La presente tesi ha come oggetto l'esecuzione di rilievi geostrutturali "non a contatto" mediante tecnica fotogrammetrica in corrispondenza a vari fronti di scavo lungo due tunnel di accesso alla miniera di El Teniente (Chile). All'esecuzione dei rilievi digitali è stato affiancato il dato di cantiere acquisito dai tecnici con rilievi geomeccanici speditivi durante l'avanzamento dello scavo al fine di creare un confronto tra i risultati ottenuti con le due metodologie operative. I dati ottenuti sono stati integrati con quelli derivanti dalla letteratura e dalle prove di laboratorio. I rilievi geomeccanici hanno portato alla caratterizzazione dell'ammasso roccioso secondo i principali metodi di classificazione (RMR, Q-System, GSI, RMi) ed hanno consentito di definire le capacità di autosostegno dell'ammasso roccioso e gli eventuali sostegni da adottare in fase esecutiva sulla base del "metodo multi-grafico" (Russo 2009). Infine è stato preso in considerazione lo stato tensionale dell'area di studio sulla base dei dati di letteratura disponibili e delle informazioni derivanti da alcune prove CSIRO HI eseguite nell'area circostante i tunnel.
Caratterizzazione geomeccanica mediante metodi "non a contatto" lungo un nuovo tunnel di accesso alla miniera El Teniente (Cile)
PEDRAZZI, FEDERICO
2015/2016
Abstract
La presente tesi ha come oggetto l'esecuzione di rilievi geostrutturali "non a contatto" mediante tecnica fotogrammetrica in corrispondenza a vari fronti di scavo lungo due tunnel di accesso alla miniera di El Teniente (Chile). All'esecuzione dei rilievi digitali è stato affiancato il dato di cantiere acquisito dai tecnici con rilievi geomeccanici speditivi durante l'avanzamento dello scavo al fine di creare un confronto tra i risultati ottenuti con le due metodologie operative. I dati ottenuti sono stati integrati con quelli derivanti dalla letteratura e dalle prove di laboratorio. I rilievi geomeccanici hanno portato alla caratterizzazione dell'ammasso roccioso secondo i principali metodi di classificazione (RMR, Q-System, GSI, RMi) ed hanno consentito di definire le capacità di autosostegno dell'ammasso roccioso e gli eventuali sostegni da adottare in fase esecutiva sulla base del "metodo multi-grafico" (Russo 2009). Infine è stato preso in considerazione lo stato tensionale dell'area di studio sulla base dei dati di letteratura disponibili e delle informazioni derivanti da alcune prove CSIRO HI eseguite nell'area circostante i tunnel.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/156714