Con il seguente studio ci si pone l’obiettivo di analizzare l’influenza che l’immagine dell’indigeno americano formatasi nella letteratura di viaggio americana del XVI e del XVII secolo ha avuto sulla concezione di “stato di natura” e di “uomo naturale” di Rousseau e Diderot. Il selvaggio d’America, rappresentato dai viaggiatori come buono, felice ed innocente, appartenente ancora ad uno stato primitivo, diviene per i due illuministi il principale riferimento attraverso cui dimostrare l’originale bontà dell’uomo e provare come l’ingiustizia, la disuguaglianza e la corruzione dello spirito siano sopraggiunte soltanto con lo sviluppo della civiltà.

La figura mitica del selvaggio d'America nelle opere di Rousseau e Diderot

RAVETTO, SILVIA
2020/2021

Abstract

Con il seguente studio ci si pone l’obiettivo di analizzare l’influenza che l’immagine dell’indigeno americano formatasi nella letteratura di viaggio americana del XVI e del XVII secolo ha avuto sulla concezione di “stato di natura” e di “uomo naturale” di Rousseau e Diderot. Il selvaggio d’America, rappresentato dai viaggiatori come buono, felice ed innocente, appartenente ancora ad uno stato primitivo, diviene per i due illuministi il principale riferimento attraverso cui dimostrare l’originale bontà dell’uomo e provare come l’ingiustizia, la disuguaglianza e la corruzione dello spirito siano sopraggiunte soltanto con lo sviluppo della civiltà.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/155846