Il Business Plan è uno strumento di programmazione e simulazione delle dinamiche aziendali ed è costituito dall’insieme di più documenti tra di loro correlati, suddivisi per ordine qualitativo e quantitativo. Il BP è inoltre un forte mezzo di comunicazione, sia interno, verso il management, gli amministratori, dipendenti, soci ed altri stakeholder, che esterno all’impresa, verso destinatari come futuri soci, banche ed altri finanziatori. Si riferisce solitamente ad un orizzonte temporale compreso tra i 3 e 5 anni e in fase di realizzazione bisogna sempre tenere conto di alcuni principi generali, quali chiarezza, completezza, affidabilità e attendibilità dei dati e delle ipotesi nei processi di analisi, con lo scopo di avere proiezioni economico/finanziarie precise e verosimili. La sua struttura è a capitoli, all’interno dei quali vengono descritti tutti gli aspetti del progetto imprenditoriale. Diviene di assoluta priorità rendere interessante e sintetica la sezione che per prima verrà presentata ai destinatari, in maniera tale da aumentare le probabilità di successo. Tra le varie informazioni che ogni BP deve sempre riportare vi sono i riferimenti all’esperienza dell’imprenditore e/o delle figure fondamentali come gli amministratori coinvolti nel progetto ed al loro know-how sviluppato in esperienze pregresse all’interno del settore di riferimento, oppure in altri campi. Un altro dettaglio essenziale da indicare riguarda le risorse necessarie ad avviare il progetto, indicando se queste sono già possedute, o possono essere acquisite tramite terzi, oltre a rendere evidenti i mezzi con cui remunerare il capitale di debito e quello di rischio.I punti riassunti in questa prima parte introduttiva, verranno poi approfonditi nei capitoli successivi, descrivendo in modo dettagliato tutti gli aspetti e le aree aziendali coinvolte. Il BP richiede il coinvolgimento di numerose aree aziendale e da ciò si possono trarre numerosi benefici in termini di autoconsapevolezza dei propri punti di forza e debolezza, oltre a permettere di individuare eventuali inefficienze e margini di miglioramento. Il presente elaborato si propone di illustrare, attraverso l’utilizzo di casi aziendali, il potenziale di questo strumento nella programmazione delle scelte strategiche aziendali ed il suo riflesso sulle performance della stessa. Nel primo capitolo, viene introdotto il concetto di Business Plan, lo sviluppo del piano commerciale, di quello tecnico operative ed il piano delle risorse umane. Il secondo capitolo spiega il piano con una chiave di lettura quantitativa, riprendendo i concetti che dovrebbero essere espressi, i dati necessari per redarlo e i risultati che si possono ottenere al termine della stesura. Si parlerà pertanto di fattibilità economico-finanziaria, ricercando la praticabilità operativa del progetto. Nel terzo capitolo vengono esposti tre casi, inerenti rispettivamente ad un’azienda in fase di start up, una in corso di operatività ed una in stato di crisi, analizzando per ciascuna i fabbisogni e le strategie ed il processo di spinta integrativa tra le diverse aree aziendali. Infine, nel capitolo finale, vengono tratte le conclusioni dell’elaborato, delineando l’uso corretto della sequenza di dati ottenuta e le molteplici determinazioni.

Business Plan: il Bilancio previsionale come strumento per la valutazione del progetto d'impresa

DROVETTI, GIOVANNI
2020/2021

Abstract

Il Business Plan è uno strumento di programmazione e simulazione delle dinamiche aziendali ed è costituito dall’insieme di più documenti tra di loro correlati, suddivisi per ordine qualitativo e quantitativo. Il BP è inoltre un forte mezzo di comunicazione, sia interno, verso il management, gli amministratori, dipendenti, soci ed altri stakeholder, che esterno all’impresa, verso destinatari come futuri soci, banche ed altri finanziatori. Si riferisce solitamente ad un orizzonte temporale compreso tra i 3 e 5 anni e in fase di realizzazione bisogna sempre tenere conto di alcuni principi generali, quali chiarezza, completezza, affidabilità e attendibilità dei dati e delle ipotesi nei processi di analisi, con lo scopo di avere proiezioni economico/finanziarie precise e verosimili. La sua struttura è a capitoli, all’interno dei quali vengono descritti tutti gli aspetti del progetto imprenditoriale. Diviene di assoluta priorità rendere interessante e sintetica la sezione che per prima verrà presentata ai destinatari, in maniera tale da aumentare le probabilità di successo. Tra le varie informazioni che ogni BP deve sempre riportare vi sono i riferimenti all’esperienza dell’imprenditore e/o delle figure fondamentali come gli amministratori coinvolti nel progetto ed al loro know-how sviluppato in esperienze pregresse all’interno del settore di riferimento, oppure in altri campi. Un altro dettaglio essenziale da indicare riguarda le risorse necessarie ad avviare il progetto, indicando se queste sono già possedute, o possono essere acquisite tramite terzi, oltre a rendere evidenti i mezzi con cui remunerare il capitale di debito e quello di rischio.I punti riassunti in questa prima parte introduttiva, verranno poi approfonditi nei capitoli successivi, descrivendo in modo dettagliato tutti gli aspetti e le aree aziendali coinvolte. Il BP richiede il coinvolgimento di numerose aree aziendale e da ciò si possono trarre numerosi benefici in termini di autoconsapevolezza dei propri punti di forza e debolezza, oltre a permettere di individuare eventuali inefficienze e margini di miglioramento. Il presente elaborato si propone di illustrare, attraverso l’utilizzo di casi aziendali, il potenziale di questo strumento nella programmazione delle scelte strategiche aziendali ed il suo riflesso sulle performance della stessa. Nel primo capitolo, viene introdotto il concetto di Business Plan, lo sviluppo del piano commerciale, di quello tecnico operative ed il piano delle risorse umane. Il secondo capitolo spiega il piano con una chiave di lettura quantitativa, riprendendo i concetti che dovrebbero essere espressi, i dati necessari per redarlo e i risultati che si possono ottenere al termine della stesura. Si parlerà pertanto di fattibilità economico-finanziaria, ricercando la praticabilità operativa del progetto. Nel terzo capitolo vengono esposti tre casi, inerenti rispettivamente ad un’azienda in fase di start up, una in corso di operatività ed una in stato di crisi, analizzando per ciascuna i fabbisogni e le strategie ed il processo di spinta integrativa tra le diverse aree aziendali. Infine, nel capitolo finale, vengono tratte le conclusioni dell’elaborato, delineando l’uso corretto della sequenza di dati ottenuta e le molteplici determinazioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/156111