Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare il fenomeno dell'automedicazione in relazione al disturbo depressivo. La teoria dell'automedicazione ha origine dal contesto teorico psicoanalitico e postula che alcuni individui, a causa di una profonda vulnerabilità, operano un'autocura dei propri vissuti emotivi attraverso l'assunzione di una sostanza capace di sostituirli ed alleviarli. L'incapacità di affrontare adeguatamente i propri affetti negativi è ciò che più connota il disturbo depressivo, favorendo un terreno di indagine che esamina l' ipotesi che dietro all'alta incidenza di casi di uso di sostanze in pazienti depressi sia nascosto il tentativo di queste persone di automedicare i propri vissuti depressivi. L'indagine di questo tema ha inizio dalla presentazione del disturbo depressivo, a cui consegue un'illustrazione approfondita della teoria dell'automedicazione in relazione al disturbo da uso di sostanze, e che successivamente integra tali aspetti all'interno dell'analisi di un caso che esamina la storia di una persona affetta da profondi vissuti depressivi e che sviluppa una dipendenza. Alla fine di questa indagine è proposta un'analisi del fenomeno dell'automedicazione sotto una nuova prospettiva che analizza il fenomeno in relazione all'assunzione di antidepressivi in pazienti depressi sia fuori che all'interno del contesto di trattamento. Secondo questo lavoro di tesi la sofferenza depressiva rappresenta una condizione mentale che possiede tutti i presupposti su cui i meccanismi dell'automedicazione si basano, enfatizzando come questo fenomeno possa rappresentare una delle cause che possono contribuire allo sviluppo di una dipendenza in pazienti che soffrono di depressione e un rischio nel trattamento antidepressivo.

La sofferenza depressiva e il rischio di automedicazione

FERRARI, SUSANNA
2014/2015

Abstract

Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare il fenomeno dell'automedicazione in relazione al disturbo depressivo. La teoria dell'automedicazione ha origine dal contesto teorico psicoanalitico e postula che alcuni individui, a causa di una profonda vulnerabilità, operano un'autocura dei propri vissuti emotivi attraverso l'assunzione di una sostanza capace di sostituirli ed alleviarli. L'incapacità di affrontare adeguatamente i propri affetti negativi è ciò che più connota il disturbo depressivo, favorendo un terreno di indagine che esamina l' ipotesi che dietro all'alta incidenza di casi di uso di sostanze in pazienti depressi sia nascosto il tentativo di queste persone di automedicare i propri vissuti depressivi. L'indagine di questo tema ha inizio dalla presentazione del disturbo depressivo, a cui consegue un'illustrazione approfondita della teoria dell'automedicazione in relazione al disturbo da uso di sostanze, e che successivamente integra tali aspetti all'interno dell'analisi di un caso che esamina la storia di una persona affetta da profondi vissuti depressivi e che sviluppa una dipendenza. Alla fine di questa indagine è proposta un'analisi del fenomeno dell'automedicazione sotto una nuova prospettiva che analizza il fenomeno in relazione all'assunzione di antidepressivi in pazienti depressi sia fuori che all'interno del contesto di trattamento. Secondo questo lavoro di tesi la sofferenza depressiva rappresenta una condizione mentale che possiede tutti i presupposti su cui i meccanismi dell'automedicazione si basano, enfatizzando come questo fenomeno possa rappresentare una delle cause che possono contribuire allo sviluppo di una dipendenza in pazienti che soffrono di depressione e un rischio nel trattamento antidepressivo.
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