Dalla teoria del Lusotropicalismo allo sviluppo del pensiero razzista nelle colonie lusofone

Il presente elaborato si pone l'obbiettivo di analizzare dal punto di vista storico, culturale e, soprattutto, sociale lo sviluppo del razzismo all'interno del Portogallo e delle principali ex-colonie portoghesi - quali Brasile, Mozambico e Angola. La finalità della ricerca è comparare la teoria del lusotropicalismo del sociologo brasiliano Gilberto Freyre - la quale celebra i coloni portoghesi come migliori esploratori grazie a qualità storiche, geografiche e sociali specifiche - con la presenza di un razzismo radicato nelle società di questi territori, non solo durante la storia, ma anche all'interno delle società moderne. Oltre a questa analisi, vengono discusse le molteplici opere del XIX e XX secolo che hanno favorito in misura diversa lo sviluppo delle teorie razziali. La ricerca parte da una breve analisi del colonialismo portoghese per comprendere al meglio le basi che hanno comportato lo sviluppo dei maggiori filoni di pensiero. In ogni capitolo vengono, quindi, studiati i rapporti dei colonizzatori con i nativi e come abbiano portato alla formazione della struttura sociale di questi Paesi. Successivamente, viene svolto un confronto tra quello che la teoria lusotropicalista delinea, la quale si basa sull'idea di società formatesi da un rapporto armonioso tra razze, e le diverse realtà che sono effettivamente presenti in questi territori. Infine, viene analizzata la società attuale di questi Paesi e come il problema del razzismo sia ancora fortemente presente.