In 1991, in the span of six months, between March and August, the Italian coasts were the destination of the landings of about 48,000 Albanian refugees, fleeing the poverty and misery of a country bowed by more than forty years of communist regime. The dramatic images of the arrivals of thousands of people are still alive in the memory - crammed beyond belief on precarious boats that struggled to keep the waterline - who poured onto the docks in desperate search for the "Italian dream", longed for in the nights spent in watch Italian TV. Starting from these news events, this thesis intends to consider the different ways in which some newspapers documented the arrivals of Albanian refugees in Italy in those months, through the analysis of news, interviews and photographs published by the "Corriere della Sera", «La Stampa», «l'Unità» and «Il Popolo». The first two newspapers are part of the news press, and the last are party organs, the first of the Partito democratico della sinistra, the second of the Democrazia cristiana. Any newspaper, even if it is aimed at a vast and heterogeneous audience, is never "impartial" and, before "being chosen", "chooses" its readers, identifying the profiles around which to carve out. Also on the basis of this consideration, the thesis has allowed to highlight the different interpretations offered by the newspapers to their readers, which reflect the editorial lines and the basic ideas of the political parties of which they are press organs. "Il Popolo", as an organ of the Democrazia cristiana, which in 1991 represented the largest political party within the government, has always openly supported the choices made by the Italian government, both in the emergency phase of landings and later in the difficult redistribution of refugees throughout the country, and, finally, with the forceful action of the repatriation of migrants landed in Bari in August 1991. "L'Unità", the press organ of the PDS, a party deployed in the opposition, on the other hand, on decidedly critical positions towards government leaders and the political choices they have implemented. The news newspapers "La Stampa" and "Corriere della Sera" are aimed at a moderate and heterogeneous audience. The tones expressed are less openly deployed, but not neutral for this. Basically, the two newspapers, despite their various specificities and facets, have more similarities than differences in addressing the issue of the arrivals of Albanian migrants and converge in a substantial criticism of the work of the Italian government.

Nel 1991, nell'arco di sei mesi, tra marzo e agosto, le coste italiane sono state meta degli sbarchi di circa 48.000 profughi albanesi, in fuga dalla povertà e dalla miseria di un paese piegato da più di quarant'anni di regime comunista. Sono ancora vive nella memoria le drammatiche immagini degli arrivi di migliaia di persone – stipate all'inverosimile su precarie imbarcazioni che mantenevano a fatica la linea di galleggiamento – che si riversavano sui moli alla disperata ricerca del “sogno italiano”, vagheggiato nelle notti passate a guardare le tv italiane. A partire da questi fatti di cronaca, la presente tesi intende considerare i diversi modi in cui alcuni quotidiani documentarono in quei mesi gli arrivi dei profughi albanesi in Italia, attraverso l'analisi di notizie, interviste e fotografie pubblicate dal «Corriere della Sera», «La Stampa», «l'Unità» e «Il Popolo». I primi due quotidiani fanno parte della stampa d'informazione, e gli ultimi sono organi di partito, il primo del Partito democratico della sinistra, il secondo della Democrazia cristiana. Qualsiasi giornale, anche se si rivolge ad un pubblico vasto ed eterogeneo, non è mai “imparziale” e, prima di “essere scelto”, “sceglie” i propri lettori, individuando i profili intorno a cui ritagliarsi. Anche sulla base di questa considerazione, la tesi ha permesso di evidenziare le differenti chiavi di lettura offerte dai quotidiani ai propri lettori, che rispecchiano le linee editoriali e le idee di fondo dei partiti politici di cui sono organi di stampa. «Il Popolo», quale organo della Democrazia cristiana, che nel 1991 rappresentava il maggior partito politico all'interno dello schieramento governativo, ha sempre sostenuto apertamente le scelte compiute dal governo italiano, sia nella fase emergenziale degli sbarchi, sia in seguito nella difficile ridistribuzione dei profughi sull'intero territorio nazionale, sia, infine, con l'azione di forza del rimpatrio dei migranti sbarcati a Bari nell'agosto 1991. «L'Unità», organo di stampa del Pds, partito schierato all'opposizione, si pone, invece su posizioni decisamente critiche nei confronti dei vertici governativi e delle scelte politiche da loro attuate. I quotidiani d'informazione «La Stampa» e il «Corriere della Sera» si rivolgono a un pubblico moderato ed eterogeneo. I toni espressi sono meno apertamente schierati, ma non per questo neutrali. Sostanzialmente i due quotidiani, pur nelle loro varie specificità e sfaccettature, presentano più analogie che differenze nell'affrontare il tema degli arrivi dei migranti albanesi e convergono in una sostanziale critica nei confronti dell'operato del governo italiano.

