Il sistema endocannabinergico è coinvolto nella regolazione della nocicezione, dell'attività motoria e dei meccanismi neuroendocrini, oltre che nella modulazione di alcune risposte del sistema immunitario. Recenti scoperte ne hanno messo in luce un nuovo ruolo nel controllo delle prime tappe dello sviluppo del SNC. I recettori per i cannabinoidi, CB1 e CB2, sono presenti già nelle fasi precoci della neurogenesi, tanto che le cellule staminali neurali, nonché i progenitori, esprimono livelli apprezzabili di queste proteine. La stimolazione con endocannabinoidi, ligandi endogeni dei recettori CB1 e CB2, contribuisce alla regolazione di quelle tappe che, a partire dal neuroepitelio, portano alla specificazione e al pieno differenziamento in senso neuronale, sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Gli endocannabinoidi esercitano effetti diversi a seconda della tipologia recettoriale attivata e del livello di differenziamento della cellula dalla quale vengono captati, inducendo a seconda dei casi proliferazione o differenziamento. Gli effetti cellulari mediati dai recettori CB1 sono stati ampiamente studiati, mentre è meno noto l'effetto mediato dai recettori CB2. Oltre ad una diversa distribuzione all'interno del SNC e in aree extra-SN, i recettori di tipo 2 differiscono da quelli di tipo 1 per una caratteristica molto importante, ovvero nel SNC adulto la loro stimolazione non induce effetti psicotropi. Inoltre è stato di recente scoperto che durante la neurogenesi sarebbero in grado di controllare la proliferazione e l'auto-rinnovamento della popolazione di cellule staminali neurali. Per questo lavoro sperimentale è stata utilizzata una linea di progenitori neurali di origine striatale (ST14A) in cui ho riscontrato livelli elevati di recettori CB2, e quantità molto ridotte di recettori CB1. Sulla base di questi dati ho valutato l'effetto della stimolazione dei recettori CB2, mediante somministrazione di farmaci agonisti e antagonisti specifici. Dai risultati ottenuti emerge che nelle cellule ST14A i recettori CB2 inibiscono la proliferazione; l'effetto sembra essere in controtendenza rispetto a studi simili condotti su colture primarie di progenitori, ma va considerata la diversa natura delle cellule utilizzate nel mio lavoro. Il fatto che le cellule ST14A esprimano recettori CB2 funzionali, le rende un ottimo modello per studi futuri riguardanti il ruolo di questi recettori nella neurogenesi, in particolare l'interazione tra i CB2 e altri sistemi di segnalazione intracellulare. Infine, è d'obbligo ricordare che la comprensione del ruolo dei CB2 nella neurogenesi potrebbe rappresentare il punto di partenza per futuri sviluppi in ambito clinico, attraverso la messa a punto e l'utilizzo di nuove strategie terapeutiche per la cura di patologie neurodegenerative.
Ruolo del sistema endocannabinergico nella neurogenesi: studio in vitro sui progenitori neurali ST14A
TEDESCHI, MASSIMO
2009/2010
Abstract
Il sistema endocannabinergico è coinvolto nella regolazione della nocicezione, dell'attività motoria e dei meccanismi neuroendocrini, oltre che nella modulazione di alcune risposte del sistema immunitario. Recenti scoperte ne hanno messo in luce un nuovo ruolo nel controllo delle prime tappe dello sviluppo del SNC. I recettori per i cannabinoidi, CB1 e CB2, sono presenti già nelle fasi precoci della neurogenesi, tanto che le cellule staminali neurali, nonché i progenitori, esprimono livelli apprezzabili di queste proteine. La stimolazione con endocannabinoidi, ligandi endogeni dei recettori CB1 e CB2, contribuisce alla regolazione di quelle tappe che, a partire dal neuroepitelio, portano alla specificazione e al pieno differenziamento in senso neuronale, sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Gli endocannabinoidi esercitano effetti diversi a seconda della tipologia recettoriale attivata e del livello di differenziamento della cellula dalla quale vengono captati, inducendo a seconda dei casi proliferazione o differenziamento. Gli effetti cellulari mediati dai recettori CB1 sono stati ampiamente studiati, mentre è meno noto l'effetto mediato dai recettori CB2. Oltre ad una diversa distribuzione all'interno del SNC e in aree extra-SN, i recettori di tipo 2 differiscono da quelli di tipo 1 per una caratteristica molto importante, ovvero nel SNC adulto la loro stimolazione non induce effetti psicotropi. Inoltre è stato di recente scoperto che durante la neurogenesi sarebbero in grado di controllare la proliferazione e l'auto-rinnovamento della popolazione di cellule staminali neurali. Per questo lavoro sperimentale è stata utilizzata una linea di progenitori neurali di origine striatale (ST14A) in cui ho riscontrato livelli elevati di recettori CB2, e quantità molto ridotte di recettori CB1. Sulla base di questi dati ho valutato l'effetto della stimolazione dei recettori CB2, mediante somministrazione di farmaci agonisti e antagonisti specifici. Dai risultati ottenuti emerge che nelle cellule ST14A i recettori CB2 inibiscono la proliferazione; l'effetto sembra essere in controtendenza rispetto a studi simili condotti su colture primarie di progenitori, ma va considerata la diversa natura delle cellule utilizzate nel mio lavoro. Il fatto che le cellule ST14A esprimano recettori CB2 funzionali, le rende un ottimo modello per studi futuri riguardanti il ruolo di questi recettori nella neurogenesi, in particolare l'interazione tra i CB2 e altri sistemi di segnalazione intracellulare. Infine, è d'obbligo ricordare che la comprensione del ruolo dei CB2 nella neurogenesi potrebbe rappresentare il punto di partenza per futuri sviluppi in ambito clinico, attraverso la messa a punto e l'utilizzo di nuove strategie terapeutiche per la cura di patologie neurodegenerative.File | Dimensione | Formato | |
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