The technological development and the spread of mobile phones first and then of smartphones has led to further doubts regarding the possible effects that electromagnetic waves, more precisely those at radiofrequency (RF), produced by them can cause. In physics, a wave is a perturbation consisting of the variation in pressure, temperature, intensity of the electric field or other physical quantities around its equilibrium position that propagates in space and is able to transfer energy from one point to another by means of a periodic displacement of the particles present in the propagation medium without displacement of matter, a mechanism known as wave motion. A sine harmonic wave is composed of regular repetitions of oscillations along the axis of the direction of propagation. Furthermore, while longitudinal waves, also defined as mechanical ones, need a means for propagation, like sound waves, transverse ones can also propagate in vacuum at a speed equal to that of light (c), corresponding to 3 • 10^8 m/s. Despite the diversity of individuals present in the general population and the different electrical and morphological characteristics of biological tissues, it is possible to quantify, through laboratory simulations, the amount of power absorbed locally by biological tissues (SAR) exposed to the RF waves emitted by the devices. furnishings. Considering the effects ascertained by science, international and European regulations define exposure limit values ​​that mobile phone manufacturers must comply with in order to place their mobile devices on the market. As regards head and torso, the limits correspond to 2 W/kg for the general population and 4 W/kg for workers. In this thesis the SAR values ​​related to different models of mobile phones and smartphones explicitly declared by some of the main mobile phone manufacturers are taken into consideration. The collection and review of these data has two main objectives: the first is to evaluate any changes and variations in the specific absorption rate values ​​over the years and between different generations of mobile devices; the second, to verify that these values ​​are clearly communicated to potential buyers and check if there are explanations and/or clarifications of the possible risks that may arise from localized exposure to RF waves emitted by mobile phones. The declared values ​​are all below the imposed limits, despite the presence of rather high peak values ​​also related to the most recent generations (3G and 4G) both for the head (1.79 W/kg) and for the bust (1.89 W/kg) although these last generations lead to a more efficient power control with consequent reduction of the average power expressed by mobile phones compared to older generations (2G). The communication of producers to possible buyers is carried out, albeit with some slight differences, with similar methodologies, with advice on how to further reduce exposure to RF waves emitted by mobile devices. Additional information is expected on cell phone emissions due to the new 5G generation standard that will be made available on the market by the end of 2021.

