The thesis explores the theme of art therapy with anthropological methodology, a method of intervention that uses art to lead the person to total well-being. The first part of the thesis explains how, thanks to the anthropological gaze, biomedicine has begun to be considered ethnomedicine, a form of medicine established in a specific historical and cultural context. Furthermore, the elements characterizing this science of contemporary health are discussed, these are the biological reductionism of the body, the patient, the disease and the treatment. Biomedicine does not give the right importance to the personal and social explanation that can define the disease. Precisely this lack of recognition can aggravate the patient's perception of incommunicability of his own suffering and pain. Medical science does not recognize the search for meaning that the disease triggers and, therefore, does not offer tools in this regard. Next, art therapy is presented as a method for communicating one's suffering resulting from a condition of physical or mental discomfort. To delve deeper into this intervention technique, field research is carried out. The study adopts the methodology of participant observation, it was exercised during courses held by two art therapists regarding the stop-motion technique and clay modeling. In addition, interviews were carried out with four art therapists who, as far as the users are concerned, had different work experiences between them. The final part of the research reports the reflections that emerged from the qualitative analysis of the data collected during the ethnographic research. The first topic covered concerns the fundamentals, guidelines to which professionals refer. Subsequently, the materials are analyzed, these must be freely chosen by the patient so that he can manifest himself through the desired tools. Finally, the body, considered a key subject especially for dance, and the emotional expression allowed by art are exhibited. The results of the research allow us to understand the beneficial function of art therapy, consisting in expressing pain that cannot be communicated in words.

L’elaborato esplora con la metodologia antropologica il tema dell’arteterapia, modalità d’intervento che adopera l’arte per condurre la persona a un benessere totale. La prima parte della tesi di laurea espone come, grazie allo sguardo antropologico, la biomedicina è iniziata a essere considerata un’etnomedicina, ovvero una forma di medicina insediatasi in uno specifico contesto storico e culturale. Inoltre, sono trattati gli elementi caratterizzanti tale scienza della salute contemporanea, che sono il riduzionismo biologico del corpo, del paziente, della malattia e della cura. La biomedicina non attribuisce la giusta importanza alla spiegazione personale e sociale che può contrassegnare la malattia. Proprio questo mancato riconoscimento può aggravare la percezione di incomunicabilità della propria sofferenza e dolore nel paziente. La scienza medica non riconosce la ricerca di senso che la malattia scatena e, dunque, non offre strumenti a tale proposito. A seguire, l’arteterapia è presentata come metodo per comunicare la propria sofferenza derivata da una condizione di malessere fisico o psichico. Per approfondire tale tecnica d’intervento viene attuata la ricerca sul campo. Lo studio adotta la metodologia dell’osservazione partecipante, esercitata durante dei corsi tenuti da due arte-terapeute riguardanti la tecnica stop-motion e la modellazione dell’argilla. Inoltre, sono state effettuate delle interviste a quattro arte-terapeute che, per quanto concerne l’utenza, hanno avuto diverse esperienze lavorative tra loro. La parte finale della ricerca riporta le riflessioni emerse dall’analisi qualitativa dei dati raccolti durante la ricerca etnografica. La prima tematica trattata riguarda i fondamenti, linee guida a cui le professioniste fanno riferimento. Successivamente sono analizzati i materiali, i quali è necessario siano scelti liberamente dal paziente in modo che possa manifestarsi attraverso il mezzo desiderato. Infine, sono esposti il corpo, considerato soggetto cardine soprattutto per la danza, e l’espressione emozionale permessa dall’arte. Gli esiti della ricerca permettono la comprensione della funzione benefica dell’arteterapia, consistente nel manifestare il dolore incomunicabile a parole.

Incomunicabilità del dolore e arteterapia

BRUNO, ALESSIA
2022/2023

Abstract

L’elaborato esplora con la metodologia antropologica il tema dell’arteterapia, modalità d’intervento che adopera l’arte per condurre la persona a un benessere totale. La prima parte della tesi di laurea espone come, grazie allo sguardo antropologico, la biomedicina è iniziata a essere considerata un’etnomedicina, ovvero una forma di medicina insediatasi in uno specifico contesto storico e culturale. Inoltre, sono trattati gli elementi caratterizzanti tale scienza della salute contemporanea, che sono il riduzionismo biologico del corpo, del paziente, della malattia e della cura. La biomedicina non attribuisce la giusta importanza alla spiegazione personale e sociale che può contrassegnare la malattia. Proprio questo mancato riconoscimento può aggravare la percezione di incomunicabilità della propria sofferenza e dolore nel paziente. La scienza medica non riconosce la ricerca di senso che la malattia scatena e, dunque, non offre strumenti a tale proposito. A seguire, l’arteterapia è presentata come metodo per comunicare la propria sofferenza derivata da una condizione di malessere fisico o psichico. Per approfondire tale tecnica d’intervento viene attuata la ricerca sul campo. Lo studio adotta la metodologia dell’osservazione partecipante, esercitata durante dei corsi tenuti da due arte-terapeute riguardanti la tecnica stop-motion e la modellazione dell’argilla. Inoltre, sono state effettuate delle interviste a quattro arte-terapeute che, per quanto concerne l’utenza, hanno avuto diverse esperienze lavorative tra loro. La parte finale della ricerca riporta le riflessioni emerse dall’analisi qualitativa dei dati raccolti durante la ricerca etnografica. La prima tematica trattata riguarda i fondamenti, linee guida a cui le professioniste fanno riferimento. Successivamente sono analizzati i materiali, i quali è necessario siano scelti liberamente dal paziente in modo che possa manifestarsi attraverso il mezzo desiderato. Infine, sono esposti il corpo, considerato soggetto cardine soprattutto per la danza, e l’espressione emozionale permessa dall’arte. Gli esiti della ricerca permettono la comprensione della funzione benefica dell’arteterapia, consistente nel manifestare il dolore incomunicabile a parole.
ITA
The thesis explores the theme of art therapy with anthropological methodology, a method of intervention that uses art to lead the person to total well-being. The first part of the thesis explains how, thanks to the anthropological gaze, biomedicine has begun to be considered ethnomedicine, a form of medicine established in a specific historical and cultural context. Furthermore, the elements characterizing this science of contemporary health are discussed, these are the biological reductionism of the body, the patient, the disease and the treatment. Biomedicine does not give the right importance to the personal and social explanation that can define the disease. Precisely this lack of recognition can aggravate the patient's perception of incommunicability of his own suffering and pain. Medical science does not recognize the search for meaning that the disease triggers and, therefore, does not offer tools in this regard. Next, art therapy is presented as a method for communicating one's suffering resulting from a condition of physical or mental discomfort. To delve deeper into this intervention technique, field research is carried out. The study adopts the methodology of participant observation, it was exercised during courses held by two art therapists regarding the stop-motion technique and clay modeling. In addition, interviews were carried out with four art therapists who, as far as the users are concerned, had different work experiences between them. The final part of the research reports the reflections that emerged from the qualitative analysis of the data collected during the ethnographic research. The first topic covered concerns the fundamentals, guidelines to which professionals refer. Subsequently, the materials are analyzed, these must be freely chosen by the patient so that he can manifest himself through the desired tools. Finally, the body, considered a key subject especially for dance, and the emotional expression allowed by art are exhibited. The results of the research allow us to understand the beneficial function of art therapy, consisting in expressing pain that cannot be communicated in words.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/156931