In Hydrology each project, for derivation's works to industrial ends, has its first objective the calculation of natural monthly flows of water course interested and to use these ones like a reference by which determining the extent derivable's flows usables to the project to guarantee respect of DMV (minimum flow) set by the PTA. All projects, including those ones of derivation, are subjected to an administrative's procedure of control constituted of a E.I.A (Environmental Impact Assessment) by the appropriate bodies; projects derived from hydropower, in addition to the E.I.A , must respect the parameters emposed by PTA. This thesis focuses in particular on projects of derivation hydric for hydroelectric purposes belonginged to the Piemonte with the aim of understanding the modes of application in hydrology in the context of the PTA. The results otained have showed that majority of designers, namely the 35,29 % of the observed projects, use the method called SIMPO for determining the annual monthly flow rates, the 17,65 % uses the similarity hydrological of the areas, an other 17,65 % uses both the SIMPO and the hydrological similarity, 17,64 % uses datas provided by PTA refered to Dora Riparia's monitoring and 11,77 % uses other methods. Besides to the different methods used it was observed that most of the projects have worked on the basins of surface of less than 50 km while a small part works on basins surface of 412 km. Regarding the datas used in individual projects examined are used pluviometric dates that often they are refered to periods of observation not recent. The method used in most projects reviewed ,for calculating the monthly annual flows, consist to model SIMPO: the latter is a method widely used but was not the most reliable one. In view of the precedent observations the results show like projects with metereological inputs use as hydrological instrument, for valutation of available resource, an old method of 30 years which has a standard error greater than 30 % and so this one does not give confidence to the same method. Now are available particular informatic instruments (as appropriate sophisticated software) designed for a better description and representacion of the characteristics of water courses and so the persistent use of the SIMPO method, despite the presence of better methods in terms of reliability not resides in incompetence on the part of designers or absence of other methods but is that the relevant administrative bodies of control don't require the presence of a relevant professional responsible for checking the methods employed in various projects.
In idrologia ogni progetto, per opere di derivazione a fine industriale, ha come primo obbiettivo il calcolo delle portate medie mensili naturali del corso d'acqua interessato, per usare queste ultime come riferimento da cui determinare l'entità delle portate derivabili utili al progetto per garantire il rispetto del DMV (Deflusso Minimo Vitale), stabilito dal PTA. Tutti i progetti, compresi quelli di derivazione, sono sottoposti a un iter amministrativo di controllo costituito da una VIA (Valutazione Impatto Ambientale), da parte di appositi organi competenti; i progetti di derivazione idraulica, oltre che alla V.I.A, devono rispettare i parametri imposti dal PTA. Questa tesi si sofferma in particolare sui progetti di derivazione idrica per uso idroelettrico appartenenti al territorio piemontese, con l'obbiettivo di comprendere le modalità di applicazione in idrologia nel contesto del P.T.A. I risultati ottenuti hanno dimostrato che la maggior parte dei progettisti, precisamente il 35,29% dei progetti osservati, utilizzano per la determinazione delle portate medie mensili annue il metodo detto ¿S.I.M.P.O¿, il 17,65% utilizza la Similitudine idrologica delle aree, un altro 17,65% utilizza sia la S.I.M.P.O che la Similitudine idrologica, un 17,64% utilizza dati forniti dal P.T.A riferiti al monitoraggio della Dora Riparia, e l'11,77% utilizza altri metodi. Oltre ai diversi metodi utilizzati, si è osservato che la maggior parte dei progetti hanno operato su bacini di superficie inferiore ai 50 km² mentre una piccola parte opera su bacini di superficie di 412 km². Per quanto riguarda i dati adoperati nei singoli progetti esaminati, vengono maggiormente utilizzati dati pluviometrici spesso riferiti a periodi di osservazione non recenti. Il metodo maggiormente utilizzato nei progetti esaminati, per il calcolo delle portate medie mensili annue, consiste nel modello ¿S.I.M.P.O¿: quest'ultimo è un metodo molto usato, ma è risultato non essere il metodo più affidabile. A fronte di quanto osservato, i risultati mostrano come progetti con apporti meteorici significativi utilizzino come strumento idrologico per la valutazione della risorsa disponibile, uno strumento o meglio un metodo ormai vecchio di 30 anni che presenta un errore standard superiore al 30%, quindi tale errore non conferisce particolare affidabilità al metodo stesso. Pertanto, essendo ora disponibili particolari strumenti informatici (come appositi software sofisticati) studiati appositamente per una migliore descrizione e rappresentazione delle caratteristiche dei corsi idrici, il persistente utilizzo del metodo S.I.M.P.O, nonostante la presenza di metodi migliori dal punto di vista dell'affidabilità, non risiede in un'incompetenza da parte dei progettisti o nell'assenza di altri metodi bensì risiede nel fatto che gli appositi organi amministrativi di controllo su tali progetti non richiedono la presenza di una figura professionale attinente preposta al controllo dei metodi adottati nei vari progetti.