Lo sviluppo tecnologico e la diffusione dei telefoni cellulari prima e degli smartphone poi ha portato ad ulteriori dubbi riguardanti i possibili effetti che possono causare le onde elettromagnetiche, più precisamente quelle a radiofrequenza (RF), prodotte dagli stessi. In fisica, un’onda è una perturbazione costituita dalla variazione di pressione, temperatura, intensità del campo elettrico o altre grandezze fisiche attorno alla sua posizione di equilibrio che si propaga nello spazio ed è in grado di trasferire energia da un punto ad un altro mediante uno spostamento periodico delle particelle presenti nel mezzo di propagazione senza spostamento di materia, meccanismo noto come moto ondulatorio. Un’onda armonica sinusoidale è composta da delle ripetizioni regolari di oscillazioni lungo l’asse della direzione di propagazione. Inoltre, mentre le onde longitudinali, definite anche come meccaniche, necessitano di un mezzo per la propagazione, come le onde sonore, quelle trasversali possono propagarsi anche nel vuoto ad una velocità pari a quella della luce (c), corrispondente a 3•10^8 m/s. Nonostante la diversità degli individui presenti nella popolazione generale e le differenti caratteristiche elettriche e morfologiche dei tessuti biologici, è possibile quantificare, mediante delle simulazioni effettuate in laboratorio, la quantità di potenza assorbita localmente dai tessuti biologici (SAR) esposti alle onde RF emesse dai dispositivi mobili. Considerando gli effetti accertati dalla scienza, le normative internazionali ed europee definiscono dei valori limite di esposizione ai quali i produttori di telefonia mobile devono attenersi per immettere i propri dispositivi mobili sul mercato. I limiti corrispondono, per quanto riguarda testa e busto, a 2 W/kg per la popolazione generale ed a 4 W/kg per i lavoratori. In questa tesi vengono presi in considerazione i valori di SAR relativi a diversi modelli di telefoni cellulari e smartphone dichiarati esplicitamente da alcuni dei principali produttori di telefoni cellulari. La raccolta e la riesamina di questi dati ha due obiettivi principali: il primo è quello di valutare eventuali cambiamenti e variazioni dei valori di tasso di assorbimento specifico nel corso degli anni e tra diverse generazioni di dispositivi mobili; il secondo, di verificare che questi valori vengano comunicati in maniera chiara ai possibili acquirenti e controllare se sono presenti spiegazioni e/o chiarimenti dei possibili rischi che possono derivare dall’esposizione localizzata alle onde RF emesse dai telefoni cellulari. I valori dichiarati risultano essere tutti sotto i limiti imposti, nonostante siano presenti dei valori di picco piuttosto alti relativi anche alle generazioni più recenti (3G e 4G) sia per quanto riguarda la testa (1.79 W/kg), sia per il busto (1.89 W/kg) nonostante queste ultime generazioni portino ad un controllo di potenza più efficiente con conseguente riduzione della potenza media espressa dai telefoni cellulari rispetto alle generazioni meno recenti (2G). La comunicazione dei produttori verso i possibili acquirenti viene effettuata, seppur con qualche lieve differenza, con metodologie simili, con consigli su come ridurre ulteriormente le esposizioni alle onde RF emesse dai dispositivi mobili. Si attendono informazioni aggiuntive inerenti alle emissioni dei telefoni cellulari dovute al nuovo standard di generazione 5G che verrà reso disponibile sul mercato entro fine 2021.

Effetti biologici derivanti dall'utilizzo dei telefoni cellulari.

