This work analyzes the different philosophical and cultural contexts in which freudian psychoanalysis and relational psychoanalysis emerged and how these contexts served as a prerequisite for the development of a different psychoanalytic theory and therapy. In the first chapter postmodernism and feminism and their socio-cultural impact and their contribution to the redefinition of the concept of authority, power and social roles, are analyzed. The second chapter try to highlight how the nineteenth-century positivist epistemology determined the development of a mechanistic and objectivist psychoanalytic theory of the mind and the development of a monopersonal psychoanalytic therapy that postulates the separation between the analyst-observer and the patient-observed, and the possibility of reaching objective knowledge by the analyst. The third chapter analyzes constructivist epistemology, in particular social constructivist epistemology and its contributions in producing a theory of the relational mind, a bipersonal psychoanalytic therapy that focuses on the interaction and mutual influence between analyst and patient and a perspective who sees the analyst's knowledge as a possible construction and not an objective truth.

Questo lavoro prende in analisi i differenti contesti filosofici e culturali nei quali hanno preso vita la psicoanalisi freudiana e la psicoanalisi relazionale e come questi abbiano fatto da presupposto per lo sviluppo di una differente teoria e terapia psicoanalitica. Nel primo capitolo si prendono in analisi il postmodernismo e il femminismo, il loro impatto socioculturale e, relativamente alla psicoanalisi, il loro contributo nella ridefinizione del concetto di autorità, di potere e dei ruoli sociali. Nel secondo capitolo si cerca di mettere in evidenza come l’epistemologia positivista ottocentesca abbia determinato lo sviluppo di una teoria psicoanalitica della mente meccanicista e oggettivista e di una terapia psicoanalitica monopersonale che postula la separazione tra l’analista-osservatore e il paziente-osservato e la possibilità di giungere a una conoscenza oggettiva per l’analista. Nel terzo capitolo si analizza l’epistemologia costruttivista, in particolar modo l’epistemologia costruttivista sociale e i contributi di questa nel produrre una teoria della mente relazionale, una terapia psicoanalitica bipersonale che mette al centro l’interazione e la reciproca influenza tra analista e paziente e che vede la conoscenza dell’analista come una costruzione possibile e non una verità oggettiva.

Psicoanalisi nell'epoca postmoderna: l'intreccio tra epistemologia e clinica nell'opera di Stephen A. Mitchell

BRILLI, LORENZO
2020/2021

Abstract

Questo lavoro prende in analisi i differenti contesti filosofici e culturali nei quali hanno preso vita la psicoanalisi freudiana e la psicoanalisi relazionale e come questi abbiano fatto da presupposto per lo sviluppo di una differente teoria e terapia psicoanalitica. Nel primo capitolo si prendono in analisi il postmodernismo e il femminismo, il loro impatto socioculturale e, relativamente alla psicoanalisi, il loro contributo nella ridefinizione del concetto di autorità, di potere e dei ruoli sociali. Nel secondo capitolo si cerca di mettere in evidenza come l’epistemologia positivista ottocentesca abbia determinato lo sviluppo di una teoria psicoanalitica della mente meccanicista e oggettivista e di una terapia psicoanalitica monopersonale che postula la separazione tra l’analista-osservatore e il paziente-osservato e la possibilità di giungere a una conoscenza oggettiva per l’analista. Nel terzo capitolo si analizza l’epistemologia costruttivista, in particolar modo l’epistemologia costruttivista sociale e i contributi di questa nel produrre una teoria della mente relazionale, una terapia psicoanalitica bipersonale che mette al centro l’interazione e la reciproca influenza tra analista e paziente e che vede la conoscenza dell’analista come una costruzione possibile e non una verità oggettiva.
ITA
This work analyzes the different philosophical and cultural contexts in which freudian psychoanalysis and relational psychoanalysis emerged and how these contexts served as a prerequisite for the development of a different psychoanalytic theory and therapy. In the first chapter postmodernism and feminism and their socio-cultural impact and their contribution to the redefinition of the concept of authority, power and social roles, are analyzed. The second chapter try to highlight how the nineteenth-century positivist epistemology determined the development of a mechanistic and objectivist psychoanalytic theory of the mind and the development of a monopersonal psychoanalytic therapy that postulates the separation between the analyst-observer and the patient-observed, and the possibility of reaching objective knowledge by the analyst. The third chapter analyzes constructivist epistemology, in particular social constructivist epistemology and its contributions in producing a theory of the relational mind, a bipersonal psychoanalytic therapy that focuses on the interaction and mutual influence between analyst and patient and a perspective who sees the analyst's knowledge as a possible construction and not an objective truth.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/155877