È stato dimostrato come le relazioni interpersonali siano di grande influenza a livello sia comportamentale sia cognitivo per gli individui ed è ugualmente noto come la prima relazione di attaccamento sia fondamentale nella guida e nel organizzazione del Sé infantile. A partire dalla teoria dell'attaccamento di John Bowlby un filone di ricerca ha indagato quali fattori siano alla base di un buon sviluppo sia cognitivo sia comportamentale del bambino e quali invece predispongano alla patologia. In questo ambito, i bambini che sviluppano un tipo di attaccamento disorganizzato (categoria identificata da Main e Solomon 1986) possono essere considerati i più vulnerabili di fronte a eventi traumatici e/o allo sviluppo di una qualche patologia (sia mentale che fisica). Alcuni studi dimostrano come circostanze psicosociali sfavorevoli possano avere un grande impatto nello sviluppo e nella maturazione del cervello, in particolare sulle strutture dell'emisfero destro (Blonder 1991; Schore 1994) corrispondenti al sistema limbico e alla corteccia prefrontale. Da questi nuovi dati empirici è possibile avere una migliore e più approfondita conoscenza sulla psicopatogenesi, che porterà a migliori protocolli di prevenzione e percorsi di trattamento psicoterapeutico di diverse malattie mentali.
ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO: SVILUPPO DEL SÉ E NEUROBIOLOGIA NELLA PRIMA INFANZIA
DORADO DURAN, PAOLA ANDREA
2014/2015
Abstract
È stato dimostrato come le relazioni interpersonali siano di grande influenza a livello sia comportamentale sia cognitivo per gli individui ed è ugualmente noto come la prima relazione di attaccamento sia fondamentale nella guida e nel organizzazione del Sé infantile. A partire dalla teoria dell'attaccamento di John Bowlby un filone di ricerca ha indagato quali fattori siano alla base di un buon sviluppo sia cognitivo sia comportamentale del bambino e quali invece predispongano alla patologia. In questo ambito, i bambini che sviluppano un tipo di attaccamento disorganizzato (categoria identificata da Main e Solomon 1986) possono essere considerati i più vulnerabili di fronte a eventi traumatici e/o allo sviluppo di una qualche patologia (sia mentale che fisica). Alcuni studi dimostrano come circostanze psicosociali sfavorevoli possano avere un grande impatto nello sviluppo e nella maturazione del cervello, in particolare sulle strutture dell'emisfero destro (Blonder 1991; Schore 1994) corrispondenti al sistema limbico e alla corteccia prefrontale. Da questi nuovi dati empirici è possibile avere una migliore e più approfondita conoscenza sulla psicopatogenesi, che porterà a migliori protocolli di prevenzione e percorsi di trattamento psicoterapeutico di diverse malattie mentali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/157316