This elaborate was born with the desire to analyze and describe the nature of homoerotic relationships within the social fabric of some cities of ancient Greece. More in detail, it was decided to address the role of paiderastia in Sparta, starting from a first consideration on the education system and its age groups and analyzing the context, the methods and conditions necessary for it to occur and be socially accepted. A second chapter was dedicated to homoerotic loves in Crete, whose reality turns out to be very similar to that of Sparta, but with an important difference: it seems that the paederastic ties maintained, in this seat, an elitist character. Even more different is the situation in Thebes, where paiderastia is not the only possible form of homoerotic love. It could be said that, in this polis, homosexual love between adults was also widespread, as evidenced by the testimony of the Sacred Battalion, of which we have news thanks, for example, to Plutarch and Polyenus. As for Athens, after briefly analyzing the contribution offered by vascular painting, it was possible to provide some considerations on the ways in which pederastic love could take place. Unlike Thebes, in this polis the homosexual relationship between adult individuals was in no way contemplated and in fact provided that whoever practiced it was strongly derided by his fellow citizens. Finally, it was decided to provide a synthetic picture relating to the homoerotic female relationship, of which the spartan and thiaso context of Sappho was analyzed. With regard to the latter, through the study of the erotic language adopted by the poetess, an attempt was made to understand if the loves within the educational context also pushed to real physical unions. From the study of all these realities, a strong link emerged between paiderastia, a consequence of which, for example, homosexuality can be considered, and initiation rites, of which some more or less modern contexts have been examined, with which some analogies have been noticed. Finally, we reasoned on the concept of social norm, trying to understand how it could influence the approach to these relationships. A sociological reading would not give a definitive answer, but would provide a new possible interpretative key, which could in fact soften the rigid schemes proposed so far for the interpretation of these habits, sometimes forgetting that, as a product of society itself, these norms were often not perceived in the same way by everyone: within a group, in fact, as the society of any Greek polis can be defined, there is a plurality of subjects that do not always align with common thinking.
Il presente elaborato nasce con la volontà di analizzare e descrivere la natura dei rapporti omoerotici all'interno del tessuto sociale di alcune città dell'antica Grecia. Più nel dettaglio, si è deciso di affrontare il ruolo della pederastia a Sparta, partendo da una prima considerazione sul sistema educativo e le relative classi di età e analizzando il contesto, le modalità e le condizioni necessarie affinché si potesse verificare e fosse socialmente accettata. Un secondo capitolo è stato dedicato agli amori omoerotici a Creta, la cui realtà risulta essere molto simile a quella di Sparta, ma con una differenza importante: pare che i legami pederastici mantenessero, in questa sede, un carattere elitario. Ancora più diversa è la situazione di Tebe, dove la pederastia non è l'unica forma di amore omoerotico possibile. Si potrebbe affermare che, in questa polis, fosse diffuso anche l'amore omosessuale tra adulti, come attesterebbe la testimonianza del Battaglione Sacro, del quale si hanno notizie grazie, per esempio, a Plutarco e a Polieno. Per quanto riguarda Atene, dopo aver analizzato brevemente il contributo offerto dalla pittura vascolare, è stato possibile fornire alcune considerazioni sulle modalità attraverso le quali l'amore pederastico poteva avere luogo. A differenza di Tebe, in questa polis il rapporto omosessuale tra individui adulti non era in nessun modo contemplato e prevedeva, di fatto, che chi la praticasse fosse fortemente deriso dai suoi concittadini. In ultimo, si è deciso di fornire un quadro sintetico relativo al rapporto omoerotico femminile, del quale è stato analizzato il contesto spartano e tiaso di Saffo. A proposito di quest'ultima, attraverso lo studio del linguaggio erotico adottato dalla poetessa, si è cercato di comprendere se gli amori all'interno del contesto educativo si spingessero anche a vere e proprie unioni fisiche. Dallo studio di tutte queste realtà, è emerso un forte legame tra la pederastia, conseguenza della quale, ad esempio, può essere considerata l'omosessualità, e i riti di iniziazione, di cui sono stati presi in esame alcuni contesti più o meno moderni, con i quali si sono notate alcune analogie. Si è, infine, ragionato sul concetto di norma sociale, cercando di comprendere come essa abbia potuto condizionare l'approccio a tali rapporti. Una lettura in chiave sociologica non darebbe una risposta definitiva, ma fornirebbe una nuova possibile chiave interpretativa, che possa ammorbidire, di fatto, i rigidi schemi, fino ad oggi proposti, per l'interpretazione di tali abitudini, talvolta dimenticandosi che, in quanto prodotto della società stessa, tali norme spesso non erano percepite allo stesso modo da tutti: all'interno di un gruppo, infatti, come può essere definita la società di una qualsiasi polis greca, esiste una pluralità di soggetti che non sempre si allineano al pensiero comune.
