The aim of this research is to explore the wine world of the Langhe and to analyze the cultural and social value that wine represents for this territory and its population. In this context, wine (and more generally alcoholic beverages) has always been inherent in human culture, since the dawn of civilization, and found in social practices and religious rites. The Langhe area has always been characterized by viticultural landscapes that build a mosaic of vineyards on its hills. Due to a deep-rooted and shared historical construction, they are considered by UNESCO as a world heritage site and must be safeguarded and protected so that future generations can enjoy this cultural and environmental wealth. Furthermore, this place contains a plurality of intangible heritage linked to the rural environment, such as customs, knowledge, cultivation practices, and winemaking methods, which are handed down from generation to generation. The environment surrounding wine has developed a specific cultural identity that is crucial to understanding the birth of viticulture in the world: it has achieved a fundamental role in the economic, political, and even ideological sphere. The enhancement of the cultivated land has profoundly intensified in the last century: the concept of terroir will therefore be analyzed, and how in recent decades it has evolved from a simple delimited space to a place that hold several symbolic values, cultural meanings, geological characteristics. The perfect interaction between the meticulous man’s work and the particularity of the natural environment is what a wine needs in order to be identified as unique. Finally, the phenomenon of wine tourism in Italy and especially in the Langhe will be explored, and how wineries cooperate and accompany the numerous tourists in their wine experience. Moreover, a chapter will focus on the Barolo Wine Museum, which through an ideological and conceptual path shows how wine is a topos in every cultural expression of man, with a millenary history and an authentic value for Western civilizations. In conclusion, the testimonies of two local producers will be reported, and they will tell their story and their vision of the current world of wine.
Il lavoro di ricerca qui proposto si prefigge di affrontare il mondo vitivinicolo delle Langhe e di analizzare il valore culturale e sociale che il vino rappresenta per questo territorio e per la sua popolazione. In questo contesto, il vino (e più in generale le bevande alcoliche) è sempre stato insito nella cultura dell’uomo, fin dagli albori della civiltà, presente nelle pratiche sociali e nei riti religiosi. Il territorio delle Langhe è sempre stato caratterizzato da paesaggi viticoli che dipingono un mosaico di vigneti sulle sue colline. In virtù di una costruzione storica radicata e condivisa, essi si inseriscono nei più ampi processi di patrimonializzazione e sono considerati dall’UNESCO un bene dell’umanità da salvaguardare e da proteggere affinché le generazioni future godano di tale ricchezza culturale e ambientale. Inoltre, questo luogo è custode di una pluralità di beni immateriali legati al mondo contadino, come usanze, lavorazioni, pratiche di coltivazione e metodi di vinificazione, che si tramandano di generazione in generazione. L’ambiente che circonda il vino ha dato forma ad una specifica identità culturale che risulta centrale per comprendere la nascita della viticoltura nel mondo: essa ha raggiunto un ruolo fondamentale per la sfera economica, politica e anche ideologica. La valorizzazione del terreno in cui si coltiva si è profondamente intensificata nell’ultimo secolo: verrà dunque analizzato il concetto di terroir e di come negli ultimi decenni si sia evoluto dal semplice significato di spazio delimitato a luogo che nasconde dietro di sé una vasta serie di valori simbolici, accezioni culturali, caratteristiche geologiche. La perfetta interazione tra il meticoloso lavoro dell’uomo e la particolarità dell’ambiente naturale è ciò che serve per identificare un vino e conferirne unicità. Infine, verrà approfondito il fenomeno dell’enoturismo in Italia e soprattutto nelle Langhe, e come le aziende vitivinicole riescano a cooperare e ad accompagnare i numerosi turisti nella loro esperienza enologica. Inoltre, particolare attenzione verrà posta al Museo del Vino di Barolo, che attraverso un percorso ideologico e concettuale mostra come il vino sia un topos presente in ogni espressione culturale dell’uomo, con una storia millenaria alle spalle e un valore autentico per le civiltà occidentali. In conclusione, si riportano le testimonianze di due produttori locali che raccontano la loro storia e la loro visione dell’attuale mondo del vino.
Antropologia del vino: il terroir delle Langhe tra enoturismo e tradizione vitivinicola
QUAGLIA, STEFANO
2019/2020
Abstract
Il lavoro di ricerca qui proposto si prefigge di affrontare il mondo vitivinicolo delle Langhe e di analizzare il valore culturale e sociale che il vino rappresenta per questo territorio e per la sua popolazione. In questo contesto, il vino (e più in generale le bevande alcoliche) è sempre stato insito nella cultura dell’uomo, fin dagli albori della civiltà, presente nelle pratiche sociali e nei riti religiosi. Il territorio delle Langhe è sempre stato caratterizzato da paesaggi viticoli che dipingono un mosaico di vigneti sulle sue colline. In virtù di una costruzione storica radicata e condivisa, essi si inseriscono nei più ampi processi di patrimonializzazione e sono considerati dall’UNESCO un bene dell’umanità da salvaguardare e da proteggere affinché le generazioni future godano di tale ricchezza culturale e ambientale. Inoltre, questo luogo è custode di una pluralità di beni immateriali legati al mondo contadino, come usanze, lavorazioni, pratiche di coltivazione e metodi di vinificazione, che si tramandano di generazione in generazione. L’ambiente che circonda il vino ha dato forma ad una specifica identità culturale che risulta centrale per comprendere la nascita della viticoltura nel mondo: essa ha raggiunto un ruolo fondamentale per la sfera economica, politica e anche ideologica. La valorizzazione del terreno in cui si coltiva si è profondamente intensificata nell’ultimo secolo: verrà dunque analizzato il concetto di terroir e di come negli ultimi decenni si sia evoluto dal semplice significato di spazio delimitato a luogo che nasconde dietro di sé una vasta serie di valori simbolici, accezioni culturali, caratteristiche geologiche. La perfetta interazione tra il meticoloso lavoro dell’uomo e la particolarità dell’ambiente naturale è ciò che serve per identificare un vino e conferirne unicità. Infine, verrà approfondito il fenomeno dell’enoturismo in Italia e soprattutto nelle Langhe, e come le aziende vitivinicole riescano a cooperare e ad accompagnare i numerosi turisti nella loro esperienza enologica. Inoltre, particolare attenzione verrà posta al Museo del Vino di Barolo, che attraverso un percorso ideologico e concettuale mostra come il vino sia un topos presente in ogni espressione culturale dell’uomo, con una storia millenaria alle spalle e un valore autentico per le civiltà occidentali. In conclusione, si riportano le testimonianze di due produttori locali che raccontano la loro storia e la loro visione dell’attuale mondo del vino.File | Dimensione | Formato | |
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