ALESSIO, OMAR
2020/2021

Abstract

Lo sviluppo tecnologico e la diffusione dei telefoni cellulari prima e degli smartphone poi ha portato ad ulteriori dubbi riguardanti i possibili effetti che possono causare le onde elettromagnetiche, più precisamente quelle a radiofrequenza (RF), prodotte dagli stessi. In fisica, un’onda è una perturbazione costituita dalla variazione di pressione, temperatura, intensità del campo elettrico o altre grandezze fisiche attorno alla sua posizione di equilibrio che si propaga nello spazio ed è in grado di trasferire energia da un punto ad un altro mediante uno spostamento periodico delle particelle presenti nel mezzo di propagazione senza spostamento di materia, meccanismo noto come moto ondulatorio. Un’onda armonica sinusoidale è composta da delle ripetizioni regolari di oscillazioni lungo l’asse della direzione di propagazione. Inoltre, mentre le onde longitudinali, definite anche come meccaniche, necessitano di un mezzo per la propagazione, come le onde sonore, quelle trasversali possono propagarsi anche nel vuoto ad una velocità pari a quella della luce (c), corrispondente a 3•10^8 m/s. Nonostante la diversità degli individui presenti nella popolazione generale e le differenti caratteristiche elettriche e morfologiche dei tessuti biologici, è possibile quantificare, mediante delle simulazioni effettuate in laboratorio, la quantità di potenza assorbita localmente dai tessuti biologici (SAR) esposti alle onde RF emesse dai dispositivi mobili. Considerando gli effetti accertati dalla scienza, le normative internazionali ed europee definiscono dei valori limite di esposizione ai quali i produttori di telefonia mobile devono attenersi per immettere i propri dispositivi mobili sul mercato. I limiti corrispondono, per quanto riguarda testa e busto, a 2 W/kg per la popolazione generale ed a 4 W/kg per i lavoratori. In questa tesi vengono presi in considerazione i valori di SAR relativi a diversi modelli di telefoni cellulari e smartphone dichiarati esplicitamente da alcuni dei principali produttori di telefoni cellulari. La raccolta e la riesamina di questi dati ha due obiettivi principali: il primo è quello di valutare eventuali cambiamenti e variazioni dei valori di tasso di assorbimento specifico nel corso degli anni e tra diverse generazioni di dispositivi mobili; il secondo, di verificare che questi valori vengano comunicati in maniera chiara ai possibili acquirenti e controllare se sono presenti spiegazioni e/o chiarimenti dei possibili rischi che possono derivare dall’esposizione localizzata alle onde RF emesse dai telefoni cellulari. I valori dichiarati risultano essere tutti sotto i limiti imposti, nonostante siano presenti dei valori di picco piuttosto alti relativi anche alle generazioni più recenti (3G e 4G) sia per quanto riguarda la testa (1.79 W/kg), sia per il busto (1.89 W/kg) nonostante queste ultime generazioni portino ad un controllo di potenza più efficiente con conseguente riduzione della potenza media espressa dai telefoni cellulari rispetto alle generazioni meno recenti (2G). La comunicazione dei produttori verso i possibili acquirenti viene effettuata, seppur con qualche lieve differenza, con metodologie simili, con consigli su come ridurre ulteriormente le esposizioni alle onde RF emesse dai dispositivi mobili. Si attendono informazioni aggiuntive inerenti alle emissioni dei telefoni cellulari dovute al nuovo standard di generazione 5G che verrà reso disponibile sul mercato entro fine 2021.
ITA
The technological development and the spread of mobile phones first and then of smartphones has led to further doubts regarding the possible effects that electromagnetic waves, more precisely those at radiofrequency (RF), produced by them can cause. In physics, a wave is a perturbation consisting of the variation in pressure, temperature, intensity of the electric field or other physical quantities around its equilibrium position that propagates in space and is able to transfer energy from one point to another by means of a periodic displacement of the particles present in the propagation medium without displacement of matter, a mechanism known as wave motion. A sine harmonic wave is composed of regular repetitions of oscillations along the axis of the direction of propagation. Furthermore, while longitudinal waves, also defined as mechanical ones, need a means for propagation, like sound waves, transverse ones can also propagate in vacuum at a speed equal to that of light (c), corresponding to 3 • 10^8 m/s. Despite the diversity of individuals present in the general population and the different electrical and morphological characteristics of biological tissues, it is possible to quantify, through laboratory simulations, the amount of power absorbed locally by biological tissues (SAR) exposed to the RF waves emitted by the devices. furnishings. Considering the effects ascertained by science, international and European regulations define exposure limit values ​​that mobile phone manufacturers must comply with in order to place their mobile devices on the market. As regards head and torso, the limits correspond to 2 W/kg for the general population and 4 W/kg for workers. In this thesis the SAR values ​​related to different models of mobile phones and smartphones explicitly declared by some of the main mobile phone manufacturers are taken into consideration. The collection and review of these data has two main objectives: the first is to evaluate any changes and variations in the specific absorption rate values ​​over the years and between different generations of mobile devices; the second, to verify that these values ​​are clearly communicated to potential buyers and check if there are explanations and/or clarifications of the possible risks that may arise from localized exposure to RF waves emitted by mobile phones. The declared values ​​are all below the imposed limits, despite the presence of rather high peak values ​​also related to the most recent generations (3G and 4G) both for the head (1.79 W/kg) and for the bust (1.89 W/kg) although these last generations lead to a more efficient power control with consequent reduction of the average power expressed by mobile phones compared to older generations (2G). The communication of producers to possible buyers is carried out, albeit with some slight differences, with similar methodologies, with advice on how to further reduce exposure to RF waves emitted by mobile devices. Additional information is expected on cell phone emissions due to the new 5G generation standard that will be made available on the market by the end of 2021.
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