GLI SBARCHI ALBANESI DEL 1991 NELLE CRONACHE DEL «CORRIERE DELLA SERA», «LA STAMPA», «L'UNITÀ» E «IL POPOLO»

CENA, DAVIDE
2019/2020

Abstract

Nel 1991, nell'arco di sei mesi, tra marzo e agosto, le coste italiane sono state meta degli sbarchi di circa 48.000 profughi albanesi, in fuga dalla povertà e dalla miseria di un paese piegato da più di quarant'anni di regime comunista. Sono ancora vive nella memoria le drammatiche immagini degli arrivi di migliaia di persone – stipate all'inverosimile su precarie imbarcazioni che mantenevano a fatica la linea di galleggiamento – che si riversavano sui moli alla disperata ricerca del “sogno italiano”, vagheggiato nelle notti passate a guardare le tv italiane. A partire da questi fatti di cronaca, la presente tesi intende considerare i diversi modi in cui alcuni quotidiani documentarono in quei mesi gli arrivi dei profughi albanesi in Italia, attraverso l'analisi di notizie, interviste e fotografie pubblicate dal «Corriere della Sera», «La Stampa», «l'Unità» e «Il Popolo». I primi due quotidiani fanno parte della stampa d'informazione, e gli ultimi sono organi di partito, il primo del Partito democratico della sinistra, il secondo della Democrazia cristiana. Qualsiasi giornale, anche se si rivolge ad un pubblico vasto ed eterogeneo, non è mai “imparziale” e, prima di “essere scelto”, “sceglie” i propri lettori, individuando i profili intorno a cui ritagliarsi. Anche sulla base di questa considerazione, la tesi ha permesso di evidenziare le differenti chiavi di lettura offerte dai quotidiani ai propri lettori, che rispecchiano le linee editoriali e le idee di fondo dei partiti politici di cui sono organi di stampa. «Il Popolo», quale organo della Democrazia cristiana, che nel 1991 rappresentava il maggior partito politico all'interno dello schieramento governativo, ha sempre sostenuto apertamente le scelte compiute dal governo italiano, sia nella fase emergenziale degli sbarchi, sia in seguito nella difficile ridistribuzione dei profughi sull'intero territorio nazionale, sia, infine, con l'azione di forza del rimpatrio dei migranti sbarcati a Bari nell'agosto 1991. «L'Unità», organo di stampa del Pds, partito schierato all'opposizione, si pone, invece su posizioni decisamente critiche nei confronti dei vertici governativi e delle scelte politiche da loro attuate. I quotidiani d'informazione «La Stampa» e il «Corriere della Sera» si rivolgono a un pubblico moderato ed eterogeneo. I toni espressi sono meno apertamente schierati, ma non per questo neutrali. Sostanzialmente i due quotidiani, pur nelle loro varie specificità e sfaccettature, presentano più analogie che differenze nell'affrontare il tema degli arrivi dei migranti albanesi e convergono in una sostanziale critica nei confronti dell'operato del governo italiano.
ITA
In 1991, in the span of six months, between March and August, the Italian coasts were the destination of the landings of about 48,000 Albanian refugees, fleeing the poverty and misery of a country bowed by more than forty years of communist regime. The dramatic images of the arrivals of thousands of people are still alive in the memory - crammed beyond belief on precarious boats that struggled to keep the waterline - who poured onto the docks in desperate search for the "Italian dream", longed for in the nights spent in watch Italian TV. Starting from these news events, this thesis intends to consider the different ways in which some newspapers documented the arrivals of Albanian refugees in Italy in those months, through the analysis of news, interviews and photographs published by the "Corriere della Sera", «La Stampa», «l'Unità» and «Il Popolo». The first two newspapers are part of the news press, and the last are party organs, the first of the Partito democratico della sinistra, the second of the Democrazia cristiana. Any newspaper, even if it is aimed at a vast and heterogeneous audience, is never "impartial" and, before "being chosen", "chooses" its readers, identifying the profiles around which to carve out. Also on the basis of this consideration, the thesis has allowed to highlight the different interpretations offered by the newspapers to their readers, which reflect the editorial lines and the basic ideas of the political parties of which they are press organs. "Il Popolo", as an organ of the Democrazia cristiana, which in 1991 represented the largest political party within the government, has always openly supported the choices made by the Italian government, both in the emergency phase of landings and later in the difficult redistribution of refugees throughout the country, and, finally, with the forceful action of the repatriation of migrants landed in Bari in August 1991. "L'Unità", the press organ of the PDS, a party deployed in the opposition, on the other hand, on decidedly critical positions towards government leaders and the political choices they have implemented. The news newspapers "La Stampa" and "Corriere della Sera" are aimed at a moderate and heterogeneous audience. The tones expressed are less openly deployed, but not neutral for this. Basically, the two newspapers, despite their various specificities and facets, have more similarities than differences in addressing the issue of the arrivals of Albanian migrants and converge in a substantial criticism of the work of the Italian government.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/156584