analisi criticadei metodi di stima idrologica adottati nei progetti di derivazione da corsi d'acqua piemontesi sottoposti a V.I.A.
RANDO, RICCARDO
2009/2010
Abstract
In idrologia ogni progetto, per opere di derivazione a fine industriale, ha come primo obbiettivo il calcolo delle portate medie mensili naturali del corso d'acqua interessato, per usare queste ultime come riferimento da cui determinare l'entità delle portate derivabili utili al progetto per garantire il rispetto del DMV (Deflusso Minimo Vitale), stabilito dal PTA. Tutti i progetti, compresi quelli di derivazione, sono sottoposti a un iter amministrativo di controllo costituito da una VIA (Valutazione Impatto Ambientale), da parte di appositi organi competenti; i progetti di derivazione idraulica, oltre che alla V.I.A, devono rispettare i parametri imposti dal PTA. Questa tesi si sofferma in particolare sui progetti di derivazione idrica per uso idroelettrico appartenenti al territorio piemontese, con l'obbiettivo di comprendere le modalità di applicazione in idrologia nel contesto del P.T.A. I risultati ottenuti hanno dimostrato che la maggior parte dei progettisti, precisamente il 35,29% dei progetti osservati, utilizzano per la determinazione delle portate medie mensili annue il metodo detto ¿S.I.M.P.O¿, il 17,65% utilizza la Similitudine idrologica delle aree, un altro 17,65% utilizza sia la S.I.M.P.O che la Similitudine idrologica, un 17,64% utilizza dati forniti dal P.T.A riferiti al monitoraggio della Dora Riparia, e l'11,77% utilizza altri metodi. Oltre ai diversi metodi utilizzati, si è osservato che la maggior parte dei progetti hanno operato su bacini di superficie inferiore ai 50 km² mentre una piccola parte opera su bacini di superficie di 412 km². Per quanto riguarda i dati adoperati nei singoli progetti esaminati, vengono maggiormente utilizzati dati pluviometrici spesso riferiti a periodi di osservazione non recenti. Il metodo maggiormente utilizzato nei progetti esaminati, per il calcolo delle portate medie mensili annue, consiste nel modello ¿S.I.M.P.O¿: quest'ultimo è un metodo molto usato, ma è risultato non essere il metodo più affidabile. A fronte di quanto osservato, i risultati mostrano come progetti con apporti meteorici significativi utilizzino come strumento idrologico per la valutazione della risorsa disponibile, uno strumento o meglio un metodo ormai vecchio di 30 anni che presenta un errore standard superiore al 30%, quindi tale errore non conferisce particolare affidabilità al metodo stesso. Pertanto, essendo ora disponibili particolari strumenti informatici (come appositi software sofisticati) studiati appositamente per una migliore descrizione e rappresentazione delle caratteristiche dei corsi idrici, il persistente utilizzo del metodo S.I.M.P.O, nonostante la presenza di metodi migliori dal punto di vista dell'affidabilità, non risiede in un'incompetenza da parte dei progettisti o nell'assenza di altri metodi bensì risiede nel fatto che gli appositi organi amministrativi di controllo su tali progetti non richiedono la presenza di una figura professionale attinente preposta al controllo dei metodi adottati nei vari progetti.File | Dimensione | Formato | |
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