«La botte e il violino» (1964-1966), house organ nato sotto la direzione di Sinisgalli per il mobilificio Mobili Mim di Roma, prende vita come un'indagine ed un'esplorazione del mondo dell'architettura, dell'arredamento e dell'arte, con uno sguardo attento al panorama letterario e un vivo interesse per le tendenze attive nella società contemporanea, il tutto accompagnato da un raffinato repertorio figurativo. In questo contesto le personalità coinvolte nella produzione dei contenuti offrono brani letterari, saggi critici, analisi sulla storia dell'architettura e dell'arte, indagini sul costume contemporaneo, proponendo una visione della realtà e della storia della cultura poliedrica. Questo lavoro si propone di indagare approfonditamente l'esperienza editoriale sinisgalliana, prestando particolare attenzione al modo in cui argomenti di letteratura, arte e design si sono fusi per dare vita ad una pubblicazione estremamente raffinata sia dal punto di vista culturale che estetico. La pubblicazione viene spesso ricordata nella produzione editoriale diretta da Sinisgalli, ma non aveva ancora trovato un'analisi approfondita dei materiali pubblicati negli otto fascicoli usciti tra il giugno 1964 e l'aprile 1966. Questo lavoro si propone quindi di indagare attentamente le scelte editoriali che hanno tracciato il profilo contenutistico, culturale ed estetico della terza rassegna sinigalliana. Verranno analizzati i precedenti culturali e il pensiero filosofico alla base dell'esperienza, e soprattutto i contributi che hanno dato vita alla pubblicazione, cercando di riprendere in essi le fila di un discorso culturale unitario sullo stato della cultura e della società contemporanea. Sarà interessante scoprire i riferimenti letterari e culturali attivi negli ambiti delle singole discipline, e come il discorso portato avanti lungo tutto il percorso della rivista si leghi ad esperienze parallele e contemporanee nel campo non solo della letteratura, ma anche dell'architettura e del design, non tralasciando le più recenti manifestazioni dell'avanguardia e del dibattito culturale su di essa. Pari interesse avrà scoprire le molteplici personalità che hanno preso parte al progetto come collaboratori di Sinisgalli (unico direttore editoriale per tutta la durata della pubblicazione, con il solo aiuto del fratello Vincenzo), nella quasi totalità personaggi di assoluto rilievo nel campo della cultura e della critica novecentesca. Per agevolare una disamina attenta, il corpo dei testi pubblicati verrà diviso secondo le aree tematiche principali incontrate, e sarà presente anche una sezione dedicata all'unica rubrica redazionale presente all'interno della rassegna: Il divano. Sarà poi possibile trovare in appendice un dettagliato sommario di ogni numero, e l'elenco dei contributi apparsi relativi ad ogni singolo autore. L'analisi della produzione testuale non tralascerà di offrire uno sguardo e un approfondimento anche sulla componente iconografica della rivista, di grandissimo rilievo per le personalità coinvolte nella realizzazione di un vero e proprio «repertorio di design e di disegno», nella declinazione dei contributi figurativi delle tavole fuori testo, e nella scelta delle sofisticate copertine costruite con sapienza, concretizzandosi nella produzione di uno dei prodotti visivi dalla valenza estetica più raffinata del panorama contemporaneo.
"La botte e il violino" (1964-1966). Una rivista tra letteratura e design.
GIOLITO, FLAVIA
2015/2016
Abstract
«La botte e il violino» (1964-1966), house organ nato sotto la direzione di Sinisgalli per il mobilificio Mobili Mim di Roma, prende vita come un'indagine ed un'esplorazione del mondo dell'architettura, dell'arredamento e dell'arte, con uno sguardo attento al panorama letterario e un vivo interesse per le tendenze attive nella società contemporanea, il tutto accompagnato da un raffinato repertorio figurativo. In questo contesto le personalità coinvolte nella produzione dei contenuti offrono brani letterari, saggi critici, analisi sulla storia dell'architettura e dell'arte, indagini sul costume contemporaneo, proponendo una visione della realtà e della storia della cultura poliedrica. Questo lavoro si propone di indagare approfonditamente l'esperienza editoriale sinisgalliana, prestando particolare attenzione al modo in cui argomenti di letteratura, arte e design si sono fusi per dare vita ad una pubblicazione estremamente raffinata sia dal punto di vista culturale che estetico. La pubblicazione viene spesso ricordata nella produzione editoriale diretta da Sinisgalli, ma non aveva ancora trovato un'analisi approfondita dei materiali pubblicati negli otto fascicoli usciti tra il giugno 1964 e l'aprile 1966. Questo lavoro si propone quindi di indagare attentamente le scelte editoriali che hanno tracciato il profilo contenutistico, culturale ed estetico della terza rassegna sinigalliana. Verranno analizzati i precedenti culturali e il pensiero filosofico alla base dell'esperienza, e soprattutto i contributi che hanno dato vita alla pubblicazione, cercando di riprendere in essi le fila di un discorso culturale unitario sullo stato della cultura e della società contemporanea. Sarà interessante scoprire i riferimenti letterari e culturali attivi negli ambiti delle singole discipline, e come il discorso portato avanti lungo tutto il percorso della rivista si leghi ad esperienze parallele e contemporanee nel campo non solo della letteratura, ma anche dell'architettura e del design, non tralasciando le più recenti manifestazioni dell'avanguardia e del dibattito culturale su di essa. Pari interesse avrà scoprire le molteplici personalità che hanno preso parte al progetto come collaboratori di Sinisgalli (unico direttore editoriale per tutta la durata della pubblicazione, con il solo aiuto del fratello Vincenzo), nella quasi totalità personaggi di assoluto rilievo nel campo della cultura e della critica novecentesca. Per agevolare una disamina attenta, il corpo dei testi pubblicati verrà diviso secondo le aree tematiche principali incontrate, e sarà presente anche una sezione dedicata all'unica rubrica redazionale presente all'interno della rassegna: Il divano. Sarà poi possibile trovare in appendice un dettagliato sommario di ogni numero, e l'elenco dei contributi apparsi relativi ad ogni singolo autore. L'analisi della produzione testuale non tralascerà di offrire uno sguardo e un approfondimento anche sulla componente iconografica della rivista, di grandissimo rilievo per le personalità coinvolte nella realizzazione di un vero e proprio «repertorio di design e di disegno», nella declinazione dei contributi figurativi delle tavole fuori testo, e nella scelta delle sofisticate copertine costruite con sapienza, concretizzandosi nella produzione di uno dei prodotti visivi dalla valenza estetica più raffinata del panorama contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/156174