Il presente lavoro ha come obiettivo quello di descrivere i potenziali fattori di rischio presenti all'interno dei call-center, analizzare nello specifico il rischio microbiologico a cui sono esposti i lavoratori con conseguente rischio per la salute e valutare le condizioni dell'organizzazione e dell'ambiente di lavoro. I call-center rappresentano una delle forme di occupazione con sviluppo più rapido. Nella prima parte del lavoro si sono analizzate le normative specifiche nel campo della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo in luce come l'argomento sia non solo un interesse specifico di un particolare settore della società, ma la coinvolga tutta, tanto che l'evoluzione nel tempo della legge da una parte individua e perfeziona degli strumenti applicativi efficaci, quali la valutazione dei rischi e la formazione, dall'altra accoglie dei concetti generici avvicinandosi ai principi fondamentali della nostra Costituzione. Nella seconda parte del lavoro, usando come riferimento la letteratura e gli studi disponibili, vengono analizzati i principali fattori di rischio a cui i lavoratori dei call-center sono esposti sia fisicamente che psicologicamente in un concetto di stress correlato al lavoro; l'attenzione è stata focalizzata in particolare sul rischio microbiologico di cui viene fatta un'esperienza di monitoraggio in un call-center piemontese scelto come caso studio. Viene anche trattato a livello descrittivo il microclima in quanto un ruolo significativo nell'influenzare la presenza e la concentrazione di agenti biologici, è rivestito dagli impianti di climatizzazione, che meritano una particolare attenzione sia in fase di progettazione che di manutenzione. Gli impianti di climatizzazione, infatti, svolgono funzioni di controllo sulla temperatura e sull'umidità dell'aria, assicurano il ricambio d'aria, la filtrazione delle polveri e delle altre particelle aerotrasportate. In questo lavoro, dunque, è stato affrontato dal punto di vista igienico-sanitario il problema della qualità dell'aria in ambienti confinati forniti di impianti di condizionamento, con l'obiettivo di svolgere un'indagine microbiologica per la verifica dell'eventuale presenza di microrganismi rinvenibili nell'aria indoor. Con questo obiettivo, a seguito di un sopralluogo conoscitivo all'interno dei locali del caso studio, si è proceduti con un'indagine quantitativa microbiologica sull'aria indoor per valutare i livelli generali di contaminazione microbica (attraverso l'utilizzo di un campionatore attivo ad impatto ortogonale) e quindi di ottenere una stima del grado di salubrità ambientale. Si sono ricercati 5 parametri di cui la carica batterica totale psicrofila (indicatore della contaminazione batterica ambientale), la carica batterica totale mesofila (indicatore della contaminazione di origine umana e animale), la carica fungina totale e due patogeni: P. aeruginosa e S. aureus. I risultati delle analisi sono stati valutati secondo l'IA (Indice di amplificazione), l'IGCM (Indice Globale di Contaminazione Microbica) e l'ICM (Indice di Contaminazione da batteri mesofili) tre indici di contaminazione microbiologica.

Il call center:fattori di rischio in un ambiente di lavoro della società post industriale. Esperienza di monitoraggio di agenti biologici aerodispersi in un caso studio piemontese.

MORETTI, LAURA
2011/2012

Abstract

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di descrivere i potenziali fattori di rischio presenti all'interno dei call-center, analizzare nello specifico il rischio microbiologico a cui sono esposti i lavoratori con conseguente rischio per la salute e valutare le condizioni dell'organizzazione e dell'ambiente di lavoro. I call-center rappresentano una delle forme di occupazione con sviluppo più rapido. Nella prima parte del lavoro si sono analizzate le normative specifiche nel campo della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo in luce come l'argomento sia non solo un interesse specifico di un particolare settore della società, ma la coinvolga tutta, tanto che l'evoluzione nel tempo della legge da una parte individua e perfeziona degli strumenti applicativi efficaci, quali la valutazione dei rischi e la formazione, dall'altra accoglie dei concetti generici avvicinandosi ai principi fondamentali della nostra Costituzione. Nella seconda parte del lavoro, usando come riferimento la letteratura e gli studi disponibili, vengono analizzati i principali fattori di rischio a cui i lavoratori dei call-center sono esposti sia fisicamente che psicologicamente in un concetto di stress correlato al lavoro; l'attenzione è stata focalizzata in particolare sul rischio microbiologico di cui viene fatta un'esperienza di monitoraggio in un call-center piemontese scelto come caso studio. Viene anche trattato a livello descrittivo il microclima in quanto un ruolo significativo nell'influenzare la presenza e la concentrazione di agenti biologici, è rivestito dagli impianti di climatizzazione, che meritano una particolare attenzione sia in fase di progettazione che di manutenzione. Gli impianti di climatizzazione, infatti, svolgono funzioni di controllo sulla temperatura e sull'umidità dell'aria, assicurano il ricambio d'aria, la filtrazione delle polveri e delle altre particelle aerotrasportate. In questo lavoro, dunque, è stato affrontato dal punto di vista igienico-sanitario il problema della qualità dell'aria in ambienti confinati forniti di impianti di condizionamento, con l'obiettivo di svolgere un'indagine microbiologica per la verifica dell'eventuale presenza di microrganismi rinvenibili nell'aria indoor. Con questo obiettivo, a seguito di un sopralluogo conoscitivo all'interno dei locali del caso studio, si è proceduti con un'indagine quantitativa microbiologica sull'aria indoor per valutare i livelli generali di contaminazione microbica (attraverso l'utilizzo di un campionatore attivo ad impatto ortogonale) e quindi di ottenere una stima del grado di salubrità ambientale. Si sono ricercati 5 parametri di cui la carica batterica totale psicrofila (indicatore della contaminazione batterica ambientale), la carica batterica totale mesofila (indicatore della contaminazione di origine umana e animale), la carica fungina totale e due patogeni: P. aeruginosa e S. aureus. I risultati delle analisi sono stati valutati secondo l'IA (Indice di amplificazione), l'IGCM (Indice Globale di Contaminazione Microbica) e l'ICM (Indice di Contaminazione da batteri mesofili) tre indici di contaminazione microbiologica.
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