La struttura della tesi ripropone metaforicamente il percorso professionale del dirigente della P.A., sin dall’immissione in ruolo, con la “scoperta” delle peculiari caratteristiche, funzioni e fini dei vari contesti istituzionali, nonché degli ambiti che definiscono tali contesti. Insieme alla conoscenza dei contesti operativi avviene la progressiva scoperta e “appropriazione” del ruolo e delle funzioni del dirigente, con la parallela e progressiva scoperta dei limiti, delle contraddizioni, degli aspetti (a volte) paradossali esistenti nell’interrelazione tra, da una parte, ruolo e funzioni di questa figura professionale e, dall’altra, caratteristiche, funzioni e fini istituzionali della P.A.. Inevitabilmente arriva anche il momento del confronto con i nodi problematici che il dirigente incontra nella quotidiana operatività, che sono il risultato di un’interazione tra le richieste della normativa, l’organizzazione degli uffici, la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, e le caratteristiche dell’utenza dei servizi pubblici che dirige. Dall'analisi di tali nodi problematici emerge e si delinea il bisogno, l'esigenza di un'adeguata formazione sia sul piano normativo che sul piano organizzativo-gestionale, come pure sul piano psicosociale, ovvero una formazione intesa quale prezioso strumento per la costruzione di una professionalità all’altezza di ciò che è oggi richiesto al dirigente pubblico. Dal percorso effettuato lungo il nostro lavoro è emerso come la formazione sia indispensabile per costruire una professionalità complessa e articolata, all’altezza dei tempi e delle sfide odierne, centrata sulle dimensioni del sapere (le conoscenze), del saper fare (le competenze) e del saper essere (le meta-competenze). Lo sviluppo di tale filo conduttore ci ha portato a definire una “valigia” professionale del dirigente di taglio giuridico-economico-finanziario, organizzativo-gestionale e psicosociale, da cui poter trarre: teorie per dare senso alle realtà operative (le organizzazioni e i territori), modelli con cui connettere ed articolare le informazioni raccolte, metodologie e tecniche con le quali muoversi, organizzare e verificare le proprie azioni, capacità di osservazione e riflessione continua sulle modalità con le quali viene gestito e vissuto il proprio ruolo (da sé e dagli altri). Le esigenze formative dei dirigenti sono, come abbiamo visto, articolate e differenziate: la formazione deve, di conseguenza, cominciare a dare risposte in tal senso. La nostra proposta è di costruire un equilibrio complesso tra una formazione specifica, che sappia cioè riempire e definire i contenuti di questo ruolo, e nello stesso tempo aperta, quindi in grado di confrontarsi con le varie dimensioni del contesto operativo e sociale. Una formazione, inoltre, che sappia preparare alla “complessità”, che sappia cioè sviluppare e sostenere un pensiero complesso, nonché competenze complesse, che rendano il dirigente capace di confrontarsi adeguatamente con una realtà sempre più complessa.

Evoluzione della dirigenza pubblica: competenze e bisogni formativi

PAPPALARDO, ANTONIO
2019/2020

Abstract

La struttura della tesi ripropone metaforicamente il percorso professionale del dirigente della P.A., sin dall’immissione in ruolo, con la “scoperta” delle peculiari caratteristiche, funzioni e fini dei vari contesti istituzionali, nonché degli ambiti che definiscono tali contesti. Insieme alla conoscenza dei contesti operativi avviene la progressiva scoperta e “appropriazione” del ruolo e delle funzioni del dirigente, con la parallela e progressiva scoperta dei limiti, delle contraddizioni, degli aspetti (a volte) paradossali esistenti nell’interrelazione tra, da una parte, ruolo e funzioni di questa figura professionale e, dall’altra, caratteristiche, funzioni e fini istituzionali della P.A.. Inevitabilmente arriva anche il momento del confronto con i nodi problematici che il dirigente incontra nella quotidiana operatività, che sono il risultato di un’interazione tra le richieste della normativa, l’organizzazione degli uffici, la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, e le caratteristiche dell’utenza dei servizi pubblici che dirige. Dall'analisi di tali nodi problematici emerge e si delinea il bisogno, l'esigenza di un'adeguata formazione sia sul piano normativo che sul piano organizzativo-gestionale, come pure sul piano psicosociale, ovvero una formazione intesa quale prezioso strumento per la costruzione di una professionalità all’altezza di ciò che è oggi richiesto al dirigente pubblico. Dal percorso effettuato lungo il nostro lavoro è emerso come la formazione sia indispensabile per costruire una professionalità complessa e articolata, all’altezza dei tempi e delle sfide odierne, centrata sulle dimensioni del sapere (le conoscenze), del saper fare (le competenze) e del saper essere (le meta-competenze). Lo sviluppo di tale filo conduttore ci ha portato a definire una “valigia” professionale del dirigente di taglio giuridico-economico-finanziario, organizzativo-gestionale e psicosociale, da cui poter trarre: teorie per dare senso alle realtà operative (le organizzazioni e i territori), modelli con cui connettere ed articolare le informazioni raccolte, metodologie e tecniche con le quali muoversi, organizzare e verificare le proprie azioni, capacità di osservazione e riflessione continua sulle modalità con le quali viene gestito e vissuto il proprio ruolo (da sé e dagli altri). Le esigenze formative dei dirigenti sono, come abbiamo visto, articolate e differenziate: la formazione deve, di conseguenza, cominciare a dare risposte in tal senso. La nostra proposta è di costruire un equilibrio complesso tra una formazione specifica, che sappia cioè riempire e definire i contenuti di questo ruolo, e nello stesso tempo aperta, quindi in grado di confrontarsi con le varie dimensioni del contesto operativo e sociale. Una formazione, inoltre, che sappia preparare alla “complessità”, che sappia cioè sviluppare e sostenere un pensiero complesso, nonché competenze complesse, che rendano il dirigente capace di confrontarsi adeguatamente con una realtà sempre più complessa.
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