Il cinema è una delle espressioni artistiche più articolate e immersive di sempre. Nel contempo, tra le arti è quella in cui la dimensione ¿industriale¿ è più importante per la sua esistenza. Pertanto, la settima arte ha una natura duplice, fatta di creatività ma anche di industria, di sostanza e di forma, di contenuti e di struttura. La tutela della doppia natura ¿ artistica e industriale ¿ del cinema è uno degli assi portanti delle politiche dell'Unione Europea. Interfacciarsi con l'Unione, le sue politiche e i suoi finanziamenti, sta diventando sempre più importante, in un contesto in cui le economie nazionali sono depresse e ¿ nello stesso tempo ¿ l'azione comunitaria fornisce garanzie per ambiti sempre più vasti. È per questo che termini come ¿europrogettazione¿ e ¿project management¿ stanno diventando sempre più importanti nel panorama delle industrie culturali. Piani di sviluppo adeguati, vocazione internazionale e una solida rete di partnership sono fattori importanti per tutelare la qualità e l'adeguata dimensione di mercato delle opere prodotte dalle industrie culturali e creative. Nello specifico, il Programma MEDIA è stato scelto, tra i tanti programmi europei di sostegno all'audiovisivo, perché è quello che meglio sintetizza la doppia natura del settore, in equilibrio tra l'aspetto artistico e creativo e quello industriale. La metodologia scelta per accostarsi alla materia scorre sui binari di due paradigmi analitici, complessivo, da un lato, e specifico, dall'altro. L'obiettivo principale del presente lavoro di Tesi è quello di fornire esempi concreti su come abbia funzionato l'erogazione dei finanziamenti comunitari per lo sviluppo di opere audiovisive a Torino. Tuttavia, per raggiungere questo scopo, il percorso di avvicinamento è tanto vasto quanto necessario. L'aspetto ¿macro¿ riguarda l'inquadramento del contesto europeo e del Programma MEDIA, per specificare ¿cosa¿ sia l'argomento scelto. Non era infatti possibile raggiungere i case study nel Programma MEDIA senza prima passare in rassegna il quadro generale della regolamentazione del settore audiovisivo in Europa e in Italia. A questa prima parte, segue lo studio dell'aspetto ¿micro¿, costituito dall'approfondimento di singoli case study, utili a dimostrare praticamente ¿come¿ il Programma MEDIA supporta la filiera audiovisiva.
I programmi europei per l'audiovisivo. Il Programma MEDIA 2007-2013 e case study in Piemonte
CIOFALO, ELENA
2014/2015
Abstract
Il cinema è una delle espressioni artistiche più articolate e immersive di sempre. Nel contempo, tra le arti è quella in cui la dimensione ¿industriale¿ è più importante per la sua esistenza. Pertanto, la settima arte ha una natura duplice, fatta di creatività ma anche di industria, di sostanza e di forma, di contenuti e di struttura. La tutela della doppia natura ¿ artistica e industriale ¿ del cinema è uno degli assi portanti delle politiche dell'Unione Europea. Interfacciarsi con l'Unione, le sue politiche e i suoi finanziamenti, sta diventando sempre più importante, in un contesto in cui le economie nazionali sono depresse e ¿ nello stesso tempo ¿ l'azione comunitaria fornisce garanzie per ambiti sempre più vasti. È per questo che termini come ¿europrogettazione¿ e ¿project management¿ stanno diventando sempre più importanti nel panorama delle industrie culturali. Piani di sviluppo adeguati, vocazione internazionale e una solida rete di partnership sono fattori importanti per tutelare la qualità e l'adeguata dimensione di mercato delle opere prodotte dalle industrie culturali e creative. Nello specifico, il Programma MEDIA è stato scelto, tra i tanti programmi europei di sostegno all'audiovisivo, perché è quello che meglio sintetizza la doppia natura del settore, in equilibrio tra l'aspetto artistico e creativo e quello industriale. La metodologia scelta per accostarsi alla materia scorre sui binari di due paradigmi analitici, complessivo, da un lato, e specifico, dall'altro. L'obiettivo principale del presente lavoro di Tesi è quello di fornire esempi concreti su come abbia funzionato l'erogazione dei finanziamenti comunitari per lo sviluppo di opere audiovisive a Torino. Tuttavia, per raggiungere questo scopo, il percorso di avvicinamento è tanto vasto quanto necessario. L'aspetto ¿macro¿ riguarda l'inquadramento del contesto europeo e del Programma MEDIA, per specificare ¿cosa¿ sia l'argomento scelto. Non era infatti possibile raggiungere i case study nel Programma MEDIA senza prima passare in rassegna il quadro generale della regolamentazione del settore audiovisivo in Europa e in Italia. A questa prima parte, segue lo studio dell'aspetto ¿micro¿, costituito dall'approfondimento di singoli case study, utili a dimostrare praticamente ¿come¿ il Programma MEDIA supporta la filiera audiovisiva.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
750975_ilprogrammamedia_elenaciofalo_750975.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.65 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.65 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/157623