The aim of this paper is to face in an integrated way the life process of credit to customers, from the disbursement phase to the phase of monitoring and management, while analyzing the consequent impact accounting and taking into account the implications of the Basel agreements. In the details, this paper describes how the bank, under increasingly stringent prudential regulation, is induced to give more attention to measuring and managing its exposure to credit risk, as well as its capital requirements. So the initial assessment for the granting of credit is a decisive moment of the loan policy adopted by the bank. From the accounting point of view, since 2005, the international law has obliged the banks to prepare their financial statements according to international accounting standards. It is described as the bank loans are evaluated according to the international accounting standard IAS 39. The financial crisis has stressed the weaknesses of this principle, and has highlighted the need for revisiting action, to get the establishment of a new international accounting standard known as IFRS 9, to replace the previous. After the bank has granted the credit, it shows how the bank should monitor customer behavior. The bank observes the initial state of exposure and its evolution, which could manifest possible signs of trouble, and so it decides what action to take to minimize the possible negative consequences. So it's described how the bank classified the loans into a few categories defined according to the degree of deterioration that make explicit reference to definitions that they are established by the Bank of Italy through Circular 272. Regarding the impairment of the loans, IAS 39 provides a model based on the identification of objective circumstances of difficulty, which occurred at the time of evaluation. Future losses events are excluded, no matter how high the probability that this will happen. Therefore the determination of impairment process is based on "incurred loss model". But this model has received many critical until being accused as one of the causes of the crisis. Based on these considerations, it illustrates the reform process of the new impairment model required by IFRS 9. This is based on the model "expected loss", that is on a model that incorporates a number of more future-oriented assessments, as required by prudential regulations.

L'obiettivo del presente lavoro, è di affrontare in modo integrato il processo di vita del credito alla clientela, ovvero di tutti quei soggetti diversi da banche e governi, all'interno di una banca, dalla fase di erogazione alla fase di monitoraggio e gestione, analizzando nel contempo i conseguenti riflessi di natura contabile e tenendo in considerazione le implicazioni derivanti dagli accordi di Basilea. Entrando più nel dettaglio, viene descritto come la banca in virtù di una normativa prudenziale sempre più stringente è indotta a prestare maggiore attenzione alla misurazione e alla gestione della propria esposizione al rischio di credito, nonché alla propria adeguatezza patrimoniale. La valutazione iniziale dell'affidamento del credito risulta così un momento decisivo della politica dei prestiti adottata dalla banca. Dal punto di vista contabile, la normativa internazionale ha obbligato le banche, a partire dal 2005, a redigere i propri bilanci in base ai principi contabili internazionali e pertanto viene approfondito come i crediti vengano attualmente valutati secondo il principio contabile internazionale IAS 39. Gli effetti della crisi hanno però portato ad evidenziare le debolezze di tale principio, facendo emergere la necessità di un'azione di rivisitazione, per arrivare al'emanazione di un nuovo principio contabile internazionale denominato IFRS 9, in sostituzione del precedente. Dopo aver concesso il credito, viene illustrato come la banca debba provvedere a monitorare in via continuativa il comportamento tenuto dal soggetto affidato. Deve osservare lo stato iniziale di un'esposizione e la sua evoluzione, che potrebbe manifestare possibili segnali di difficoltà, e a fronte di ciò, assumere decisioni in ordine a eventuali azioni da intraprendere per minimizzare le possibili conseguenze negative. A tal fine le operazioni di prestito vengono ricondotte ad alcune categorie definite in funzione del grado di anomalia che presentano e che fanno riferimento a esplicite definizioni stabilite dalla Banca d'Italia attraverso la circolare 272. Per quanto riguarda le rettifiche di valore dei crediti, a seguito del deterioramento viene descritto come, lo IAS 39 preveda un modello fondato sull'individuazione di circostanze oggettive di difficoltà, verificatesi al momento della valutazione. Vengono escluse le perdite legate ad eventi futuri, a prescindere da quanto sia elevata la probabilità che ciò possa accadere. Pertanto il procedimento di determinazione delle perdite durevoli è ispirato ad un modello di tipo ¿incurred loss¿. Tale modello ha ricevuto molteplici critiche fino ad essere additato come una delle cause scatenanti della crisi. Partendo da tali considerazioni, si illustra come il processo di riforma del nuovo modello di impairment previsto dal IFRS 9 si basi su modello ¿expected loss¿, ovvero su un modello che incorpora una serie di valutazioni maggiormente orientate al futuro, in linea, anche, con quanto richiesto dalla normativa prudenziale.

