Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) sono definibili come progetti finalizzati a migliorare la salute e il benessere delle persone con l’ausilio di animali. Sono progetti con valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa, rivolti prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche ad individui sani. Negli ultimi anni, si è assistito ad un incremento degli studi sul ruolo che la relazione uomo-animale può avere sul miglioramento della qualità della vita. L’occuparsi di un animale risulta essere gratificante dal punto di vista affettivo e relazionale; offre inoltre occasioni di socializzazione, favorendo così i rapporti interpersonali e a livello individuale può fungere da ammortizzatore in particolari situazioni di stress e conflittualità. Parallelamente, le ricerche si sono concentrate sulla valutazione del benessere degli animali coinvolti in attività assistite indagando vari parametri, clinici, fisiologici e comportamentali, al fine di garantire una ottimale gestione degli animali tutelandone il loro benessere fisico e psicologico. Scopo del presente elaborato è stato presentare lo stato dell’arte inerente alle ricerche condotte sul benessere dei cani co-terapeuti coinvolti negli interventi assistiti con gli animali con particolare riferimento ad attività svolte in strutture sanitarie, sottolineando altresì l’importanza che rivestono sull’equilibrio psicofisico dell’uomo adulto, anziano e nel bambino. È stato anche evidenziato come queste esperienze possano portare beneficio all’animale e arricchirlo a livello esperienziale, grazie ad uno stretto rapporto, quasi simbiotico, tra il cane ed il suo coadiutore, che è condizione necessaria affinché vi sia un’ottimale riuscita del progetto. Il cane, infatti, per le sue caratteristiche etologiche è una specie sociale, che trae giovamento non solo con l’interazione con i conspecifici, ma anche dalla cooperazione con l’uomo. I cani, se ben preparati, educati correttamente e gestiti in modo ottimale nel rispetto del loro benessere, non dimostrano condizioni di disagio per le situazioni a cui vanno incontro durante le sedute di attività, disagio che può essere evidenziato dalla manifestazione di pattern comportamentali definiti segnali calmanti o valutato raccogliendo in modo non invasivo campioni biologici, quali saliva, feci o pelo, determinando la concentrazione di cortisolo presente nei campioni raccolti. Infine, fondamentale risulta essere la preparazione e la professionalità del coadiutore, che deve essere in grado di riconoscere i segnali manifestati dagli animali impiegati, anche non di proprietà, in modo da mettere sempre al primo posto la salvaguardia del benessere dell’animale co-terapeuta e la sicurezza del fruitore dell’attività.

Interventi Assistiti con gli Animali e benessere: stato dell’arte e approfondimento sull’impiego del cane nelle strutture sanitarie

LILLO, CARLOTTA
2020/2021

Abstract

Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) sono definibili come progetti finalizzati a migliorare la salute e il benessere delle persone con l’ausilio di animali. Sono progetti con valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa, rivolti prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche ad individui sani. Negli ultimi anni, si è assistito ad un incremento degli studi sul ruolo che la relazione uomo-animale può avere sul miglioramento della qualità della vita. L’occuparsi di un animale risulta essere gratificante dal punto di vista affettivo e relazionale; offre inoltre occasioni di socializzazione, favorendo così i rapporti interpersonali e a livello individuale può fungere da ammortizzatore in particolari situazioni di stress e conflittualità. Parallelamente, le ricerche si sono concentrate sulla valutazione del benessere degli animali coinvolti in attività assistite indagando vari parametri, clinici, fisiologici e comportamentali, al fine di garantire una ottimale gestione degli animali tutelandone il loro benessere fisico e psicologico. Scopo del presente elaborato è stato presentare lo stato dell’arte inerente alle ricerche condotte sul benessere dei cani co-terapeuti coinvolti negli interventi assistiti con gli animali con particolare riferimento ad attività svolte in strutture sanitarie, sottolineando altresì l’importanza che rivestono sull’equilibrio psicofisico dell’uomo adulto, anziano e nel bambino. È stato anche evidenziato come queste esperienze possano portare beneficio all’animale e arricchirlo a livello esperienziale, grazie ad uno stretto rapporto, quasi simbiotico, tra il cane ed il suo coadiutore, che è condizione necessaria affinché vi sia un’ottimale riuscita del progetto. Il cane, infatti, per le sue caratteristiche etologiche è una specie sociale, che trae giovamento non solo con l’interazione con i conspecifici, ma anche dalla cooperazione con l’uomo. I cani, se ben preparati, educati correttamente e gestiti in modo ottimale nel rispetto del loro benessere, non dimostrano condizioni di disagio per le situazioni a cui vanno incontro durante le sedute di attività, disagio che può essere evidenziato dalla manifestazione di pattern comportamentali definiti segnali calmanti o valutato raccogliendo in modo non invasivo campioni biologici, quali saliva, feci o pelo, determinando la concentrazione di cortisolo presente nei campioni raccolti. Infine, fondamentale risulta essere la preparazione e la professionalità del coadiutore, che deve essere in grado di riconoscere i segnali manifestati dagli animali impiegati, anche non di proprietà, in modo da mettere sempre al primo posto la salvaguardia del benessere dell’animale co-terapeuta e la sicurezza del fruitore dell’attività.
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