La perdita di capacità strutturale negli edifici in cemento armato costituisce sempre più un rilevante problema ingegneristico a causa del crescente deterioramento di strutture realizzate nei decenni scorsi. In anni recenti sono state sviluppate nuove proposte di rinforzo strutturale con l'introduzione di materiali compositi fibrorinforzati, i quali forniscono una soluzione di facile e rapida applicazione su strutture esistenti, evitando inconvenienti propri delle strutture in cemento armato quali in primo luogo l'inevitabile deterioramento dell'acciaio. La presente tesi si propone di fornire una panoramica sull'efficacia delle sopracitate soluzioni, esaminando dati sperimentali e le attuali indicazioni fornite dagli organi competenti a livello nazionale. Una conoscenza consolidata di questi materiali innovativi non è ancora presente, né a livello sperimentale, né tantomeno applicativo. Ciononostante, l'utilizzo di questi materiali sembra proporsi come una valida alternativa alle soluzioni tradizionali.
UTILIZZO DI MALTE FIBRORINFORZATE PER IL RINFORZO STRUTTURALE
BELLAVITIS, LUCA
2020/2021
Abstract
La perdita di capacità strutturale negli edifici in cemento armato costituisce sempre più un rilevante problema ingegneristico a causa del crescente deterioramento di strutture realizzate nei decenni scorsi. In anni recenti sono state sviluppate nuove proposte di rinforzo strutturale con l'introduzione di materiali compositi fibrorinforzati, i quali forniscono una soluzione di facile e rapida applicazione su strutture esistenti, evitando inconvenienti propri delle strutture in cemento armato quali in primo luogo l'inevitabile deterioramento dell'acciaio. La presente tesi si propone di fornire una panoramica sull'efficacia delle sopracitate soluzioni, esaminando dati sperimentali e le attuali indicazioni fornite dagli organi competenti a livello nazionale. Una conoscenza consolidata di questi materiali innovativi non è ancora presente, né a livello sperimentale, né tantomeno applicativo. Ciononostante, l'utilizzo di questi materiali sembra proporsi come una valida alternativa alle soluzioni tradizionali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/156615