Emotion and cognition are among the most popular topics in the research world in fields as psychology and neuroscience. They have been investigated since the time of Aristotle until now, when scientists are trying to find out how these two factors interact and implement their influence on each other. Emotion are characterized by two dimensions: Valence and Arousal. Most studies have been focused on investigate the emotional influence on cognitive functions from the Arousal dimension. Our study tried to investigate these processes taking on account both dimensions of Arousal and Valence. Specifically, attributing a certain mood (Negative, Positive or Neutral) to subjects, through the administration of emotional video clips, we wanted to observe if this mood manipulation, could influence the performance of participants on a reinforcement learning task. Our assumption was based on the idea that higher Arousal levels allows to a better performance and hence better learning (Verguts & Notebaert, 2009). Despite the expectations, we couldn't find on our experiment significant results which could derive from an unsuccessful mood manipulation. The negative valenced clips seemed more efficient than the positives, which haven't brought significant differences in compare to the neutral clips. Although the assumptions of our study can be considered promising, a stronger mood manipulation could lead us to more satisfactory results. Moreover, we focused on the neurobiological substrates of these mechanisms underling the psychoneuroendocrinological functioning implied on the emotional influence on memory processes.
Emozione e cognizione hanno da sempre catturato l'interesse dei ricercatori nell'ambito della psicologia e delle neuroscienze. Dai tempi di Aristotele sino ai giorni nostri gli scienziati hanno cercato di comprendere l'influenza che questi due fenomeni esercitano reciprocamente l'uno sull'altro. Le emozioni sono caratterizzate da due dimensioni: Valenza e Arousal. La maggior parte delle ricerche si è focalizzata sull'indagine dell'influenza delle emozioni sul funzionamento cognitivo limitandosi ad osservare la dimensione dell'Arousal. Nel nostro studio abbiamo cercato di indagare questi processi, rivedendo e analizzando gli eventi neurobiologici e psiconeuroendocrinologici che mediano l'influenza delle emozioni sui processi di memoria. Nello specifico, abbiamo considerato entrambe le dimensioni dell'emozone: Arousal e Valenza e attribuendo un dato umore (Negativo, Positivo o Neutro) ai nostri soggetti attraverso la somministrazione di videoclips dotati di un certo valore emotivo, abbiamo cercato di testare se una certa manipolazione dell'umore fosse in grado di influenzare la performance dei partecipanti in un compito di apprendimento con rinforzo. I presupposti della nostra ricerca si basavano sulla teoria dell'adaptation by binding di Verguts e Notebaert (2009) secondo cui maggiori livelli di Arousal comporterebbero migliori livelli di performance nell'apprendimento. Nonostante le aspettative, non siamo stati in grado di ottenere risultati significativi probabilmente a causa di una debole manipolazione dell'umore. I video dotati di Valenza negativa si sono mostrati più efficaci rispetto a quelli positivi, i quali non hanno mostrato differenze significative rispetto ai video neutri. Nonostante ciò, i presupposti del nostro studio potrebbero essere considerati promettenti ed eventuali modifiche metodologiche sulla manipolazione dell'umore potrebbero condurre a risultati più soddisfacenti.
L'influenza delle Emozioni sui processi di Memoria e correlati psiconeuroendocrinologici
ARBA, CRISTINA
2015/2016
Abstract
Emozione e cognizione hanno da sempre catturato l'interesse dei ricercatori nell'ambito della psicologia e delle neuroscienze. Dai tempi di Aristotele sino ai giorni nostri gli scienziati hanno cercato di comprendere l'influenza che questi due fenomeni esercitano reciprocamente l'uno sull'altro. Le emozioni sono caratterizzate da due dimensioni: Valenza e Arousal. La maggior parte delle ricerche si è focalizzata sull'indagine dell'influenza delle emozioni sul funzionamento cognitivo limitandosi ad osservare la dimensione dell'Arousal. Nel nostro studio abbiamo cercato di indagare questi processi, rivedendo e analizzando gli eventi neurobiologici e psiconeuroendocrinologici che mediano l'influenza delle emozioni sui processi di memoria. Nello specifico, abbiamo considerato entrambe le dimensioni dell'emozone: Arousal e Valenza e attribuendo un dato umore (Negativo, Positivo o Neutro) ai nostri soggetti attraverso la somministrazione di videoclips dotati di un certo valore emotivo, abbiamo cercato di testare se una certa manipolazione dell'umore fosse in grado di influenzare la performance dei partecipanti in un compito di apprendimento con rinforzo. I presupposti della nostra ricerca si basavano sulla teoria dell'adaptation by binding di Verguts e Notebaert (2009) secondo cui maggiori livelli di Arousal comporterebbero migliori livelli di performance nell'apprendimento. Nonostante le aspettative, non siamo stati in grado di ottenere risultati significativi probabilmente a causa di una debole manipolazione dell'umore. I video dotati di Valenza negativa si sono mostrati più efficaci rispetto a quelli positivi, i quali non hanno mostrato differenze significative rispetto ai video neutri. Nonostante ciò, i presupposti del nostro studio potrebbero essere considerati promettenti ed eventuali modifiche metodologiche sulla manipolazione dell'umore potrebbero condurre a risultati più soddisfacenti.File | Dimensione | Formato | |
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