Il problema degli incendi boschivi è sempre più diffuso, specie nelle zone mediterranee, a causa dei cambiamenti climatici dovuti a molteplici fattori tra cui l'inquinamento atmosferico. Gli incendi rilasciano molti inquinanti nell'atmosfera pericolosi per la salute umana e nel nostro studio abbiamo voluto valutare il rilascio di particolato atmosferico (PM), attenzionando 4 siti all'interno della Regione Piemonte. Sono stati raccolti sia il PM10 che il PM2,5 in prossimità degli incendi presi in esame. In particolare, l'obiettivo di questo lavoro è stato di valutare la citotossicità, la genotossicità e gli effetti estrogenici dati da esposizioni a PM nei seguenti siti di interesse: Chiomonte, T.Consolata, Ceresole e Novara. I campionamenti di PM sono stati eseguiti dall'ente A.R.P.A Piemonte. Dai campioni ottenuti sono stati successivamente prodotti gli estratti organici (in DMSO); questi sono stati valutati in vitro sulla linea cellulare MELN e BEAS-2B. Abbiamo valutato la mutagenicità tramite test di Ames, la vitalità cellulare tramite test WST-1 e LHD e la genotossicità tramite test Comet. Tutti i test detti in precedenza sono stati utilizzati su cellule epiteliali bronchiali umane (BEAS-2B). Mentre sulle MELN è stato condotto un saggio reporter al fine di valutare l'attività estrogenica del PM.Tutti i siti hanno mostrato un alto livello di PM10 durante il periodo degli incendi. Gli estratti non hanno indotto alcun effetto citotossico o genotossico mentre si è notato un aumento dell'attività estrogenica che però a dosi più elevate andava diminuendo. Questa variazione è probabilmente dovuta a un'attività antagonista. Il seguente studio è servito a dimostrare che gli incendi peggiorano la qualità dell'aria e possono indurre un aumento di rischio di sviluppare determinate patologie, quindi è fondamentale condurre questi studi al fine di prevenire problemi importanti per la salute umana.
Citotossicità, genotossicità e attività estrogenica del PMl0 derivante da incendi di alcuni siti nella Regione Piemonte
PIZZO, ROBERTA RITA
2019/2020
Abstract
Il problema degli incendi boschivi è sempre più diffuso, specie nelle zone mediterranee, a causa dei cambiamenti climatici dovuti a molteplici fattori tra cui l'inquinamento atmosferico. Gli incendi rilasciano molti inquinanti nell'atmosfera pericolosi per la salute umana e nel nostro studio abbiamo voluto valutare il rilascio di particolato atmosferico (PM), attenzionando 4 siti all'interno della Regione Piemonte. Sono stati raccolti sia il PM10 che il PM2,5 in prossimità degli incendi presi in esame. In particolare, l'obiettivo di questo lavoro è stato di valutare la citotossicità, la genotossicità e gli effetti estrogenici dati da esposizioni a PM nei seguenti siti di interesse: Chiomonte, T.Consolata, Ceresole e Novara. I campionamenti di PM sono stati eseguiti dall'ente A.R.P.A Piemonte. Dai campioni ottenuti sono stati successivamente prodotti gli estratti organici (in DMSO); questi sono stati valutati in vitro sulla linea cellulare MELN e BEAS-2B. Abbiamo valutato la mutagenicità tramite test di Ames, la vitalità cellulare tramite test WST-1 e LHD e la genotossicità tramite test Comet. Tutti i test detti in precedenza sono stati utilizzati su cellule epiteliali bronchiali umane (BEAS-2B). Mentre sulle MELN è stato condotto un saggio reporter al fine di valutare l'attività estrogenica del PM.Tutti i siti hanno mostrato un alto livello di PM10 durante il periodo degli incendi. Gli estratti non hanno indotto alcun effetto citotossico o genotossico mentre si è notato un aumento dell'attività estrogenica che però a dosi più elevate andava diminuendo. Questa variazione è probabilmente dovuta a un'attività antagonista. Il seguente studio è servito a dimostrare che gli incendi peggiorano la qualità dell'aria e possono indurre un aumento di rischio di sviluppare determinate patologie, quindi è fondamentale condurre questi studi al fine di prevenire problemi importanti per la salute umana.File | Dimensione | Formato | |
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