La realizzazione e la manutenzione delle strade bianche è spesso considerata un’arte più che una materia tecnica e scientifica. Questa concezione appare alquanto riduttiva, in quanto sono presenti numerosi fattori tecnici da rispettare per la realizzazione di un corpo stradale di ottima qualità. La superficie infatti deve avere la giusta pendenza trasversale per far defluire le acque meteorologiche. La pendenza non deve essere eccessiva per evitare pericoli per la sicurezza e un trasporto eccessivo di materiale superficiale. Fondamentale è la presenza delle cunette per la raccolta e l’allontanamento delle acque per il mantenimento della strada in condizioni ottimali, in quanto l’acqua è estremamente dannosa per la stabilità della strada. La superficie deve essere costituita con una miscela contenete le giuste proporzioni di materiali fini e ghiaia, al fine di conferire al piano viabile la giusta coesività e stabilità. Le strade bianche necessitano di una manutenzione superiore rispetto alle strade pavimentate. Va però ricordato che una strada bianca realizzata con materiali di buona qualità e rispettando le giuste geometrie sarà più duratura e di più facile manutenzione. La manutenzione e la realizzazione di strade non pavimentate ha assunto negli ultimi anni un’importanza via via crescente. Il turismo appiedato, motorizzato e il cicloturismo su strade di questa tipologia è notevolmente aumentato grazie anche all’avvento delle biciclette a pedalata assistita, che hanno reso molti luoghi accessibili ad un bacino di persone molto più esteso. Le strade bianche rappresentano un’opportunità per le Regioni e i Comuni per attrarre turismo. La Legge Bongioanni della Regione prevede lo stanziamento di 1,5 milioni di euro annui da destinarsi ai Comuni che decideranno di regolamentare, ripristinare e gestire le strade di montagna di interesse storico e turistico.
Le strade bianche
MAFFEI, NICOLA
2020/2021
Abstract
La realizzazione e la manutenzione delle strade bianche è spesso considerata un’arte più che una materia tecnica e scientifica. Questa concezione appare alquanto riduttiva, in quanto sono presenti numerosi fattori tecnici da rispettare per la realizzazione di un corpo stradale di ottima qualità. La superficie infatti deve avere la giusta pendenza trasversale per far defluire le acque meteorologiche. La pendenza non deve essere eccessiva per evitare pericoli per la sicurezza e un trasporto eccessivo di materiale superficiale. Fondamentale è la presenza delle cunette per la raccolta e l’allontanamento delle acque per il mantenimento della strada in condizioni ottimali, in quanto l’acqua è estremamente dannosa per la stabilità della strada. La superficie deve essere costituita con una miscela contenete le giuste proporzioni di materiali fini e ghiaia, al fine di conferire al piano viabile la giusta coesività e stabilità. Le strade bianche necessitano di una manutenzione superiore rispetto alle strade pavimentate. Va però ricordato che una strada bianca realizzata con materiali di buona qualità e rispettando le giuste geometrie sarà più duratura e di più facile manutenzione. La manutenzione e la realizzazione di strade non pavimentate ha assunto negli ultimi anni un’importanza via via crescente. Il turismo appiedato, motorizzato e il cicloturismo su strade di questa tipologia è notevolmente aumentato grazie anche all’avvento delle biciclette a pedalata assistita, che hanno reso molti luoghi accessibili ad un bacino di persone molto più esteso. Le strade bianche rappresentano un’opportunità per le Regioni e i Comuni per attrarre turismo. La Legge Bongioanni della Regione prevede lo stanziamento di 1,5 milioni di euro annui da destinarsi ai Comuni che decideranno di regolamentare, ripristinare e gestire le strade di montagna di interesse storico e turistico.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
909462_tesinicolamaffei909462.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
3.05 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.05 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/156623