Floods are the most frequently occurring natural disaster in Europe. In recent decades a substantial increase in flood damages can be observed both in terms of economic and life losses and flood risk is expected to grow in the future. The situation in Italy reflects that of the rest of the continent, with more than 22% of its territory and more than 14% of its population exposed to flood hazard. These events have raise awarness about severity and potential consequencies of floods and highlight the need of concrete actions at the european level. The response to this need was the approval, in 2007, of the European ¿Flood Directive¿ which obliges member states to assess flood risk and establish flood risk management plans in a common framework at continental level. The adoption of the Flood Directive signals an important shift from ¿flood hazard paradigm¿ to ¿flood risk paradigm¿ as the dominant approach of flood control policies troughout Europe. Traditionally, flood policies concentrated on reduction of flood hazard, as the probability of occurence of a flood, by means of structural measures. Flood risk management puts a much stronger emphasis on flood risk, where risk is defined as the expected damage of a flood event multiplied by its probabilty of occurrence. Within this evolving context damage estimation , which is part of risk management, is gaining greater importance as decision-making tool. In order to respond to this growing need of flood damage assessment techniques and to go beyond the qualitative approach adopted by the italian Basin District Authorities we have developed, in the present paper, a new methodological proposal for the quantitative evaluation and representation of flood damage applicable to the italian context. In order to achieve this final goal the work is organized in different steps. First of all the basic components of damage evaluation has been presented (hazard, exposure, vulnerability and risk). Then a critical analisys of existing models has been performedand: their way of estimating damage and its basic components are presented and compared. On the basis of the results of this analysis and of the input data available for the italian territory, we try to define a new damage assessment procedure. Finally this procedure is applicated to the case study of Casale Monferrato, a piedmontese town on the Po river. The methodoloy developed has the following carachteristics: ¿ It is feasable to be implemented in urban context to evaluate direct damage to residential, industrial and commercial building. Further, in order to be consistent with the requirement of the European Directive, it indicates the number of people exposed. ¿ In order to quantify the flood risk, it combines the dates on expected damage with these on the probability of occurrence. This procedure allows to construct the so-called damage-probability curve and to calculate, starting from that, the expected annual damage for the area of interest. ¿ It focuses on the question of uncertainty of the flood damage estimation and advances some proposal on how treat it.

Le alluvioni sono la tipologia di disastro naturale più frequente in Europa. Negli ultimi decenni è stato osservato un sostanziale aumento dei danni alluvionali sia in termini di perdite economiche che di vite umane e il rischio alluvionale sembra destinato ad aumentare in futuro. La situazione italiana riflette quella del resto del continente, con oltre il 22% del territorio nazionale e più del 14% della popolazione esposta al pericolo di alluvioni. Questi fenomeni hanno suscitato un aumento di consapevolezza riguardo la severità e le potenziali conseguenze delle inondazioni e hanno messo in evidenza la necessità di intraprendere azioni concrete a livello comunitario. La risposta a questa necessità è stata l'emanazione, nel 2007, della ¿Direttiva Alluvioni¿ che obbliga gli Stati Membri a valutare le condizioni di rischio alluvionale sul proprio territorio e adottare piani di gestione del rischio all'interno di un quadro comune a livello europeo. L'adozione della Direttiva Alluvioni segna il passaggio dal ¿paradigma della pericolosità¿ al ¿paradigma del rischio¿ quale approccio dominante nelle politiche di mitigazione dei fenomeni alluvionali in Europa. Tradizionalmente, le politiche di mitigazione si concentravano sulla riduzione della pericolosità, intesa come probabilità di accadimento dei fenomeni alluvionali, tramite misure strutturali. Le politiche di gestione del rischio alluvionale spostano invece l'attenzione sul concetto di rischio, cioè sulla probabilità di accadimento di un dato evento moltiplicata per il suo danno atteso. In questo contesto la valutazione del danno alluvionale, che è parte integrante delle politiche di gestione del rischio, acquisisce un'importanza sempre maggiore quale strumento di decision-making. Al fine di rispondere alla crescente richiesta di tecniche di quantificazione del danno alluvionale e di superare l'approccio qualitativo adottato dalle Autorità di Bacino italiane, si è tentato quindi di elaborare una proposta metodologica che sia applicabile al contesto italiano e che consenta di valutare e rappresentare il danno in termini quantitativi. Il lavoro è stato organizzato per tappe. In primo luogo sono state presentate le componenti costitutive di un qualsiasi procedimento di stima del danno alluvionale (pericolosità, esposizione, vulnerabilità e rischio). Si è passati poi a un'analisi critica delle pratiche più diffuse in letteratura, pratiche che sono state illustrate e confrontate fra di loro. Sulla base dei risultati di quest'analisi e dei dati disponibili sul territorio italiano, si è provato a definire una nuova metodologia di valutazione del danno. Si è scelto, infine, di applicare la metodologia così elaborata al caso studio di Casale Monferrato. La metodologia in questione possiede le seguenti caratteristiche: ¿ E' adatta a essere applicata a un contesto urbano per la stima dei danni diretti a edifici residenziali, industriali e commerciali. Inoltre, coerentemente con quanto richiesto dalla Direttiva europea, essa prevede di indicare il numero di persone esposte. ¿ Al fine di quantificare il rischio alluvionale essa combina i dati sui danni attesi con quelli sulla probabilità di accadimento. Questa procedura consente di costruire la cosiddetta curva danno-probabilità e di calcolare, a partire da questa, il danno atteso annuale per l'area d'interesse. ¿ Essa pone particolare attenzione sulla questione dell'incertezza della stima del danno alluvionale e avanza alcune proposte su come trattarla.