L'omosessualità nell'antica Grecia Tra istituzione e norma sociale
BERTI, MICHAEL
2019/2020
Abstract
Il presente elaborato nasce con la volontà di analizzare e descrivere la natura dei rapporti omoerotici all'interno del tessuto sociale di alcune città dell'antica Grecia. Più nel dettaglio, si è deciso di affrontare il ruolo della pederastia a Sparta, partendo da una prima considerazione sul sistema educativo e le relative classi di età e analizzando il contesto, le modalità e le condizioni necessarie affinché si potesse verificare e fosse socialmente accettata. Un secondo capitolo è stato dedicato agli amori omoerotici a Creta, la cui realtà risulta essere molto simile a quella di Sparta, ma con una differenza importante: pare che i legami pederastici mantenessero, in questa sede, un carattere elitario. Ancora più diversa è la situazione di Tebe, dove la pederastia non è l'unica forma di amore omoerotico possibile. Si potrebbe affermare che, in questa polis, fosse diffuso anche l'amore omosessuale tra adulti, come attesterebbe la testimonianza del Battaglione Sacro, del quale si hanno notizie grazie, per esempio, a Plutarco e a Polieno. Per quanto riguarda Atene, dopo aver analizzato brevemente il contributo offerto dalla pittura vascolare, è stato possibile fornire alcune considerazioni sulle modalità attraverso le quali l'amore pederastico poteva avere luogo. A differenza di Tebe, in questa polis il rapporto omosessuale tra individui adulti non era in nessun modo contemplato e prevedeva, di fatto, che chi la praticasse fosse fortemente deriso dai suoi concittadini. In ultimo, si è deciso di fornire un quadro sintetico relativo al rapporto omoerotico femminile, del quale è stato analizzato il contesto spartano e tiaso di Saffo. A proposito di quest'ultima, attraverso lo studio del linguaggio erotico adottato dalla poetessa, si è cercato di comprendere se gli amori all'interno del contesto educativo si spingessero anche a vere e proprie unioni fisiche. Dallo studio di tutte queste realtà, è emerso un forte legame tra la pederastia, conseguenza della quale, ad esempio, può essere considerata l'omosessualità, e i riti di iniziazione, di cui sono stati presi in esame alcuni contesti più o meno moderni, con i quali si sono notate alcune analogie. Si è, infine, ragionato sul concetto di norma sociale, cercando di comprendere come essa abbia potuto condizionare l'approccio a tali rapporti. Una lettura in chiave sociologica non darebbe una risposta definitiva, ma fornirebbe una nuova possibile chiave interpretativa, che possa ammorbidire, di fatto, i rigidi schemi, fino ad oggi proposti, per l'interpretazione di tali abitudini, talvolta dimenticandosi che, in quanto prodotto della società stessa, tali norme spesso non erano percepite allo stesso modo da tutti: all'interno di un gruppo, infatti, come può essere definita la società di una qualsiasi polis greca, esiste una pluralità di soggetti che non sempre si allineano al pensiero comune.File | Dimensione | Formato | |
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