Analisi e gestione dei crediti verso la clientela in una banca

GIBBA, GABRIELE
2015/2016

Abstract

L'obiettivo del presente lavoro, è di affrontare in modo integrato il processo di vita del credito alla clientela, ovvero di tutti quei soggetti diversi da banche e governi, all'interno di una banca, dalla fase di erogazione alla fase di monitoraggio e gestione, analizzando nel contempo i conseguenti riflessi di natura contabile e tenendo in considerazione le implicazioni derivanti dagli accordi di Basilea. Entrando più nel dettaglio, viene descritto come la banca in virtù di una normativa prudenziale sempre più stringente è indotta a prestare maggiore attenzione alla misurazione e alla gestione della propria esposizione al rischio di credito, nonché alla propria adeguatezza patrimoniale. La valutazione iniziale dell'affidamento del credito risulta così un momento decisivo della politica dei prestiti adottata dalla banca. Dal punto di vista contabile, la normativa internazionale ha obbligato le banche, a partire dal 2005, a redigere i propri bilanci in base ai principi contabili internazionali e pertanto viene approfondito come i crediti vengano attualmente valutati secondo il principio contabile internazionale IAS 39. Gli effetti della crisi hanno però portato ad evidenziare le debolezze di tale principio, facendo emergere la necessità di un'azione di rivisitazione, per arrivare al'emanazione di un nuovo principio contabile internazionale denominato IFRS 9, in sostituzione del precedente. Dopo aver concesso il credito, viene illustrato come la banca debba provvedere a monitorare in via continuativa il comportamento tenuto dal soggetto affidato. Deve osservare lo stato iniziale di un'esposizione e la sua evoluzione, che potrebbe manifestare possibili segnali di difficoltà, e a fronte di ciò, assumere decisioni in ordine a eventuali azioni da intraprendere per minimizzare le possibili conseguenze negative. A tal fine le operazioni di prestito vengono ricondotte ad alcune categorie definite in funzione del grado di anomalia che presentano e che fanno riferimento a esplicite definizioni stabilite dalla Banca d'Italia attraverso la circolare 272. Per quanto riguarda le rettifiche di valore dei crediti, a seguito del deterioramento viene descritto come, lo IAS 39 preveda un modello fondato sull'individuazione di circostanze oggettive di difficoltà, verificatesi al momento della valutazione. Vengono escluse le perdite legate ad eventi futuri, a prescindere da quanto sia elevata la probabilità che ciò possa accadere. Pertanto il procedimento di determinazione delle perdite durevoli è ispirato ad un modello di tipo ¿incurred loss¿. Tale modello ha ricevuto molteplici critiche fino ad essere additato come una delle cause scatenanti della crisi. Partendo da tali considerazioni, si illustra come il processo di riforma del nuovo modello di impairment previsto dal IFRS 9 si basi su modello ¿expected loss¿, ovvero su un modello che incorpora una serie di valutazioni maggiormente orientate al futuro, in linea, anche, con quanto richiesto dalla normativa prudenziale.
ITA
The aim of this paper is to face in an integrated way the life process of credit to customers, from the disbursement phase to the phase of monitoring and management, while analyzing the consequent impact accounting and taking into account the implications of the Basel agreements. In the details, this paper describes how the bank, under increasingly stringent prudential regulation, is induced to give more attention to measuring and managing its exposure to credit risk, as well as its capital requirements. So the initial assessment for the granting of credit is a decisive moment of the loan policy adopted by the bank. From the accounting point of view, since 2005, the international law has obliged the banks to prepare their financial statements according to international accounting standards. It is described as the bank loans are evaluated according to the international accounting standard IAS 39. The financial crisis has stressed the weaknesses of this principle, and has highlighted the need for revisiting action, to get the establishment of a new international accounting standard known as IFRS 9, to replace the previous. After the bank has granted the credit, it shows how the bank should monitor customer behavior. The bank observes the initial state of exposure and its evolution, which could manifest possible signs of trouble, and so it decides what action to take to minimize the possible negative consequences. So it's described how the bank classified the loans into a few categories defined according to the degree of deterioration that make explicit reference to definitions that they are established by the Bank of Italy through Circular 272. Regarding the impairment of the loans, IAS 39 provides a model based on the identification of objective circumstances of difficulty, which occurred at the time of evaluation. Future losses events are excluded, no matter how high the probability that this will happen. Therefore the determination of impairment process is based on "incurred loss model". But this model has received many critical until being accused as one of the causes of the crisis. Based on these considerations, it illustrates the reform process of the new impairment model required by IFRS 9. This is based on the model "expected loss", that is on a model that incorporates a number of more future-oriented assessments, as required by prudential regulations.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/155425