿. Questo lavoro vuole mettere in luce come Mendelssohn affronti, nello sviluppo delle sue opere, attraverso modalità differenti e sempre nuove, le questioni metafisiche, pur rimanendo fedele al suo razionalismo. Egli rappresenta un punto di riferimento per il dibattito filosofico e culturale dei suoi anni, in Germania soprattutto ma non solo, grazie allo scambio di opinioni che porta avanti con letterati, filosofi, poeti, giuristi e pedagogisti, in maniera diretta o attraverso corrispondenze epistolari. La seguente analisi si concentra sulla psicologia e sulla teologia, che rappresentano, per Mendelssohn, il principale oggetto d'interesse all'interno della metafisica. La scelta di prendere in considerazione unicamente queste due discipline è dettata dal fatto che il filosofo tedesco concede solamente ad esse una trattazione sistematica. Egli ritiene che solo attraverso l'indagine in ambito psicologico e teologico sia possibile verificare le verità fondamentali per l'uomo (quelle metafisiche), ovvero l'immortalità dell'anima, la Provvidenza e Dio. Conformemente a questo intento, Mendelssohn prende in considerazione la dimostrazione dell'immortalità dell'anima all'interno della psicologia e quella relativa all'esistenza di Dio e della Provvidenza nella teologia. La cosmologia e l'ontologia rientrano a pieno titolo all'interno della sua indagine metafisica; Mendelssohn però, riservando maggiore attenzione alle dimostrazioni delle verità fondamentali, concede più spazio alla riflessione in ambito psicologico e teologico.
Moses Mendelssohn: metafisica e illuminismo
CAPODANNO, FIORENZA
2014/2015
Abstract
L'obiettivo di questa tesi è quello di analizzare le principali tematiche di cui si occupa la metafisica mendelssohniana. Quest'ultima costituisce l'ambito di ricerca in cui Mendelssohn concentra maggiormente il suo interesse; questa scelta nasconde l'esigenza di affermare con fermezza l'attendibilità della metafisica attraverso l'indagine razionale, dal momento che essa stava perdendo la sua validità come scienza. La fine del XVIII secolo rappresenta un periodo di transizione per la filosofia tedesca; la filosofia leibniziano-wolffiana e il suo metodo razionalista iniziavano ad essere messi in discussione, l'illuminismo stava facendo il suo ingresso, seppur tardivamente, sulla scena filosofica tedesca e le dottrine empiriste rappresentavano l'opposizione più diretta ed immediata all'impostazione razionalista. Proprio per queste ragioni, la metafisica andava incontro ad una crisi lenta ed inesorabile, che non le permetteva più di garantire con certezza le verità fondamentali per la vita dell'uomo, poiché essa basava la sua ricerca unicamente sull'indagine razionale. La metafisica mendelssohniana rappresenta uno degli ultimi, se non l'ultimo, sistema di pensiero che, tra la metà e la fine del 1700, cerca invece di ribadire con estrema convinzione l'illimitata capacità conoscitiva della nostra ragione. In una disciplina come la metafisica, che ha per oggetto verità non esperibili dalla realtà circostante, la nostra facoltà razionale rappresenta quello strumento necessario per comprendere tali nozioni in maniera indubitabile. Per Mendelssohn ¿la luce naturale della ragione (natürliches Licht der Vernuft) ha la capacità di cogliere le verità della metafisica, che vengono scoperte non solo attraverso la forza dimostrativa di una sottile speculazione, ma anche, e soprattutto, grazie al sano intelletto umano (der gesunde Menschenverstand)¿. Questo lavoro vuole mettere in luce come Mendelssohn affronti, nello sviluppo delle sue opere, attraverso modalità differenti e sempre nuove, le questioni metafisiche, pur rimanendo fedele al suo razionalismo. Egli rappresenta un punto di riferimento per il dibattito filosofico e culturale dei suoi anni, in Germania soprattutto ma non solo, grazie allo scambio di opinioni che porta avanti con letterati, filosofi, poeti, giuristi e pedagogisti, in maniera diretta o attraverso corrispondenze epistolari. La seguente analisi si concentra sulla psicologia e sulla teologia, che rappresentano, per Mendelssohn, il principale oggetto d'interesse all'interno della metafisica. La scelta di prendere in considerazione unicamente queste due discipline è dettata dal fatto che il filosofo tedesco concede solamente ad esse una trattazione sistematica. Egli ritiene che solo attraverso l'indagine in ambito psicologico e teologico sia possibile verificare le verità fondamentali per l'uomo (quelle metafisiche), ovvero l'immortalità dell'anima, la Provvidenza e Dio. Conformemente a questo intento, Mendelssohn prende in considerazione la dimostrazione dell'immortalità dell'anima all'interno della psicologia e quella relativa all'esistenza di Dio e della Provvidenza nella teologia. La cosmologia e l'ontologia rientrano a pieno titolo all'interno della sua indagine metafisica; Mendelssohn però, riservando maggiore attenzione alle dimostrazioni delle verità fondamentali, concede più spazio alla riflessione in ambito psicologico e teologico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157625