I costi delle alluvioni: proposta metodologica per la stima del danno atteso e applicazione al caso studio di Casale Monferrato

SILVESTRI, NOEMI
2014/2015

Abstract

Le alluvioni sono la tipologia di disastro naturale più frequente in Europa. Negli ultimi decenni è stato osservato un sostanziale aumento dei danni alluvionali sia in termini di perdite economiche che di vite umane e il rischio alluvionale sembra destinato ad aumentare in futuro. La situazione italiana riflette quella del resto del continente, con oltre il 22% del territorio nazionale e più del 14% della popolazione esposta al pericolo di alluvioni. Questi fenomeni hanno suscitato un aumento di consapevolezza riguardo la severità e le potenziali conseguenze delle inondazioni e hanno messo in evidenza la necessità di intraprendere azioni concrete a livello comunitario. La risposta a questa necessità è stata l'emanazione, nel 2007, della ¿Direttiva Alluvioni¿ che obbliga gli Stati Membri a valutare le condizioni di rischio alluvionale sul proprio territorio e adottare piani di gestione del rischio all'interno di un quadro comune a livello europeo. L'adozione della Direttiva Alluvioni segna il passaggio dal ¿paradigma della pericolosità¿ al ¿paradigma del rischio¿ quale approccio dominante nelle politiche di mitigazione dei fenomeni alluvionali in Europa. Tradizionalmente, le politiche di mitigazione si concentravano sulla riduzione della pericolosità, intesa come probabilità di accadimento dei fenomeni alluvionali, tramite misure strutturali. Le politiche di gestione del rischio alluvionale spostano invece l'attenzione sul concetto di rischio, cioè sulla probabilità di accadimento di un dato evento moltiplicata per il suo danno atteso. In questo contesto la valutazione del danno alluvionale, che è parte integrante delle politiche di gestione del rischio, acquisisce un'importanza sempre maggiore quale strumento di decision-making. Al fine di rispondere alla crescente richiesta di tecniche di quantificazione del danno alluvionale e di superare l'approccio qualitativo adottato dalle Autorità di Bacino italiane, si è tentato quindi di elaborare una proposta metodologica che sia applicabile al contesto italiano e che consenta di valutare e rappresentare il danno in termini quantitativi. Il lavoro è stato organizzato per tappe. In primo luogo sono state presentate le componenti costitutive di un qualsiasi procedimento di stima del danno alluvionale (pericolosità, esposizione, vulnerabilità e rischio). Si è passati poi a un'analisi critica delle pratiche più diffuse in letteratura, pratiche che sono state illustrate e confrontate fra di loro. Sulla base dei risultati di quest'analisi e dei dati disponibili sul territorio italiano, si è provato a definire una nuova metodologia di valutazione del danno. Si è scelto, infine, di applicare la metodologia così elaborata al caso studio di Casale Monferrato. La metodologia in questione possiede le seguenti caratteristiche: ¿ E' adatta a essere applicata a un contesto urbano per la stima dei danni diretti a edifici residenziali, industriali e commerciali. Inoltre, coerentemente con quanto richiesto dalla Direttiva europea, essa prevede di indicare il numero di persone esposte. ¿ Al fine di quantificare il rischio alluvionale essa combina i dati sui danni attesi con quelli sulla probabilità di accadimento. Questa procedura consente di costruire la cosiddetta curva danno-probabilità e di calcolare, a partire da questa, il danno atteso annuale per l'area d'interesse. ¿ Essa pone particolare attenzione sulla questione dell'incertezza della stima del danno alluvionale e avanza alcune proposte su come trattarla.
ITA
Floods are the most frequently occurring natural disaster in Europe. In recent decades a substantial increase in flood damages can be observed both in terms of economic and life losses and flood risk is expected to grow in the future. The situation in Italy reflects that of the rest of the continent, with more than 22% of its territory and more than 14% of its population exposed to flood hazard. These events have raise awarness about severity and potential consequencies of floods and highlight the need of concrete actions at the european level. The response to this need was the approval, in 2007, of the European ¿Flood Directive¿ which obliges member states to assess flood risk and establish flood risk management plans in a common framework at continental level. The adoption of the Flood Directive signals an important shift from ¿flood hazard paradigm¿ to ¿flood risk paradigm¿ as the dominant approach of flood control policies troughout Europe. Traditionally, flood policies concentrated on reduction of flood hazard, as the probability of occurence of a flood, by means of structural measures. Flood risk management puts a much stronger emphasis on flood risk, where risk is defined as the expected damage of a flood event multiplied by its probabilty of occurrence. Within this evolving context damage estimation , which is part of risk management, is gaining greater importance as decision-making tool. In order to respond to this growing need of flood damage assessment techniques and to go beyond the qualitative approach adopted by the italian Basin District Authorities we have developed, in the present paper, a new methodological proposal for the quantitative evaluation and representation of flood damage applicable to the italian context. In order to achieve this final goal the work is organized in different steps. First of all the basic components of damage evaluation has been presented (hazard, exposure, vulnerability and risk). Then a critical analisys of existing models has been performedand: their way of estimating damage and its basic components are presented and compared. On the basis of the results of this analysis and of the input data available for the italian territory, we try to define a new damage assessment procedure. Finally this procedure is applicated to the case study of Casale Monferrato, a piedmontese town on the Po river. The methodoloy developed has the following carachteristics: ¿ It is feasable to be implemented in urban context to evaluate direct damage to residential, industrial and commercial building. Further, in order to be consistent with the requirement of the European Directive, it indicates the number of people exposed. ¿ In order to quantify the flood risk, it combines the dates on expected damage with these on the probability of occurrence. This procedure allows to construct the so-called damage-probability curve and to calculate, starting from that, the expected annual damage for the area of interest. ¿ It focuses on the question of uncertainty of the flood damage estimation and advances some proposal on how treat it.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/157025