L'elaborato si propone di analizzare il fenomeno della nuova emigrazione italiana in contrapposizione alle migrazioni del passato, ponendo attenzione alla categoria dei giovani italiani altamente scolarizzati, i cosiddetti high-skilled e al fenomeno del brain drain, il quale nel dibattito pubblico italiano sembra essere considerato una conseguenza derivante dai problemi della ricerca scientifica e che, nei fatti, è spesso causato dalla carenza di fondi e investimenti in Italia o per esempio dai livelli salariali eccessivamente bassi rispetto a quelli previsti in molti paesi stranieri. La responsabilità del fenomeno è da imputare alla poca attenzione da parte dei governi nei riguardi dell'attività scientifica, in quanto investire nella ricerca sembra non essere una buona strategia. In particolare, la tesi si propone di fare luce sulle motivazioni che spingono i giovani high-skilled italiani a spostarsi in un determinato paese d'approdo piuttosto che in un altro, nel tentativo di individuare i fattori che influenzano questa scelta. Nonostante sussistano degli elementi di continuità rispetto all'emigrazione italiana del passato – e ciò lo si riscontra sia nelle motivazioni principali che spingono alle partenze, sia nelle mete da raggiungere che spesso rimangono quelle del passato, sia nel fatto che ad emigrare sono sia i giovani che i meno giovani – sono anche presenti delle novità, come il fatto che, spesso e volentieri i progetti migratori intrapresi non sono definitivi, ma si configurano piuttosto come un susseguirsi di tappe, di partenze e ritorni che vengono portati avanti per raggiungere l'obiettivo di una soddisfazione personale, anche se con grandi difficoltà, il più delle volte economiche. La decisione di indagare su tale tematica deriva dalla convinzione secondo la quale, apprendendo le motivazioni che spingono all'abbandono del paese d'origine, sarà possibile fare luce sui limiti e le problematiche che rendono difficile contemplare un futuro in Italia per questa nuova generazione di emigrati, come anche ciò che impedisce una risoluzione positiva dell'instabile situazione del nostro mercato del lavoro, contribuendo forse a gettare le basi per predisporre politiche efficaci da parte del governo italiano.

I fattori che influenza le scelte migratorie degli high-skilled italiani

MESSINA, ANNALISA
2019/2020

Abstract

L'elaborato si propone di analizzare il fenomeno della nuova emigrazione italiana in contrapposizione alle migrazioni del passato, ponendo attenzione alla categoria dei giovani italiani altamente scolarizzati, i cosiddetti high-skilled e al fenomeno del brain drain, il quale nel dibattito pubblico italiano sembra essere considerato una conseguenza derivante dai problemi della ricerca scientifica e che, nei fatti, è spesso causato dalla carenza di fondi e investimenti in Italia o per esempio dai livelli salariali eccessivamente bassi rispetto a quelli previsti in molti paesi stranieri. La responsabilità del fenomeno è da imputare alla poca attenzione da parte dei governi nei riguardi dell'attività scientifica, in quanto investire nella ricerca sembra non essere una buona strategia. In particolare, la tesi si propone di fare luce sulle motivazioni che spingono i giovani high-skilled italiani a spostarsi in un determinato paese d'approdo piuttosto che in un altro, nel tentativo di individuare i fattori che influenzano questa scelta. Nonostante sussistano degli elementi di continuità rispetto all'emigrazione italiana del passato – e ciò lo si riscontra sia nelle motivazioni principali che spingono alle partenze, sia nelle mete da raggiungere che spesso rimangono quelle del passato, sia nel fatto che ad emigrare sono sia i giovani che i meno giovani – sono anche presenti delle novità, come il fatto che, spesso e volentieri i progetti migratori intrapresi non sono definitivi, ma si configurano piuttosto come un susseguirsi di tappe, di partenze e ritorni che vengono portati avanti per raggiungere l'obiettivo di una soddisfazione personale, anche se con grandi difficoltà, il più delle volte economiche. La decisione di indagare su tale tematica deriva dalla convinzione secondo la quale, apprendendo le motivazioni che spingono all'abbandono del paese d'origine, sarà possibile fare luce sui limiti e le problematiche che rendono difficile contemplare un futuro in Italia per questa nuova generazione di emigrati, come anche ciò che impedisce una risoluzione positiva dell'instabile situazione del nostro mercato del lavoro, contribuendo forse a gettare le basi per predisporre politiche efficaci da parte del governo italiano.
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