Globalization and postmodernity in Bauman's thought Abstract The aim of this piece of work is to analyze Bauman's position on the sociological issues of globalization and postmodernity, which I believe to have stimulated his most interesting and shared research results. I affirmed that, according to me, the book Globalization. The human consequences represents a crucial point in Bauman's sociology, because it allows the comprehension of some important aspects that define modernity's transformation into postmodernity. Many of the ideas expressed in this book are somehow the starting point of Bauman's following pieces of work, including the most famous ones, concerning the «liquid» description of contemporary society. Bauman believes that nowadays globalization ¿ as a dynamic phenomenon that radically transformed modernity - is a completed process. The evidence for this is the fact that it now exists as a strong collective consciousness and as a «shared culture». This is the result of individuals' concrete everyday life and experience, set into a global context but also lived at a local level, with local specific identities and strategies. This double level, by the way, somehow explains the many differences that still populate postmodernity and that increase people's awareness of the world's deep connections and complexity. My essay is made up of three main parts. The first part is about the figure of Zygmunt Bauman and his research interests. Among other things, I wanted to stress the fact that his biography can be considered a good exemple itself of what experiencing globalization in everyday life means: Bauman writes in English (which is not his mothertongue), he travels and teaches all over the world and his theories are extremely famous. The second part is about the concept of globalization and the description of its main features. In this part, I tried to underline Bauman's position on the issue. I believe that not only he defines globalization as a concluded process, that belongs to late modernity, but also he describes present globalization from a «cultural» and antrophological point of view, stressing the importance of reconsidering globalization in its present form, that is to say as a perceived phenomenon, part of human beings' concrete experience: a sort of common field in which everyone has to pursue their own goal, with their own strategies. The last part of the essay is about postmodernity as a deeply transformed era, in which people live the social consequences of all the events that have been previously described. The most significative consequence is probably the sense of fear and uncertainty that people in the «liquid society» experience.
Globalizzazione e postmodernità nel pensiero di Bauman Abstract «Di un sociologo si può dire che professionalmente coltiva, sviluppa, applica a fini di conoscenza, diffonde immaginazione sociologica, sia pure con sensibilità e in modi diversi» . Così Arnaldo Bagnasco introduce la figura professionale del sociologo in Prima lezione di sociologia, con parole suggestive che mi pare possano ben adattarsi a Zygmunt Bauman, sociologo contemporaneo oggetto di questa ricerca, la cui sociologia ¿ olistica nell'impostazione, aperta e suggestiva nello stile ¿ prende in esame un'intera epoca nella sua sfuggente complessità, restituendone alcune immagini efficaci. La mia ricerca ha come punto di partenza l'individuazione di un momento significativo nel pensiero dell'autore, rappresentato dalle sue prime riflessioni sulla globalizzazione: una cornice entro la quale collocare gli sviluppi successivi della sua ricerca, anche i più recenti. Dentro la globalizzazione (1998) sarà infatti considerato il manifesto della lunga fase di ricerca che Bauman intraprende nel viaggio verso le più grandi intuizioni della sua «sociologia della postmodernità». Tra queste emergerà la descrizione liquida della società contemporanea, definita da fluidità e mutevolezza strutturali. Al suo interno troveranno spazio alcune figure sociali ricorrenti quali il turista e il vagabondo, il consumista e il giocatore, protagoniste di un'epoca fatta di progresso ma anche di grandi contraddizioni. Verranno infine richiamati alcuni elementi implicati nel processo trasformativo della modernità che la globalizzazione ha comportato: la natura dei legami interpersonali, le dinamiche geopolitiche, il ruolo degli stati nazione, l'orizzonte culturale. Aspetti che sono penetrati nelle rappresentazioni delle persone, sedimentando quell'«autocoscienza della modernità» che Bauman ritiene essere l'essenza stessa della postmodernità, stadio successivo nel già complesso rapporto dell'uomo col suo tempo e status esclusivo che non riguarda tutti ed anzi accentua il gioco sociale della differenza. La suddivisione del mio lavoro cercherà di rispecchiare questa impostazione. Dopo un primo capitolo introduttivo, con un profilo generale dell'autore, dedicherò la parte centrale al concetto di globalizzazione, come esito storico, frutto di processi di più ampio periodo, e come strumento di «diagnosi del presente» . Chiarire alcuni significati della globalizzazione servirà anche come tentativo di spiegare il motivo della sua centralità nel discorso di Bauman, e la prospettiva dalla quale il sociologo la osserva. L'ultima parte del lavoro sarà dedicata ad alcuni «luoghi» della postmodernità, concetti e simboli cui Bauman affida l'interpretazione della società contemporanea, il cui elemento più interessante è forse la percezione di un mondo mutato che gli individui hanno, nonché la condizione d'incertezza esistenziale che ne deriva. L'incertezza, in particolare, sarà ricercata nella dimensione quotidiana della vita umana: nel rapporto con l'altro (lo straniero, il vicino, il compagno di vita) e nel modello consumistico che orienta l'organizzazione sociale. Alle conclusioni affiderò uno sguardo retrospettivo sulla ricerca e una riflessione sul contributo di Bauman a una «sociologia della globalizzazione».
