Human beings constantly feel emotions and sensations that can be positive or negative and which can emerge either from everyday situations or from indirect narrations. This dissertation focuses on dysphoric emotions and in particular on the sense of threat caused by the “ominous”. “Watching the Unheimlich: a socio-semiotic approach on the ominous in Netflix series” aims at analysing and exploring the “ominous” in the series which are available in this specific streaming platform. This online service classifies its products quite in detail: categories, tags, characteristics. Yet, do these series actually correspond to their classification? The series marked as “ominous” are quite numerous and yet they do not always seem similar nor in their content, or in how they are ominous or even they do not seem ominous at all. This analysis wants to understand the structure of the ominous narration and how this emotion emerges in these series. The starting point was a philosophical consideration of this emotion, where the Freudian Unheimlich plays a fundamental role, along with Heidegger’s and Kierkegaard’s definition. Other modern authors have been taken into consideration. As a matter of facts both Fisher and Didino explain their personal sense of sinister adding the ideas of unhomely, weird and eerie. A semiotic approach was necessary to define the narrative structure that an agitated subject creates for himself. Subsequently, four series have been chosen, namely The Rain, Between, Dark and Equinox because they all have in common the “ominous” characteristic. Semiotic theories are relevant for different reasons. On the one hand they help to understand and to highlight the deep narrative structure of this dysphoric emotion; on the other hand, they are useful to compare the series and to comprehend both their similarities and their differences. “Ominous” is a complex characteristic which ends up being irregular and this does not allow the viewer to choose a series that actually satisfies his expectations. This is why it may be necessary to refine this classification so to guide viewers in their choices and to give them the right fictional product.
L’essere umano è accompagnato costantemente da emozioni e sensazioni che possono essere positive o negative, e che suscitano da situazioni vissute o da rappresentazioni e narrazioni recepite indirettamente. Questo elaborato di tesi si focalizza sulle emozioni disforiche, concentrandosi in particolare sull’inquietudine. “Guardare l’Unheimlich: analisi sociosemiotica dell’inquietante nelle serie Netflix” ha l’obiettivo di cercare di analizzare ed esplorare la sensazione di inquietudine nei prodotti seriali presenti nella piattaforma di streaming online Netflix. Questo servizio prevede un sistema di classificazione dei suoi prodotti in maniera molto dettagliata tra categorie, tag e caratteristiche; ma questi prodotti corrispondono veramente alla loro classificazione? I prodotti taggati come “inquietante” sono numerosi e spesso sembrano non essere simili o non essere inquietanti alla stessa maniera, o ancora, non esserlo per nulla. In questa analisi si cercherà di capire come si struttura la narrazione dell’inquietudine e in che modo questa emozione emerge all’interno delle serie. Il punto di partenza è stata una riflessione dal punto di vista filosofico di questa emozione, in cui l’Unheimlich freudiano, insieme alla definizione di Heidegger e Kierkegaard gioca ruolo fondamentale; si sono però anche presi in considerazione le parole di autori come Fisher e Didino i quali illustrano la loro personale percezione dell’inquietudine, inserendo l’idea di unhomely, weird e eerie. È stata inoltre analizzata l’emozione da una prospettiva semiotica, cercando di dare una definizione della struttura della narrazione che il soggetto inquieto si crea. Sono state in seguito prese in esame quattro serie Netflix che hanno in comune il tag “inquietante”: The Rain, Between, Dark ed Equinox. Con gli strumenti forniti della semiotica, da un lato si è tentato di dare una definizione dell’emozione cercando di sottolinearne la struttura profonda, e dall’altro si sono analizzati i prodotti seriali cercando di comprendere in che modo essi siano simili e in cosa differiscano. Dall’analisi è risultato che la complessità di una caratteristica come “inquietante” non permette di creare una categoria omogenea, in cui lo spettatore possa scegliere un prodotto rimanendone effettivamente colpito; per questo motivo verranno illustrate delle proposte per raffinare questa classificazione e poter in questo modo guidare l’utente nella scelta del prodotto più simile alle sue esigenze.
Guardare l’Unheimlich: un’analisi sociosemiotica dell’inquietudine nelle serie Netflix
VARASCHIN, CHIARA
2019/2020
Abstract
L’essere umano è accompagnato costantemente da emozioni e sensazioni che possono essere positive o negative, e che suscitano da situazioni vissute o da rappresentazioni e narrazioni recepite indirettamente. Questo elaborato di tesi si focalizza sulle emozioni disforiche, concentrandosi in particolare sull’inquietudine. “Guardare l’Unheimlich: analisi sociosemiotica dell’inquietante nelle serie Netflix” ha l’obiettivo di cercare di analizzare ed esplorare la sensazione di inquietudine nei prodotti seriali presenti nella piattaforma di streaming online Netflix. Questo servizio prevede un sistema di classificazione dei suoi prodotti in maniera molto dettagliata tra categorie, tag e caratteristiche; ma questi prodotti corrispondono veramente alla loro classificazione? I prodotti taggati come “inquietante” sono numerosi e spesso sembrano non essere simili o non essere inquietanti alla stessa maniera, o ancora, non esserlo per nulla. In questa analisi si cercherà di capire come si struttura la narrazione dell’inquietudine e in che modo questa emozione emerge all’interno delle serie. Il punto di partenza è stata una riflessione dal punto di vista filosofico di questa emozione, in cui l’Unheimlich freudiano, insieme alla definizione di Heidegger e Kierkegaard gioca ruolo fondamentale; si sono però anche presi in considerazione le parole di autori come Fisher e Didino i quali illustrano la loro personale percezione dell’inquietudine, inserendo l’idea di unhomely, weird e eerie. È stata inoltre analizzata l’emozione da una prospettiva semiotica, cercando di dare una definizione della struttura della narrazione che il soggetto inquieto si crea. Sono state in seguito prese in esame quattro serie Netflix che hanno in comune il tag “inquietante”: The Rain, Between, Dark ed Equinox. Con gli strumenti forniti della semiotica, da un lato si è tentato di dare una definizione dell’emozione cercando di sottolinearne la struttura profonda, e dall’altro si sono analizzati i prodotti seriali cercando di comprendere in che modo essi siano simili e in cosa differiscano. Dall’analisi è risultato che la complessità di una caratteristica come “inquietante” non permette di creare una categoria omogenea, in cui lo spettatore possa scegliere un prodotto rimanendone effettivamente colpito; per questo motivo verranno illustrate delle proposte per raffinare questa classificazione e poter in questo modo guidare l’utente nella scelta del prodotto più simile alle sue esigenze.File | Dimensione | Formato | |
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