The aim of this paper is to analyze the dream episodes contained in "La historia de los nobles cavalleros Oliveros de Castilla y Artús d'Algarbe", a Castilian-language tale first published in Burgos in 1499, which is set in the context of the flowering of chivalric literature in Spain between the 15th and 16th centuries. The first chapter offers a historical excursus that provides an overview of the evolution of the conception of the dream and related doctrines over time, from Antiquity to the late Middle Ages. This is followed by an introduction to chivalric literature in Spain, with particular reference to "libros de caballerías" and the literary genre of "historias caballerscas breves", to which the work in question belongs, as well as a presentation of the "Oliveros" from an editorial, content and thematic point of view. The second chapter is entirely devoted to the study of the dream experiences of the story: the two dreams of Helena, namely the apparition of the Virgin and the vision of the fierce lioness, and the double dreams of Oliveros and Artús, concerning the remedy for the latter's illness. In addition to highlighting some literary parallels, an attempt has been made to assess the impact of these dreams on the story by defining their characteristics, in light of Macrobius' typological classification, Christian onirological doctrine, and interpretations from the medieval oniromantic manual "Somniale Danielis". The emerged results demonstrate the inherent truthfulness, revelatory potential, and divine origin of the dreams of the story, which concur to qualify the characters who experience them as exemplary models of Christian faith. Therefore, it is argued that in this case the dream theme belongs to a far broader and more significant context than mere literary device, playing a decisive function for the didactic-moral purposes of the work.

Questo elaborato si pone come obiettivo l’analisi degli episodi onirici contenuti ne "La historia de los nobles cavalleros Oliveros de Castilla y Artús d’Algarbe", racconto in lingua castigliana pubblicato per la prima volta a Burgos nel 1499, che si inserisce nel contesto di fioritura della letteratura cavalleresca in Spagna tra il XV e il XVI secolo. Il primo capitolo offre un excursus storico che permette di avere un quadro generale dell’evoluzione della concezione del sogno e delle dottrine ad esso legate nel corso del tempo, a partire dall’Antichità fino al tardo Medioevo. Segue poi un’introduzione alla letteratura cavalleresca in Spagna, con particolare riferimento ai "libros de caballerías" e al genere letterario delle "historias caballerscas breves", a cui l’opera in questione appartiene, oltre ad una presentazione dell’"Oliveros" da un punto di vista editoriale, contenutistico e tematico. Il secondo capitolo è interamente dedicato allo studio delle esperienze oniriche della storia: i due sogni di Helena, ossia l’apparizione della Vergine e la visione della leonessa feroce, e i doppi sogni di Oliveros e Artús, concernenti il rimedio alla malattia di quest’ultimo. Oltre ad evidenziare alcuni paralleli letterari, si è cercato di valutare l’impatto di questi sogni sulla storia, attraverso la definizione delle loro caratteristiche, alla luce della classificazione tipologica di Macrobio, della dottrina onirologica cristiana, e delle interpretazioni del manuale oniromantico medievale "Somniale Danielis". I risultati emersi dimostrano l’intrinseca veridicità, il potenziale rivelatorio e l’origine divina dei sogni della storia, i quali concorrono a qualificare i personaggi che li sperimentano come modelli esemplari di fede cristiana. Pertanto si afferma che in questo caso la tematica onirica appartiene a un contesto ben più ampio e significativo del mero espediente letterario, svolgendo una funzione determinante ai fini didattico-morali dell’opera.

Il sogno ne "La historia de los nobles cavalleros Oliveros de Castilla y Artús d'Algarbe"

BOZZA, ELISA
2023/2024

Abstract

Questo elaborato si pone come obiettivo l’analisi degli episodi onirici contenuti ne "La historia de los nobles cavalleros Oliveros de Castilla y Artús d’Algarbe", racconto in lingua castigliana pubblicato per la prima volta a Burgos nel 1499, che si inserisce nel contesto di fioritura della letteratura cavalleresca in Spagna tra il XV e il XVI secolo. Il primo capitolo offre un excursus storico che permette di avere un quadro generale dell’evoluzione della concezione del sogno e delle dottrine ad esso legate nel corso del tempo, a partire dall’Antichità fino al tardo Medioevo. Segue poi un’introduzione alla letteratura cavalleresca in Spagna, con particolare riferimento ai "libros de caballerías" e al genere letterario delle "historias caballerscas breves", a cui l’opera in questione appartiene, oltre ad una presentazione dell’"Oliveros" da un punto di vista editoriale, contenutistico e tematico. Il secondo capitolo è interamente dedicato allo studio delle esperienze oniriche della storia: i due sogni di Helena, ossia l’apparizione della Vergine e la visione della leonessa feroce, e i doppi sogni di Oliveros e Artús, concernenti il rimedio alla malattia di quest’ultimo. Oltre ad evidenziare alcuni paralleli letterari, si è cercato di valutare l’impatto di questi sogni sulla storia, attraverso la definizione delle loro caratteristiche, alla luce della classificazione tipologica di Macrobio, della dottrina onirologica cristiana, e delle interpretazioni del manuale oniromantico medievale "Somniale Danielis". I risultati emersi dimostrano l’intrinseca veridicità, il potenziale rivelatorio e l’origine divina dei sogni della storia, i quali concorrono a qualificare i personaggi che li sperimentano come modelli esemplari di fede cristiana. Pertanto si afferma che in questo caso la tematica onirica appartiene a un contesto ben più ampio e significativo del mero espediente letterario, svolgendo una funzione determinante ai fini didattico-morali dell’opera.
ITA
The aim of this paper is to analyze the dream episodes contained in "La historia de los nobles cavalleros Oliveros de Castilla y Artús d'Algarbe", a Castilian-language tale first published in Burgos in 1499, which is set in the context of the flowering of chivalric literature in Spain between the 15th and 16th centuries. The first chapter offers a historical excursus that provides an overview of the evolution of the conception of the dream and related doctrines over time, from Antiquity to the late Middle Ages. This is followed by an introduction to chivalric literature in Spain, with particular reference to "libros de caballerías" and the literary genre of "historias caballerscas breves", to which the work in question belongs, as well as a presentation of the "Oliveros" from an editorial, content and thematic point of view. The second chapter is entirely devoted to the study of the dream experiences of the story: the two dreams of Helena, namely the apparition of the Virgin and the vision of the fierce lioness, and the double dreams of Oliveros and Artús, concerning the remedy for the latter's illness. In addition to highlighting some literary parallels, an attempt has been made to assess the impact of these dreams on the story by defining their characteristics, in light of Macrobius' typological classification, Christian onirological doctrine, and interpretations from the medieval oniromantic manual "Somniale Danielis". The emerged results demonstrate the inherent truthfulness, revelatory potential, and divine origin of the dreams of the story, which concur to qualify the characters who experience them as exemplary models of Christian faith. Therefore, it is argued that in this case the dream theme belongs to a far broader and more significant context than mere literary device, playing a decisive function for the didactic-moral purposes of the work.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/157262