Globalizzazione e postmodernità nel pensiero di Bauman
ANTONEL, ELENA
2015/2016
Abstract
Globalizzazione e postmodernità nel pensiero di Bauman Abstract «Di un sociologo si può dire che professionalmente coltiva, sviluppa, applica a fini di conoscenza, diffonde immaginazione sociologica, sia pure con sensibilità e in modi diversi» . Così Arnaldo Bagnasco introduce la figura professionale del sociologo in Prima lezione di sociologia, con parole suggestive che mi pare possano ben adattarsi a Zygmunt Bauman, sociologo contemporaneo oggetto di questa ricerca, la cui sociologia ¿ olistica nell'impostazione, aperta e suggestiva nello stile ¿ prende in esame un'intera epoca nella sua sfuggente complessità, restituendone alcune immagini efficaci. La mia ricerca ha come punto di partenza l'individuazione di un momento significativo nel pensiero dell'autore, rappresentato dalle sue prime riflessioni sulla globalizzazione: una cornice entro la quale collocare gli sviluppi successivi della sua ricerca, anche i più recenti. Dentro la globalizzazione (1998) sarà infatti considerato il manifesto della lunga fase di ricerca che Bauman intraprende nel viaggio verso le più grandi intuizioni della sua «sociologia della postmodernità». Tra queste emergerà la descrizione liquida della società contemporanea, definita da fluidità e mutevolezza strutturali. Al suo interno troveranno spazio alcune figure sociali ricorrenti quali il turista e il vagabondo, il consumista e il giocatore, protagoniste di un'epoca fatta di progresso ma anche di grandi contraddizioni. Verranno infine richiamati alcuni elementi implicati nel processo trasformativo della modernità che la globalizzazione ha comportato: la natura dei legami interpersonali, le dinamiche geopolitiche, il ruolo degli stati nazione, l'orizzonte culturale. Aspetti che sono penetrati nelle rappresentazioni delle persone, sedimentando quell'«autocoscienza della modernità» che Bauman ritiene essere l'essenza stessa della postmodernità, stadio successivo nel già complesso rapporto dell'uomo col suo tempo e status esclusivo che non riguarda tutti ed anzi accentua il gioco sociale della differenza. La suddivisione del mio lavoro cercherà di rispecchiare questa impostazione. Dopo un primo capitolo introduttivo, con un profilo generale dell'autore, dedicherò la parte centrale al concetto di globalizzazione, come esito storico, frutto di processi di più ampio periodo, e come strumento di «diagnosi del presente» . Chiarire alcuni significati della globalizzazione servirà anche come tentativo di spiegare il motivo della sua centralità nel discorso di Bauman, e la prospettiva dalla quale il sociologo la osserva. L'ultima parte del lavoro sarà dedicata ad alcuni «luoghi» della postmodernità, concetti e simboli cui Bauman affida l'interpretazione della società contemporanea, il cui elemento più interessante è forse la percezione di un mondo mutato che gli individui hanno, nonché la condizione d'incertezza esistenziale che ne deriva. L'incertezza, in particolare, sarà ricercata nella dimensione quotidiana della vita umana: nel rapporto con l'altro (lo straniero, il vicino, il compagno di vita) e nel modello consumistico che orienta l'organizzazione sociale. Alle conclusioni affiderò uno sguardo retrospettivo sulla ricerca e una riflessione sul contributo di Bauman a una «sociologia della globalizzazione».File | Dimensione | Formato | |
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